Casa Editrice: Giunti Editore - 416 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Fantasy
Trama:
Sono cinque, la feccia della razza umana. Dio li odia. Virgilio li guida. E hanno un piano: evadere dall'Inferno. Dopo aver accompagnato Dante nel suo viaggio, Virgilio, che ha intravisto la luce divina sulla montagna del Purgatorio, non può tornare nel Limbo. E' destinato a restare nell'Inferno, dove può muoversi liberamente, anche se sempre alla mercé della violenza degli angeli caduti, gli Spezzati. Per questa sua peculiarità diventa un ingranaggio fondamentale nell'ambizioso piano di Pier delle Vigne, che intende raccogliere un gruppo scelto di dannati - il Conte Ugolino, Filippo Argenti e Bertran de Born - per fuggire dall'Inferno. Un fantasy ambientato in un Inferno dantesco: un racconto carcerario; una storia di redenzione piena di colpi di scena e combattimenti, fino all'incredibile finale che lascia aperto il destino dei cinque straordinari antieroi.
Recensione:
Emozionante, avventuroso, senza un attimo di respiro. "L'ora dei dannati. L'abisso" è un fantasy stupendo, come ne ho letti pochi.
Affondato con forza, coerenza ed adesione nell'Inferno dantesco, richiama alla mente personaggi e luoghi che abbiamo studiato sui banchi di scuola, ma è un modo nuovo ed avvincente di addentraci nei canti, perché la storia ha una profondità avvolgente ed un ritmo forsennato, da dannazione.
Tarenzi possiede una scrittura che non scorre, ma corre. Vola veloce sulle corde dell'emozione, con descrizioni che ci fanno vivere l'inferno con chiarezza. Tutta la durezza, l'orrore, lo schifo e sopra ogni cosa il dolore ed il tormento, sono lì a disposizione del lettore, che nelle pagine si perde, in un tempo sospeso dove esiste solo la narrazione e gli eventi che si susseguono sotto gli occhi e nella mente. I personaggi poi sono un centro perfetto: da Virgilio a Pier delle Vigne, da Ugolino a de Born, da Filippo Argenti agli angeli caduti, gli Spezzati, sono figure che respirano, soffrono, si contorcono tesi alla fuga impossibile da una parte e in una caccia estrema dall'altra. Dannati di diversi cerchi, con passati differenti che pian piano vengono esposti, non ci sentiamo in grado di condannarli e la fuga impossibile appare come l'unica cosa giusta. Incredibile eppure vero, lo scambio empatico è presente, siamo al loro fianco nelle dispute, nelle sensazioni, nei rancori e nella speranza. C'è davvero la speranza, in un luogo di lamenti e cupezza, un germoglio ancora cresce, tra le rocce e la sabbia rovente, affondato nel ghiaccio, schiacciato tra le spire del legno. Per questo piccolo, fragile palpito vale la pena di soffrire e lottare, perché l'alternativa è un eterno vivere morendo e ogni cambiamento per minimo che sia, è una stupenda conquista.
Quante domande, quanti spunti di riflessione in questo romanzo. Aggirarsi tra la psicologia dei personaggi, meditare su quanto sia difficile trovare sincerità e qualcuno di cui fidarsi, è l'esaltazione degli istinti più bassi dell'umanità. L'inferno non rende migliore nessuno. Basta poco per spostare il bene del gruppo alla necessità del singolo. Le mani che dovrebbero tendersi è più facile che si chiudano nel pugno della lotta, perché il beneficio di uno vince su qualsiasi forma di altruismo. Il gioco regge finché l'equilibrio di forza e utilità resta stabile, ma tutto è precario, sul filo di un rasoio stretto e tagliente. "L'ora dei dannati. L'abisso" è un crogiolo emozionante, di domande e gesti da fare, da interpretare, sempre tesa l'attenzione, a guardarsi le spalle, a stringere improbabili alleanze, ad interpretare ogni brillio negli occhi.
Violento, le azioni sono rapide, ben descritte, perfettamente figurabili. Questo romanzo non si può abbandonare, chiama continuamente, vuole e ottiene fedeltà, perché la sua lettura diventa quasi necessaria, regalando un sommo piacere. Un viaggio attraverso l'inferno, dal punto più alto al più basso con una domanda imperiosa: qual è il piano? Dov'è l'uscita? Davvero nella prigione c'è una falla?
La suspense si tende al massimo verso il finale di questo viaggio epico, battagliero, in una dimensione ultraterrena e dentro l'anima dei personaggi, in un mutare di luoghi e sentimenti che è vertigine.
Giunti al punto finale non possiamo fare altro che tirare il fiato e invocare il seguito, perché vogliamo sapere se infine, questi anti eroi riusciranno a riveder le stelle. "L'ora dei dannati. L'abisso" potrà avvicinare i giovani all'intramontabile opera della Divina Commedia e far vivere emozioni vibranti agli adulti, che nel testo in parte si ritroveranno e in parte verranno trascinati lontano dal turbine degli eventi.
Imperdibile.
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
L'inferno non vince se frustra la speranza. Vince solo se ti toglie la capacità di sperare.
E' così che l'inferno vince: quando nessuno alza un dito per fare nulla.
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