Genere: Fantasy

Trama:
Lunafasia ha già fatto sognare molti lettori che immaginavano un'assistenza agli anziani differente. Ma questa seconda edizione limitata, con il suo finale alternativo ambientato in "epoca COVID 19", torna a ricordarci che c'è ancora tanto da fare per superare i preconcetti legati al mondo delle RSA.
I diritti d'autore dell'opera verranno devoluti in beneficienza al mondo delle RSA.

Recensione:
Delicato, vero e al contempo con quella nota fantasy che lo rende fiabesco, "Lunafasia" è un'opera che conquista. Nella sua semplicità, nella profondità del messaggio che racchiude e regala a chi legge, educa all'ascolto, all'accoglienza, ad un generale comportamento migliore.
Un'RSA, una casa di riposo giusto per intenderci se non siete esperti di sigle, come luogo teatro della vicenda. Un OSS, ovvero un operatore socio sanitario, come protagonista. Con questi elementi è difficile pensare ad un romanzo, eppure sono perfetti, perché in quel posto preciso e in quella professione si nasconde tanto, si dà e se si riesce a dare si riceve indietro molto di più.
La scrittura dell'autore è capace di interessare e insegnare, spiegando con tanta dignità e chiarezza cosa significa stare in una Residenza Socio Assistenziale, sia dalla parte dell'anziano che si è ritrovato per scelta o suo malgrado a viverci, sia mostrando quanto sia importante il lavoro degli operatori che, giorno dopo giorno, turno dopo turno, si occupano di chi è affidato alle loro cure.
In questo contesto che spalanca un mondo da scoprire, accanto all'OSS Camillo, ecco la protagonista Clotilde, che conosciamo da anziana signora dai tanti problemi, ma dal sorriso raro quanto prezioso e, grazie ad una notte particolare, da giovane.
La vita di Clotilde, i suoi ricordi manifesti attraverso le pagine di un diario e alle sue parole, viene offerta al lettore in un modo interessante ed anche avvincente.
"Lunafasia" è un romanzo che cavalca l'onda della verità e si addentra nel fantasy per regalare, ad un messaggio importante, una nota di leggerezza. E' il meglio che si possa sperare in tema di cura e accudimento in struttura, è un manifesto di come dovrebbe essere il lavoro di chi, all'interno, passa molte ore. Non è facile per gli ospiti, non è semplice per chi ne ha fatta una professione, ma se nei secondi c'è passione e amore, in quella che è una vera missione, e non dovrebbe mai essere un mero espediente per raggiungere la busta paga, dai primi sboccerà una piccola magia.
Addentratevi in questo libro per capire molte cose, per prendere coscienza di una verità che esiste e merita di avere voce.
In questa ultima versione "Lunafasia" ha un finale attuale, parlando di Covid, per un ulteriore importante aggancio con la situazione che stiamo ancora vivendo.
Un libro per chi ha parenti in struttura, uno scritto per chi vi lavora, un'opera per tutti, per vedere, provare, sentire un'esperienza che è difficile comprendere se non la si vive.
Consigliato.
(Tatiana Vanini)

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