Genere: Romanzo storico

Trama:
Giovane, single, laureata in lingua tedesca, estremamente riservata e affidabile, Edith Graham ha il profilo perfetto per diventare una spia. Specialmente perché la sua famiglia conosce il conte Kurt von Stavenow, uno dei più famosi criminali nazisti della Seconda guerra mondiale, ricercato dai servizi di intelligence di mezzo mondo per i suoi crudeli esperimenti di eugenetica. Stanca del suo lavoro come insegnante e di vivere con la madre, Edith fa domanda per entrare nella Commissione di Controllo, che si occupa di ricostruzione e crimini di guerra, e si ritrova nella fredda Germania con il compito ufficiale di rimettere in piedi il sistema educativo tedesco e quello segreto di trovare Kurt e sua moglie Elisabeth. Ma Kurt è molto di più di un criminale per lei: i due si erano conosciuti in Inghilterra, quando erano studenti, e si erano follemente innamorati, o almeno questo è quello che lei aveva creduto... Sfruttando un famoso ricettario e il suo alter ego di autrice di libri di cucina, Edith crea un ingegnoso quanto insospettabile codice cifrato per comunicare con il suo contatto a Londra, e se pur con molte difficoltà, comincia a reperire preziose informazioni. Ma più si avvicina al Conte, più la sua stessa vita è in pericolo. Nella Germania occupata nessuno è ciò che dice di essere e fidarsi dell'amore può costarle la vita... Un romanzo tutto al femminile ispirato a fatti veri e poco conosciuti degli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale.

Recensione:
"Il ricettario di guerra di Miss Graham" è un libro affascinante, perfetto per chi, come me, ama avventurarsi all'interno di storie e vicende accadute durante la seconda guerra mondiale. Basta pensare al semplice fatto che, ogni volta che ci si approccia a tali romanzi, si individuano informazioni nuove ed inedite narrate da diversi punti di vista, proprio come accade in questo caso in cui Celia Rees riprende all'interno della sua trama fatti realmente accaduti, accentuando così il realismo della sua storia.
La sua protagonista, Edith Graham, è una donna forte, intraprendente, di grande perspicacia, un'insegnante laureata in lingua tedesca, che a modo suo vorrebbe poter essere in grado di cambiare il mondo per tentare di renderlo un posto migliore da donare alle generazioni future. Stanca della sua vita monotona e triste, informata da un collega, decide così di cambiare radicalmente la propria esistenza e fare domanda per essere assunta alla commissione di controllo nella Germania del fine guerra. Questa scelta di impostazione della trama, apre una nuova finestra su quello che è accaduto dopo la seconda guerra mondiale e sulle conseguenze a catena in ogni parte del globo.
Il fatto che la protagonista, da insegnante si ritrovi ad essere un'insospettabile spia, in grado sì di poter cambiare le cose come era suo desiderio, ma in un modo diverso da quello che si aspettava, rende la storia oltremodo interessante.
Come lo è il metodo del passaggio di informazioni fra Edith e il suo contatto, che richiama e nobilita il titolo del libro.
Celia Rees non lascia nulla al caso, all'interno delle sue pagine fa intendere chiaramente, purché in una storia romanzata, che si parla di un momento e di un contesto storico cupo. Non riguarda solo la storia degli ebrei o quella dei più pericolosi criminali di guerra, ma anche quella delle persone volenterose, come la protagonista, che venivano utilizzate senza essere completamente messe al corrente del pericolo che poteva incombere su di loro. Sfruttate, se vogliamo, per ricavare delle informazioni utili.
Ogni parte del libro è essenziale per la conduzione della narrazione. L'autrice riesce a creare l'illusione di far credere al lettore di essere giunto ad una verità, quand'ecco che le carte mutano rendendo imprevedibile il contesto. E' chiara l'aria che si respira all'interno della storia: la guerra si è appena conclusa, ma non si è ancora giunti alla fase di rifacimento e conclusione, si pensa ancora a come, fra scaltrezza e malizia, ci si possa salvare la vita.
La crudeltà realistica di certi accenni, come gli esperimenti svolti durante il secondo conflitto mondiale, riportano a galla avvenimenti agghiaccianti. Non sono momenti semplici ai quali approcciarsi, tuttavia sono qualcosa di necessario, un monito per non dimenticare l'orrore passato. E' un libro che va sorbito lentamente, ma che merita sicuramente ogni istante ad esso dedicato.
Si tratta di un romanzo dai risvolti a volte aspri e inclementi, che fa soffermare sul pensiero di essere tutti possibili soggetti sacrificabili per un bene superiore.
Ulteriore nota di pregio è la voluta difficoltà nel riuscire a distinguere i buoni dai cattivi. Rende ancora più intrigante ed appassionante il rapporto passato tra la protagonista e il conte Kurt von Stavenow, l'uomo più ricercato del globo: la verità sul suo conto sarà davvero complessa da riconoscere.
Questa protagonista dal cuore buono e ingenuo che crede ancora nonostante tutto nella benevolenza e nell'umanità delle persone, mentre collabora come spia, lascerà un marchio indelebile nell'animo del lettore. Stessa cosa farà questa storia, che non potrà non ammaliare per il suo fascino intrinseco.
Celia Rees con "Il ricettario di guerra di Miss Graham", suo primo romanzo rivolto ad un pubblico adulto, ha centrato pienamente l'obiettivo.
(Tecla Vanini)

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