Casa Editrice: PSEditore - 368 pagine
Disponibile in formato cartaceo
Genere: Amore e sentimenti
Trama:
Morgan Albore, diciassettenne fiorentino con problemi caratteriali, è innamorato di Maria, una ragazzina quindicenne altrettanto problematica, ospite come lui dell'istituto per minori Gled. Entrambi provenienti da famiglie disagiate, trovano nella loro storia d'amore - per quanto infantile e superficiale - un modo per affrontare la vita. Soprattutto Morgan, solo in apparenza più forte, riversa per intero le aspettative nei confronti del futuro in quella ragazzina bionda e dalla risata sguaiata, nonostante le evidenti divergenze caratteriali e culturali. Sì perché Morgan, a differenza di tutti gli altri gledini, ha da sempre una grande passione per la letteratura e per il cinema. Passione che, se da una parte ne rafforza la sensibilità, dall'altra ne accresce l'arroganza. Ma sia l'una che l'altra gli si ritorcono contro nel momento in cui scopre non solo d'aver messo incinta Maria, ma anche di non essere in grado di vivere senza di lei.
Recensione:
E' bello questo libro. Bello nella sua disperazione, nella sua franchezza. E' bello nella misera tristezza delle situazioni descritte, nei sentimenti ingenui, profondi e turbolenti. Capace di portare in fondo al pozzo a guardare il cielo del basso, tra grigie pareti che sembrano ineluttabili, impossibili da scalare, forzare, abbattere.
Adamo Antonacci possiede una scrittura che cattura, carezzevole e forte, in grado di trasmettere con chiarezza emozioni e punti di vista che catturano il lettore.
I suoi personaggi sono giovani, ragazzi che nei loro pochi anni hanno già visto e vissuto tanto, troppo. Hanno sguardi antichi, persi, distanti a volte, chiusi per non vedere lo squallore, ma pronti ad accendersi di passione di fronte ad un desiderio, che sia d'amore o di realizzazione.
L'autore ci porta a Firenze, tra le mura di un istituto che accoglie adolescenti in situazioni precarie, nel tentativo di dare loro una possibilità, un biglietto per il cambiamento, un futuro diverso. Morgan, il protagonista ed io narrante del romanzo, ci parla di sé, della sua famiglia, ma sopratutto di Maria, la sua ragazza, la sua vita, il suo salvagente e anche la sua zavorra, le sue ali e le sue catene.
E' un ragazzo arrogante, egocentrico nella sua intelligenza come nell'amore, nella sua intelligenza che potrebbe portarlo lontano e nella sua superficialità che potrebbe farlo cadere tra i tanti destini persi e perdenti. Appassionato, disperato, innamorato e piangente. Un personaggio complesso che si presenta con tutti i suoi vizi e le sue virtù, generosamente, intensamente, capace di uscire dalle pagine e divenire reale.
Come reale è il palco dove la trama del romanzo prende vita. Un palco scomodo, di storie difficili da raccontare e da ascoltare, di violenze, dipendenze, genitori inadatti e figli abbandonati a loro stessi, senza una guida, persi in un labirinto che li trattiene tra le sue svolte. "Controcuore" è un libro che parla d'amore sì, ma consegna a chi gli si accosta uno spaccato sociale ingombrante ed importante, reso con maestria, con delicatezza e con la giusta sfacciataggine per portare il suo messaggio dritto dove fa più male, dove serve per capire e non cadere nell'indifferenza.
(Tatiana Vanini)
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