Genere: Poesia

Trama:
Racconti per me è una sorta di diario che riunisce pensieri semplici e immediati, fondati sui ricordi, sull'amore. Marco Vitale invita ad immergersi nella lettura del suo libro, a rilassarsi e a lasciare che dentro fluiscano sentimenti "tersi"; le parole e le riflessioni che echeggiano tra le pagine rappresentano un riferimento valido per chi continua a sognare infondendo speranza anche a chi ha smesso di farlo.

Recensione:
Bellissima raccolta di pensieri, di immagini, di sentimenti e emozioni, quella che Marco Vitale ha scritto per Monetti Editore: un quaderno di sessanta pagine, breve, ma intenso e piacevole.
Il libro è formato da veloci racconti, o pensieri appunto, che immortalano precisi momenti, ricordi, idee.
Com'è naturale, la genesi dell'opera non la si comprende a fondo, rimane giustamente nascosta, ma s'intuisce, in certi passi, una punta d'improvvisazione, come se il gesto artistico lasciasse passare l'ispirazione senza filtri, osservandola e controllandola appena. Sì perché ogni elemento è intriso d'ispirazione, come se l'autore attendesse il momento esatto dell'accendersi del proprio fuoco letterario, perché "quando la vita esplode all'improvviso ci si può solo fidare di lei".
Ottima l'idea di proporre una forma letteraria così poco diffusa, a metà tra la poesia in prosa, il racconto breve e il diario; sì perché Racconti per me può essere letto anche come se fosse proprio un diario, reale o immaginario.
Momenti descrittivi introducono ogni racconto, delineano subito l'ambientazione, in modo nitido e preciso, per poi fare da sfondo ai protagonisti, che siano essi sentimenti, persone, amicizia, amore, sensazioni, per poi terminare con la risoluzione delle circostanze; il tutto però, sempre, con un respiro delicato e elegante.
Rimane una sensazione di gioia, allegria e fiducia nel futuro, anche nei punti più malinconici, i ricordi sono piacevoli da rivivere, qui come non mai.
Un ottimo scritto, un amabile album delle fotografie, che rimane impresso nella memoria e nel cuore del lettore, che saprà trovare la propria chiave di lettura e che sarà trascinato dal breve e rapido susseguirsi di questi racconti, perché "la pelle sente anche quello che la ragione non vuole ascoltare".
(Paolo Tognola)

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