Casa Editrice: Newton Compton - 350 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Gialli
Trama:
Piero Bianchi non è ben visto nel paese in cui vive. Sua moglie si è suicidata, lui ha fatto a lungo abuso di alcol, i compaesani lo considerano un assassino. E così, quando viene a sapere che a Villa Nebbia cercano un custode, si presenta per avere il lavoro. A riceverlo è un avvocato, Emidio, ex marito di Ilde, l'anziana proprietaria della villa. Di lei si occupa la nipote, Mariasole: le due donne sono le uniche a vivere nella grande casa. Piero non desidera altro che un po' di tranquillità e quella residenza spettrale, costantemente avvolta dalla foschia, sembra fare proprio al suo caso. Una volta stabilitosi lì, però, la nebbia non smette di tormentarlo. E in quella nebbia ha sempre l'impressione che qualcuno lo osservi: sente strani ticchettii sui vetri e, soprattutto, comincia ad avere l'impressione che nella casa e nel giardino che la circonda si aggiri un'altra presenza, oltre a Mariasole e Ilde… Quando però la villa diventa teatro di inquietanti eventi, i sospetti di Piero si fanno più forti. Possibile che si stia lasciando suggestionare dalle voci allarmanti che si rincorrono su quel luogo?
Recensione:
Preparatevi a smarrirvi nella nebbia, lasciatevi andare nel latteo mare delle parole per approdare in un romanzo di atmosfera, intenso, misterioso: "Il giallo di Villa Nebbia" vi entrerà dentro, sussurrandovi una trama ammaliante e fredda, freddissima, come solo la tenacia di una mente folle e lucida insieme può essere.
Le prime pagine si spalancano con un terribile doppio omicidio, crudele, efferato e apparentemente senza motivo. Il lettore viene così preso alla gola, buttato in una trama che lo avvolgerà come i tentacoli di una piovra, dove i segreti, la tensione e i delitti, la faranno da padrone.
Roberto Carboni crea un romanzo dove i personaggi sono sfuggenti: in fuga da un presente di sofferenza, oppure impossibili da collocare nella realtà.
A partire da Piero, il vedovo che un paese intero incolpa del suicidio della moglie come se fosse stato lui con le sue mani a darle la morte, conosciamo le altre figure che orbitano nel libro, ponendolo in bilico tra il genere giallo e il gotico. Sono personaggi difficili da incastonare, perché volontariamente l'autore li rende tangibili eppure evanescenti, con gesti, parole e atteggiamenti in continuo contrasto tra loro. La villa teatro delle vicende poi, sempre avvolta nell'umida coperta della nebbia, scuro fantasma che cade a pezzi, diviene protagonista incarnando la minaccia, la maledizione e il male che assedia i proprietari. Ma chi sono questi padroni che non si vogliono far vedere, e quando lo fanno si comportano come folli prede di un incantesimo, tutti accomunati dal provare una gran paura, oppure un odio feroce?
Attraversare il cancello della proprietà equivale a saltare in un altro mondo, dove la normalità non esiste e le domande si accavallano una sopra l'altra, mentre il numero dei cadaveri collegati alla casa aumenta. Piero, in cerca di pace, si ritrova in un guaio del quale non immagina la portata, mentre in prima persona racconta la storia al lettore che, intrigato, lo segue, cercando di sbrogliare la matassa di bugie.
Una zia bloccata a letto che non sembra affatto inferma; una ragazza buona e solare un giorno, scontrosa, scostante e rabbiosa un altro. Quante persone vivono segregate nella casa cadente?
Questo romanzo ha atmosfere di altri tempi, sembra nato nel periodo vittoriano per il clima che lo caratterizza e rimanda gli echi di "Rebecca, la prima moglie" di du Marier, per la minaccia soffocante che esprime. E' affascinante, intrigante, e lasciare le sue pagine è difficile: presenze che si muovono nel giardino (fantasmi?), occhi che scrutano (suggestione?), minacce scritte sui vetri (da chi?) e rumori senza spiegazioni (tic, tic).
C'è un assassino che si muove deciso e letale, una trappola che si sta stringendo intorno ad un innocente, la polizia che non è soccorso, ma un nuovo nemico.
Solo di Piero ci si può fidare, leggendone le parole che ci raccontano una trama spostata nel 1978, dove l'incertezza caratterizzava la storia d'Italia riflettendosi perfettamente nel contesto del libro. "Il giallo di Villa Nebbia", un moderno classico del quale vi innamorerete.
(Tatiana Vanini)