Casa Editrice: La nave di Teseo - 640 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
Un fine settimana di dicembre, il Palace de Verbier, lussuoso hotel sulle Alpi svizzere, ospita l'annuale festa di una importante banca d'affari di Ginevra, che si appresta a nominare il nuovo presidente. La notte della elezione, tuttavia, un omicidio nella stanza 622 scuote il Palace de Verbier, la banca e l'intero mondo finanziario svizzero.
L'inchiesta della polizia non riesce a individuare il colpevole, molti avrebbero avuto interesse a commettere l'omicidio ma ognuno sembra avere un alibi; e al Palace de Verbier ci si affretta a cancellare la memoria del delitto per riprendere il prima possibile la comoda normalità. Quindici anni dopo, un ignaro scrittore sceglie lo stesso hotel per trascorrere qualche giorno di pace, ma non può fare a meno di farsi catturare dal fascino di quel caso irrisolto, e da una donna avvenente e curiosa, anche lei sola nello stesso hotel, che lo spinge a indagare su cosa sia veramente successo, e perché, nella stanza 622 del Palace de Verbier.
Recensione:
Con questo nuovo romanzo Dicker ci regala un mistero affascinante, che coinvolge e prende in una maniera unica, legando alle pagine, ma ci fa anche altri doni: l'amore, quello romantico, quello desiderato, quello che torna nonostante le difficoltà, il legame che, con la sua forza e la sua fragilità, è per sempre, e l'affetto puro e profondo che lega due spiriti affini, due anime che parlano la stessa lingua anche se appartengono a generazioni differenti.
Tutto questo ci viene elargito a piene mani in un romanzo che è sogno, perché mescola realtà a fantasia, persone vere a figure immaginarie.
Leggere "L'enigma della camera 622" significa entrare in un mondo parallelo, nel quale si sta bene, vivendolo con curiosità continuamente alimentata dalle sorprese, dai capovolgimenti, dalla voglia di sapere. Giungere alla fine è triste, rappresenta un tornare alla realtà frastornati, ma appagati, con la voglia di trovare un'altra storia che ci dia altrettanto, ma consapevoli che, determinate alchimie, nascono solo con precisi autori.
Dicker mette tanto di sé in quest'opera. A partire da Ginevra, la sua città, all'editore Bernard scomparso da poco: per la grande influenza avuta sulla vita dello scrittore si è meritato un libro come imperituro elogio, ringraziamento e ricordo. Senza dimenticare il Joel personaggio che anima alcuni capitoli, nel doppio ruolo di sé stesso e di detective dilettante.
La trama è ricca di momenti su piani temporali differenti, perfettamente incastrati gli uni negli altri. Abbiamo azioni che generano sconcerto e domande, troviamo ricordi che spiegano e motivano, il presente dell'indagine dilettantesca nata per gioco e il passato dove gli accadimenti sono protagonisti. Segreti, omissioni, bugie ed inganni: un tela pregna di colori che accendono l'immaginazione. "L'enigma della camera 622" conduce volontariamente all'errore non solo quando si cerca di puntare il dito contro l'assassino, ma anche quando si ha la certezza dell'identità del cadavere. E' un gioco di specchi e tranelli fatto di parole.
Tanti i personaggi, coi i quali si entra in confidenza poco a poco e che si fanno scoprire per gradi. Alla fine sembra di conoscerli da una o più vite e di ognuno di loro si dubita, perché tutti sono sospettabili, a tutti sta bene la veste di omicida, ma uno solo è colpevole.
Caratteri, indoli, moventi: il romanzo è una giostra che raggiunge vette impervie per discendere in velocità crescente verso l'appuntamento con la morte prima, e la verità molto dopo, sempre interessante ed avvincente.
Basato sui legami, è una rappresentazione della vita e sulle follie che si compiono per una persona importante, amata.
Leggetelo, fatevi trasportare da questa trama, scoprite le grandezze e le miserie degli uomini e chiedetevi: voi, cosa fareste per amore?
(Tatiana Vanini)