Genere: Noir

Trama:
Alfredo Panico, 23 anni, lavora part-time nell'agenzia investigativa di famiglia: la No Panic. Il ragazzo e il padre Giancarlo sono chiamati da un misterioso cliente a ritrovare la sua vecchia amante, Matilde, e la figlia Magda. Il viaggio li porta in un paesino all'interno di una vallata dell'Italia nord occidentale, Foce di Quinsia.
A Quinsia vivono due specie di uccelli uniche. Si narra di una entità dominata dall'odio e dal rimorso, il Corvo Funereo, che accoglie Alfredo al suo arrivo, e di una entità dominata dal senso di giustizia e verità, il Merlo Sognatore.
Alfredo comincia a scoprire le terribili verità che si celano dietro la vallata di Quinsia e conosce una vecchia signora che gli offre l'immortalità in cambio della morte dei parassiti che infestano il suo territorio.
Alfredo conosce Magda, ragazza timida, ma piena di carattere e forza interiore. Comincia l'avventura e la lotta per la sopravvivenza dei due ragazzi contro la follia umana e la forza sovrannaturale della vecchia. Tranelli, misteri e sacrifici si susseguono fino allo scontro finale tra Alfredo e la vecchia, pronto a tutto per ricongiungersi con la ragazza e a salvare la vallata di Quinsia.

Recensione:
Nel Noir dipinto di Noir, con l'aggiunta di una componente Fantasy-Mistery, un'abbondante farcitura investigativa ad altissima tensione, uno strato di malsana passione concupiscente ed una noce d'amore puro, così lieve, tenero e speciale da poter volare oltre la vita. Un'opera letteraria gustosissima, talmente appetibile da indurmi ad assaporarla in un unico boccone, nonostante il suo discreto spessore. Sono rimasta avvinta dalla lettura sin dalle prime pagine, le quali, tutto sommato, sono quelle caratterizzate da un andamento vivace, ma non ancora spasmodico. Ben presto la narrazione ha preso un ritmo travolgente, intrigante, ammantato da un mistero pervadente, fitto, impenetrabile ed inspiegabile in termini razionali. La sensazione che ho avuto è stata quella di trovarmi in presenza dei tasselli di un puzzle impossibile da ricomporre. L'autore ha abilmente alimentato questa sensazione, seminando indizi composti da una manciata di parole sibilline al termine di ogni capitolo. Non ho potuto fare altro che arrendermi alla curiosità ed alla tachicardia da lettura e continuare a leggere senza sosta, sino alla parola fine. Posso garantire che l'epilogo, il puzzle ricomposto, raffigura uno scenario davvero stupefacente, nel quale troneggiano due vincitori assoluti: il vero amore, il sentimento che lega tra loro due anime, e l'intelligenza di una mente umana superiore, lucida e ricettiva. Nella postfazione, l'autore promette che questo racconto potrà avere un seguito; me lo auguro davvero e mi prenoto sin d'ora per un'ulteriore immersione nel pathos e nell'incontrollabile flusso di forze ultraterrene che muoveranno le nuove pagine scritte da Federico Foria.
La trama, ottimamente strutturata, è costituita da un intreccio tra drammatici e luttuosi eventi del passato che hanno stravolto la vita di una famiglia e di un intero borgo ed inspiegabili accadimenti del presente, i quali si manifestano nel momento in cui la cortina sui fatti del passato viene risollevata a venti anni di distanza, in seguito ad una indagine di natura privata e personale. La veridicità di situazioni date per certe sfuma nel dubbio. Le azioni e le motivazioni attribuite a determinati personaggi, esaminate con cura ed attenzione, si rivelano contaminate dall'incertezza. Un nuovo, tragico evento si manifesta nel luogo dell'antico disastro. Alle spalle di una rete di complicate apparenze e di paraventi materici abilmente eretti si intuisce la presenza di un misterioso flusso esoterico; la sua manifestazione è scivolante, ma via via sempre più apprezzabile nel racconto. Nell'epilogo, la sottigliezza mentale del protagonista sembra trovare modo e maniera di annientarlo, ma, come anticipato, non è detta l'ultima parola. L'estrema tensione che accompagna il racconto e la gravità delle rivelazioni che emergono è stemperata da soavi descrizioni del paesaggio e dalla tenerezza di un amore predestinato, che nasce lentamente, esplode in tutta la sua forza e trova il coraggio di andare oltre ogni limite immaginabile.
Lo stile dell'autore è semplicemente delizioso. Moderno senza essere volgare, diretto senza essere offensivo, puntellato da arguzia, ironia e sottigliezza, piacevolissimo da leggere nel suo complesso. Una penna davvero notevole, lucida e sopraffina come la mente del protagonista, capace di attanagliare l'attenzione del lettore parola per parola.
Il ritmo di questa lettura, come già ho anticipato, è stato per me velocissimo; gli eventi palpitano, si rincorrono, si accavallano, si susseguono e si moltiplicano in un crescendo spasmodico e coinvolgente che non dà tregua alla curiosità di scoprire una verità molto ben nascosta e sostanzialmente sbalorditiva.
(Angelarosa Weiler)

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