Genere: Mistery

Trama:
Harriet Westaway vive a Brighton in un piccolo appartamento. Sua madre, che l'ha cresciuta da sola, è morta in un incidente stradale poco prima del suo diciottesimo compleanno e Harriet, dopo aver abbandonato la scuola, ha perso i contatti con tutti gli amici. Un giorno riceve una lettera inaspettata dalla Cornovaglia: la nonna, morendo, le ha lasciato una cospicua eredità. Da una parte è una notizia fantastica, perché Harriet si trova in una pessima situazione finanziaria ed è indebitata con un usuraio, dall'altra è una notizia piuttosto strana, perché la sua vera nonna è morta più di vent'anni prima. Evidentemente si tratta di un caso di omonimia, che però Harriet decide di sfruttare a suo vantaggio utilizzando le sue capacità manipolatorie che le permettono di sopravvivere come cartomante, lo stesso lavoro che faceva sua madre. Se c'è una persona in grado di partecipare a un funerale reclamando un'eredità che non le spetta è proprio lei. Ma Harriet non sa quello che la attende e ignora che la sua decisione cambierà drasticamente la sua vita per sempre. Perché non potrà più tornare indietro, nemmeno quando si renderà conto di correre un rischio mortale.

Recensione:
Un giallo che si basa tutto sull'atmosfera, sulla costruzione psicologica dei personaggi e su un gioco di inganni ed errori di valutazione.
Ruth Ware definisce con sapienza una trama ricca e lo fa con la sua scrittura espressiva, scorrevole, capace di convogliare le emozioni e portarle esattamente dove vuole. Come un abile prestigiatore, l'autrice ci porta a seguire un sentiero tracciato passo, passo, senza permetterci di sviare dalla strada. E' un percorso che rivela quello che inconsciamente già si sa, si percepisce, ma non si riesce a definire; i tarocchi usati per lavoro dalla protagonista, diventano guida e metafora dell'intero libro: nessuna magia, solo la verità che si rivela a chi sa guardare nel modo giusto.
E' attraverso il personaggio principale Hal, che la trama di dipana: il bisogno estremo nel quale si trova la ragazza, una lettera che porta speranza, la consapevolezza di un inganno, la trascinano in un ginepraio di segreti che dura da troppo tempo. La vecchia villa di Mrs Westaway, fredda, austera, inospitale, è la rappresentazione concreta di rapporti familiari disfunzionali, di un veleno che goccia dopo goccia, ha indurito i cuori e permesso all'indicibile di divenire possibile. I soldi lasciati da una donna amareggiata, parenti riuniti sotto lo stesso minaccioso tetto, una ragazza a fungere da elemento di disturbo, primo sassolino che rotola permettendo alla valanga di investire tutti, o meglio, prendendo in prestito una frase dell'opera, al diluvio di scatenarsi e spazzare via tutti. Ingredienti che si sommano, si uniscono e danno vita ad un mistery che, per il senso di pericolo strisciante e i segreti, riporta alla mente "Rebecca, la prima moglie" di Du Maurier.
Questo romanzo non è un thriller, ma la tensione si sente anche se non si può chiamarla suspense. L'interesse non cala mai e la vicenda è estremamente appassionante, per le varie connessioni che si instaurano, o si scoprono, tra i vari personaggi. Personaggi che sono tutti diversi e necessari alla trama, figure ben delineate. Per alcuni sarà più facile incasellarli in un determinato carattere e modo di fare, per altri invece, più enigmatici, sarà difficile comprenderli, una sfida nella sfida decifrare il loro agire.
Nel finale poi la narrazione si fa più serrata, perché ormai è il momento della verità, della lotta tra chi vuole sapere e chi, di nuovo, vuole mettere tutto a tacere.
Ogni famiglia ha i suoi segreti, "L'eredità di Mrs Westaway" può far sì che quelli di questa particolare famiglia, vengano rivelati.
Consigliato a tutti gli amanti del giallo classico, di classe, che avvince con raffinata eleganza e atmosfera oscura.
(Tatiana Vanini)

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