Genere: Per bambini

Presentazione:
Indigo è una lepre molto particolare, diversa da tutti gli altri abitanti di Valle Libera. Odia la sua diversità e non riesce a vedere la bellezza del mondo esterno. Appena possibile, infatti, il leprotto si chiude nella sua accogliente tana per passare interminabili ore in compagnia del suo migliore amico: il computer! Tutto cambia improvvisamente quando una violenta bufera lo trascina lontano dalla comodità della sua casa, costringendolo ad imbarcarsi in un viaggio di ritorno pieno di avventure, poesia, e fantastici incontri. Un vaggio di crescita personale lontano mille miglia da qualsiasi schermo artificiale.
Questo racconto è rivolto a tutti coloro che continuano ad emozionarsi di fronte ai colori autunnali, che non smettono di credere nella magia di una nevicata e che ritrovano se stessi fra gli alberi e le stelle. E' una storia dal sapore antico, pieno di colori e stagioni, di fiori e poesia, di orsi e pettirossi pensierosi. E' una storia di neve e di vento.
"Indigo parla con il Vento" è un viaggio di crescita personale, di accettazione di se stessi, della propria diversità, di accrescimento dell'autostima. Tra paesaggi innevati e valli incantate, Indigo, fornisce molti spunti che aiuteranno i bambini a coltivare la calma, la serenità e la felicità. Il leprotto usa il mondo naturale come maestro nello sviluppo emotivo, dando una forte connotazione ambientalista al racconto. E' una fiaba della buona notte adatta a tutti, adulti e bambini, da raccontare a lume di candela con una bella tazza di tè caldo tra le mani.

Note sull'autrice:
Giulia Gelippi è nata in Giugno, nel 1991, in un piccolo paesino del Nord Italia. E' cresciuta tra mille campi di grano, papaveri, rondini e tramonti infuocati. Lavora circondata dal mondo naturale e animale (sia selvatico che domestico) e adora viaggiare. La profonda connessione con la magia del mondo esterno ispira le sue illustrazioni, le sue illustrazioni ispirano le sue storie.

Un estratto dal libro:
Amos lo guardava accigliato.
"Computer? Cosa sarebbe? Che tipo di animale è? Non ne ho mai visto uno… o è forse una pianta?"
"Ma che pianta, ma che animale!" Sbottò Indigo. "Un computer è un computer… è un macchinario!"
"Un macchinario? Che cos’è un macchinario?"
Indigo, che iniziava a spazientirsi, spiegò che un macchinario era uno strumento meraviglioso, capace di fare cose impossibili, cose che un semplice animale o una elementare pianta non si sarebbero mai neanche potuti immaginare. Amos non sembrava impressionato. I suoi piccoli occhi corvini si muovevano pensosi. Chiese quindi:
"Questo computer, sa volare?"
"No." Rispose secco Indigo.
"Sa trovare velocemente minuscoli vermi, sparsi tra le foglie e la terra?"
"No." Rispose di nuovo Indigo.
"Peccato." Disse Amos, deluso. "Avrei proprio avuto bisogno di qualcuno che mi aiutasse nella ricerca di cibo quando sono molto stanco e affamato…" Si zittì nuovamente, perso in un ricordo lontano e malinconico, un ricordo pieno di neve, proprio come quella mattinata.

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