Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 108 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Viaggi
Trama:
Un viaggio emozionante ed avventuroso iniziato nell'inferno del campo di sterminio di Choung Ek, emblema del genocidio perpetrato negli anni settanta dai famigerati khmer rossi, e terminato nel paradiso delle spiagge di Koh Chang, in una terra ricca di contraddizioni, ma pulsante di vita. L'autore Arsenio Siani pareva condannato a una vita da impiegato. I suoi studi, le persone intorno a lui, il lavoro già ben avviato erano come un treno inarrestabile su cui era salito. C'erano due cose che sin da bambino però lo appassionavano più di ogni altra: scrivere e viaggiare. Il suo esordio come autore avviene nel 2013 con "Roba degli altri mondi", pubblicato con "Officine Editoriali" e giunto in finale al concorso letterario "Penna d'Autore" del 2014. Nel 2016 diventa docente per corsi di scrittura creativa presso l'Università Popolare di Siena, dove vive da 15 anni. Parallelamente coltiva la sua passione per i viaggi visitando vari paesi europei ed extraeuropei. La Cambogia è il paese che più di ogni altro gli è entrato dentro, segnando la sua carne e la sua anima e facendolo innamorare della sua selvatica beltà, in un viaggio che ha determinato la sua crescita personale e spirituale. Oggi svolge la professione di counselor e coach. Ha pubblicato sei romanzi in meno di tre anni ed è docente molto seguito e apprezzato di corsi di scrittura creativa.
Recensione:
"Viaggio in Cambogia" di Arsenio Siani ha tutte le caratteristiche di un classico diario di viaggio. A prima vista, Siani ha le giuste qualifiche: scrive bene, è un acuto osservatore ed ben informato sulla storia e la cultura asiatica.
Ho trovato, tra le righe di questo racconto di viaggio, quanto sia terribile il "progresso" e come la "modernità" ci stia ammalorando tutti, abbia ridotto il mondo in un vasto parco giochi, una Disneyland senza confini dove migliaia di invasori, soldati dell'impero del consumismo, atterrano e gradualmente elimineranno l'ultima di quella magia naturale che è ancora ovunque in quel paese.
Scrivere un diario di viaggio può sembrare una banalità, è un tipo di letteratura che è rigogliosamente fiorita in ogni epoca.
Un uomo alla ricerca è un uomo in viaggio; Siani ha vissuto il viaggio come una crescita: il suo viaggio è nato per una necessità profonda ed intima. Avvenuto nell'unico momento possibile, nel punto di limite inferiore di una parabola tutta in discesa, non è stata una fuga dalla realtà. Sono tanti i motivi per cui si viaggia: per rilassarsi, per staccare la spina, perché quando si parla di ferie è automatico, lo si fa anche per fuggire, sperando così di lasciarsi indietro dolori e problemi indesiderati che al nostro ritorno, troveremo esattamente nello stesso posto.
Per l'Autore non è stato un viaggiare per fuggire ma per trovarsi e ritrovarsi. Non c'è un viaggio uguale all'altro e i motivi per farlo sono davvero infiniti: l'ha fatto per riconfermare ed accettare se stesso. Il libro "Viaggio in Cambogia - Un viaggio. 6 mete. 18 giorni. 1000 avventure" è esattamente quello che suggerisce il titolo: un viaggio vissuto insieme alla compagna Sere, di cui ha narrato le sensazioni e gli sconvolgimenti emotivi quotidiani. Le sensazioni sono nitide, vivide perché nulla è programmato. Non c'è nulla di vago, di distorto e ingannevole. Nessun momento, nessun dettaglio ha i contorni sbiaditi o falsati. Questo è il grande lusso del viaggiatore animato dal "costante spirito d'improvvisazione (...). Chi si lascia andare rischia, ma chi programma e pianifica forse rischia anche di più. Rischia di perdersi il brivido dell'incertezza, del non sapere da dove guarderà la nuova alba, e cosa gli mostrerà." (Pag. 75): poter godere di attimi intensi, stravolgenti e profondamente intimi oltre a cercare di sbrigarsela quasi autonomamente. E' stato un viaggio voluto e inderogabile, in cui il desiderio di conoscere, apprezzare e apprendere da un mondo così diverso da quello occidentale è stato tanto forte da far dimenticare le paure, che ci sono state, sia prima della partenza che durante quei diciotto giorni in terre asiatiche. Siani ci racconta, con emozione tangibile, un viaggio in risalita, di ricostruzione e riconferma. Durante il percorso, ci sono stati alti e bassi, ma ogni ripartenza ha inserito una marcia in più, con la consapevolezza che ogni piccolo intoppo era semplicemente parte del cammino, e forse la più preziosa.
La Cambogia è la meta di questo viaggio. In realtà, una meta vera e propria non esiste. La meta è il cammino; è il viaggio della vita; è la crescita che non si arresta mai; è un ingranaggio che ha messo in moto la macchina e il processo è irreversibile. Questo viaggio è iniziato quando l'Autore ha conosciuto Serenesse, la sua compagna di viaggio e nella vita, che, con i suoi appassionati racconti di viaggio, gli ha fatto capire come realizzare il desiderio di viaggiare.
E' evidente ed emozionante leggere come "la terra dei mille sorrisi" abbia ammaliato il nostro Autore. Nel libro ci accompagna alla scoperta di questo paese, lungo due percorsi intrecciati che, per ciò che riguarda lo spazio fisico, si è snodato da Phnom Penh fino a Koh Chang in Thailandia; relativamente alla sfera spirituale, ha dipanato una matassa emotiva lasciandogli in mano il bandolo per iniziare un grande progetto: la sua vita.
(Luisa Debenedetti)
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
Il libro consigliato
Il libro consigliato
Iscriviti alla Newsletter...
...per ricevere ogni settimana le ultime novità dal nostro sito.