Casa Editrice: Carbonio Editore - 458 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Urban fantasy
Trama:
Danilov, di padre demone e madre terrestre, vive sulla Terra come "demone a contratto". Ma a parte qualche scherzo innocuo, non si impegna molto e, catturato dal ritmo della vita umana, preferisce piuttosto passare il tempo a suonare la viola, a intrattenere gli amici e a inseguire l'amata Natasa. Ben presto però arriva la resa dei conti: una chiamata dalla Cancelleria dei Nove Livelli annuncia che sta per scoccare l'ora X. La commissione ha passato in rassegna il suo dossier e ha deciso di licenziarlo. E non basta: qualcuno gli ha rubato la preziosissima viola, un'Albani del valore di tremila rubli... In una folle corsa contro il tempo, inizierà per lui una serie di rocambolesche avventure tra il mondo demoniaco e quello umano. Tra orchestre e corride, ex mogli arrabbiate, voli ad alta quota sui cieli di Mosca e fiumi di burocrazia, il destino di Danilov il violista è appeso a un sottilissimo filo... Sulla scia de "Il maestro e Margherita" di Bulgakov, un romanzo vorticoso, surreale, folle, onirico, che è anche una satira pungente dell'insensato e abnorme sistema politico-burocratico sovietico.
Recensione:
Per la prima volta tradotto in italiano questo romanzo negli '80 apparteneva alla categoria del fantasy realistico, oggi possiamo a buon diritto inserirlo tra gli urban fantasy.
Ambientato a Mosca, ci propone un protagonista affascinante, intrigante, il mezzo demone Danilov, gentile, buono, talentuoso musicista dal cuore grande quanto la sua ingenuità.
Un mezzosangue che non trova posto tra gli altri demoni, ostracizzato e messo sotto contratto, ma nemmeno tra gli umani la sua vita è facile, perennemente a corto di soldi e in debito, usato, raggirato.
Un io narrante che da osservatore esterno racconta con una scrittura scorrevole, corretta e vivace, le mille avventure, le tantissime bizzarrie surreali nelle quali Danilov si trova coinvolto, vicende ricche di ironia, che fanno sorridere e avanzare capitolo dopo capitolo.
Tanti personaggi movimentano la trama, ognuno con le sue manie, le sue fissazioni, ben descritti pur lasciando, a chi si accosta al romanzo, la libertà di dare corpo a queste figure, tutti chiamati con nome e cognome, a volte con diminutivi, vezzeggiativi, modalità identificative che a noi italiani possono apparire strane, straniere, come appunto sono, provenendo dalla letteratura russa.
Orlov affascina creando una vera politica del mondo demoniaco, con gerarchie, scuole, uffici e ministeri, inventando nomi che li rendono unici e facili da ricordare come la "sezione cataclismi, terremoti e rapine in banca", il tutto incastonato nel mondo reale, riconoscibile, quello da tutti noi abitato e magari visitato da "altri", con forze all'opera che esulano da ogni nostra immaginazione.
Sarcasmo, divertimento, ma sotto sotto una denuncia di come vanno le cose nella nazione dello scrittore, senso critico mascherato, parafrasato, ma ben presente e percepibile. "Danilov, il violista" vi porterà per mano in una dimensione diversa, nuova e allo stesso tempo conosciuta, dove scoprirete la gioia e anche il disincanto, la passione per l'arte, la volontà di vivere la vita tranquillamente nonostante le tante difficoltà, gli imprevisti di tutti i giorni, normali, e anche quelli sovrannaturali.
Una lettura appassionante.
(Tatiana Vanini)
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