Genere: Poesia

Trama:
Ripercorro i giorni in brevi sequenze, ideali impietosi e severi mi impongono di colmare la consistenza del vuoto. Una breve raccolta, eppure, abbastanza intensa da concentrare un universo di immagini e sentimenti attraverso cui l'autore delinea un percorso poetico, che manifesta la sua dimensione esistenziale. Nelle liriche si ricostruisce il processo di formazione della poesia, quali sono le condizioni da cui emerge la scrittura come messaggio che ha origine dall'animo umano nella spontanea espressione della sua interiorità, dall'istinto legato alla catarsi nel riflettere sugli aspetti più nascosti della propria psiche, che inevitabilmente si ripercuotono sui sentimenti. Infine, il pensiero poetico si riversa sull'esterno, su un mondo criticato quasi timidamente dall'autore per il suo inguaribile conformismo, verso cui permane irrisolta l'ingente necessità della comunicazione con l'altro, diverso nelle forme culturali, ma non nelle emozioni. I versi devono, quindi, nascere dal cuore del poeta, indomabili afflati, condurlo per mano alla conoscenza di se stesso e, per valore comunicativo, essere rivolti all'altro: è questo il percorso letterario che Giampaoli descrive nelle sue liriche.
(Caterina Trombetti)

Recensione:
"Parole raccolte" è una silloge di Giampaolo Giampaoli di cui l'ottima prefazione di Caterina Trombetti è già una recensione a cui viene difficoltoso aggiungere altro che non sia stato già detto.
Personalmente, ho percepito ogni pagina come una tela dipinta dalla poesia. Giampaoli impressiona il lettore con le tinte decise delle sue pennellate, che caratterizzano scrupolosamente i motivi proposti, si riversano con vigore sull'espressione poetica. Ogni parola si aggrega in maniera del tutto spontanea alle altre al fine di comporre, nella costanza di ogni giorno, nel trascorrere del tempo, in un alternanza di luce e buio, un quadro di sentimenti esposto con accuratezza. Le intenzioni comunicative dell'autore inducono a una lettura diligente, per far sì che ci si perda nell'infinità delle sensazioni esternate in un poetare privo di orpelli seppure estremamente curato e colto. Un atto che disegna i contorni del presente e li trapianta nella dimensione perpetua della riflessione condivisa. Il Poeta si offre, in un dipinto di meditazioni accelerate, alla sensibilità del lettore che è pronto ad accoglierne l'essenza e a custodirne il notevole valore. Pensieri mutevoli accompagnano l'imprevedibilità dell'esperienza, riformulata in un processo creativo che valica gli argini della certezza temporale e spaziale, abbandonandosi di pari passo nella ricerca di un simbolismo delucidatore. C'è un crescendo di considerazioni poetiche vibranti che serbano, nel loro instancabile fluire, il senso di tutta un'esistenza. L'indecifrabilità dell'universo - frequente è il richiamo alle stelle, alla presenza o assenza della luce del sole - sembra essere plasmata da una rappresentazione che attinge alla veemenza di momenti di vita quotidianamente esaminati e restituiti. Dal buio in cui le sfumature molteplici e i sogni del rivelarsi umano appaiono infranti nella realtà circostante, il Poeta muove il suo desiderio d'essere nell'idea di una corsa in un tempo protratto nella memoria. Un susseguirsi di impressioni accerchiano l'animo del Poeta nella sua intimità più recondita che irradia e allo stesso tempo assorbe, il significato di un mondo sperimentato con coraggio. La tela del suo io è in tal modo incisa da un tracciato di sentimenti in continua evoluzione, che tende a proiettarsi sullo specchio della creazione artistica, per poi inabissarsi con coscienza nella profondità del proprio vissuto. Ne emerge un ritratto poetico di pulsioni sublimate, che viene donato con convinzione a spettatori attenti, capaci di introiettarne la grandezza in un atteggiamento compartecipativo di tacita ammirazione.
Ho percepito, in questa silloge, la possibilità di un progetto che conservasse per intero traccia di una riflessione - oltre a quella sulle immagini e sul ritmo - sul concetto di eredità, come passaggio di un testimone umano di generazione in generazione. E, quindi, la messa in atto di quella che, attraverso la conoscenza e il confronto con altri Autori, col tempo è diventata l'eredità di Giampaoli: nessun dogma, nessun precetto, soltanto l'aver ascoltato e la volontà di ascoltare una volta di più le voci che infittiscono la quotidianità. Forse rendendola meno leggera ma figurando, certamente in profondità e in maniera chiara un paradigma di pensiero complesso. Senza mai disgiungere dalla vita l'ipostasi benefica di un artigianato che dalla forma esporta sensazioni, il Poeta annulla le distanze, crea un magnetismo empatico con il lettore che collaziona, attraverso i testi, inconsci e istintuali indizi di sé evocati dallo stato dello scrittore.
Da non perdere.
(Tatiana Vanini)


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