Casa Editrice: Rizzoli - 176 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Per ragazzi
Trama:
Cara Flavia, Eccola. Una lettera dalla mamma che non c'è più. Se devi piangere fallo subito, poi lavati la faccia e torna a leggere. Io aspetto, ho tempo. Da un mese la madre di Flavia se n'è andata, ma ha trovato il modo di restare ancora un po', di "fregare la morte", come direbbe lei. Con le lettere. Arrivano a Flavia giorno dopo giorno, da città sempre diverse, per dire tutto quello che non è facile dire a voce, ma anche solo per continuare a parlare, a esserci. E lei sta al gioco. Non ha idea di chi le spedisca, però le aspetta impaziente e fiduciosa. E intanto prova a vivere la vita di sempre. A ridere con Sabri, la sua amica mezza matta, a baciarsi in mezzo alla strada con Luca, e a coccolare il suo frastornato papà. Perché sta imparando che la morte la puoi fregare anche rubandole un attimo. Attimo di una risata... O di un bacio.
Recensione:
Una storia toccante raccontata attraverso le parole di una sedicenne, con un po’ di ironia e un pizzico di ingenuità tipico di un'adolescente, e anche con tanto affetto che traspare dalle lettere che Flavia legge, quelle lettere che sua madre le ha lasciato prima di morire e che le vengono misteriosamente recapitate una alla volta e da città differenti come se fosse ancora viva e stesse viaggiando.
“E' un modo per ingannare momentaneamente la morte”, così le ha scritto, così ha pensato sarebbe riuscita a starle vicino ancora quel tanto che basta per elaborare il lutto e riuscire a superarlo.
Flavia ci racconta il suo percorso con una narrazione fluida e scorrevole, lei che nonostante tutto continua la sua vita fra i banchi di scuola, le uscite con gli amici e le coccole e i baci che si scambia con Luca, il suo primo amore, e con la consapevolezza di dover essere un sostegno per il suo povero padre che soffre quella perdita ancora più di lei. Flavia continua a vivere anche se ha il cuore a pezzi, perché è proprio questo quello che sua madre le ha scritto in quelle lettere e che vuole, che continui ad essere felice e che il ricordo di lei che ora non c’è più, possa un giorno farle meno male e che possa sempre sentirla accanto a sé. Lei c’è e ci sarà sempre, sarà nei suoi pensieri e radicata nei suoi ricordi, esattamente come sono indelebili ed eterni quei baci impressi nell’inchiostro che le lascia alla fine di ogni lettera, quei baci che non si staccano più e che saranno sempre lì ogni volta che ne avrà bisogno.
Questa storia, che a tratti è commuovente, ci regala anche dei gran sorrisi e, nonostante il difficile tema del dover affrontare un lutto prematuro, non risulta per niente pesante, anzi, l’autore dimostra una gran capacità e sensibilità nell’affrontare tale argomento.
La curiosità di scoprire chi c’è dietro alle spedizioni delle lettere, lascia acceso l’interesse del lettore sino alla fine. Ottime le descrizioni dei luoghi e dei personaggi, mai banali o eccessive.
Molto simpatiche, e anche significative, le brevi favole che si leggono lungo il percorso e che vengono raccontate dal padre della protagonista poiché è un autore per bambini.
Cinque stelline piene per questo romanzo adatto a un pubblico di giovani lettori, ma molto bello anche per i più grandi.
Da leggere, vivamente consigliato.
(Silvia Garioni)
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