Casa Editrice: WLM - 524 pagine
Disponibile in formato ebook
Genere: Noir
Trama:
La cronaca e la storia d'Italia reggono la trama di un thriller/noir complesso. "Corpi di Confine" è ambientato in quella teoria infinita di non-luoghi che si estende da Milano a Nova Gorica, passando per Bergamo, Brescia e Verona. Il rapimento di una quattordicenne, darà il via a quattro storie che si intrecceranno lungo il libro indissolubilmente. Rada, ragazza caucasica, si spoglia in TV. Una sua amica è sparita. Inizia così un'indagine, che la vedrà coinvolgere una giornalista. Giulia sta aiutando un collega pakistano che ha con sé una chiavetta USB, contenente dati su chi gestisce il traffico di disperati. Le loro ricerche incroceranno la Chiesa della via scintillante e luminosa, una setta che crede nella Seconda venuta del Messia. Qualcuno sta pensando che l'immigrazione vada a inquinare le tradizioni, il DNA di una nazione. Identitari, si fanno chiamare, e si raccolgono nel gruppo di estrema destra Proxima Thule. Ad aiutarli un tipo che ha partecipato al Convegno presso l'hotel Parco dei Principi di Roma che ha dato via allo stragismo in Italia. Conoscitore dei depositi di armi della "disciolta" Gladio, rivelerà loro i segreti del Piano Solo, della guerra non convenzionale.
Recensione: "Corpi di Confine" è un thriller/noir di Ezio Gavazzeni la cui ambientazione spazia dall'hinterland milanese a Nova Gorica, da Verona a zone della bergamasca e del bresciano.
La storia inizia con il rapimento, da parte di un personaggio freddo e calcolatotore, di una ragazza di 14 anni mentre torna dalla palestra. Questo fatto, che richiama la vicenda di Yara Gambirasio, darà il via all'indissolubile intreccio di storie che terranno il lettore col fiato sospeso fino alla fine del romanzo: in particolare la storia di Rada/Franzisca, una bellissima ragazza caucasica che esibisce il suo corpo in TV in cambio di bollette tefoniche salatissime e che è alla ricerca di una sua cara amica scomparsa, e la storia di Giulia, una giornalista di Verona che si interessa del traffico di esseri umani e collabora con un amico pachistano per un servizio visto dall'interno sul moderno mercato degli schiavi.
E' un libro dalla trama notevolmente criptica, sicuramente complessa e originale, vi è la giusta dose di colpi di scena ma in alcuni passaggi ci sono troppi dettagli che rendono la lettura poco fluida, anche la scrittura è impegnativa; Gavazzeni non usa segni di punteggiatura per organizzare in maniera visiva i dialoghi: questo a volte rende difficoltoso capire chi o se qualcuno stia parlando; inoltre, nello stesso capitolo, si passa da una vicenda all'altra senza soluzione di continuità per cui capita spesso di tornare sui propri passi e rileggere per non perdersi, è una peculiarità dell'autore che, in alcuni casi, può suscitare in chi legge una reazione di fastidio. Personalmente trovo che assorba maggiormente l'interesse. Un appunto che si può rivolgere è sulla correttezza lessicale ed ortografica, ma questo potrebbe imputarsi alla versione digitale del testo.
Le parole imprigionano il lettore, la scrittura scorre, la trama si infittisce e si aggroviglia, lasciandolo continuamente a immaginare possibili collegamenti e soluzioni, perché il vero protagonista è l'intreccio, la storia. Bisogna riconoscere a Gavazzeni il merito di avere ideato un progetto ampio e ambizioso, tratteggiando con cura ogni dettaglio e incastonandolo all'interno di un disegno molto articolato.
Non si tratta di puro esercizio narrativo perché la forza di questo romanzo sta nella sua capacità di raccontarci di una società italiana fatta di malavitosi, immigrati clandestini e sfruttati, affaristi spregiudicati, bigotti corrotti, sostenitori della guerra non convenzionale contro i nemici dell'identitarismo nazionale e ragazze costrette a prostituirsi per riscattare il passaggio dalla miseria del paese di origine all'Italia. Personaggi tutti uniti dal male, che serpeggia a ogni livello, mosso da mani invisibili.
E' un testo che va letto con molta attenzione, perché tutti gli elementi sono importanti, tutti i personaggi, tutta la sequenza. E' una storia fatta di molte rimarchevoli coincidenze, che di volta in volta ci si rende conto che non sono tali e solo concentrandosi anche sui più piccoli particolari è possibile apprezzare appieno tutta la girandola di inganni e, soprattutto, la capacità dell'autore di pensarli, costruirli, concatenarli.
Apprezzabile la scelta stilistica dell'autore di non forzare la mano con troppi colpi di scena, che sono presenti ma in maggior parte sul finale della storia, come ogni buon thriller che si rispetti.
La caratterizzazione dei personaggi è buona, sia a livello fisico che comportamentale e psicologico, non solo per quanto riguarda i protagonisti principali, e alcuni di essi restano impressi con le loro vicende e personalità anche al termine della lettura.
E' lo specchio efficace e veritiero della condizione politica e sociale del nostro tempo, con i problemi sempre più pressanti legati all'integrazione e al flusso degli extracomunitari. Il finale, avvincente ed in crescente tensione, non è assolutamente da meno al resto del romanzo.
Il titolo dell'opera potrebbe anche essere "Il grande bluff" perché in questa storia tutti bluffano come in una partita a poker. Una trama dalle mille sfaccettature come quelle di un diamante, intricata come la tela del ragno ed ingegnosa come il nido di una rondine.
Ad ogni capitolo si ha l'impressione di mettersi ad unire le tessere di un enorme puzzle, ma alla fine è come se un forte vento lo smonti per ricominciare col capitolo successivo e, tra segreti e bugie, la risoluzione arriva poco alla volta, tessera dopo tessera, nonostante alcuni passaggi che invece di fare progredire il corso degli eventi sembrano ostacolarlo.
Una lettura intrigante e allo stesso tempo impegnativa, adatta a lettori attenti, non frettolosi, che amano i gialli intricati e non si lasciano scoraggiare dalla complessità degli intrecci e da protagonisti che nel corso della storia trovano umanità e non vogliono arrendersi. Riusciranno ad arrivare alla verità? E a che prezzo?
A tutti coloro che vorranno scoprirlo, auguro buona lettura.
(Luisa Debenedetti)