Genere: Spionaggio

Trama:
Una sparatoria rompe il silenzio della periferia di Baku, in Azerbaijan.
Sono le 10:28 del 21 giugno 2016.
Theodore McCarthy, noto imprenditore dell'industria bellica americana, si trova catapultato in un mondo che non gli appartiene, nelle mani dei suoi rapitori. Uno di loro si chiama Jurij. E' un pastore ceceno che ha consacrato la propria vita alla jihad. Combatte per sua moglie e per suo figlio, per donare loro quelle ricchezze di cui sono stati privati dai potenti dell'Occidente.
Dopo un pericoloso viaggio a nord, i terroristi si nascondono nelle montagne del Caucaso e rinchiudono McCarthy in un antico monastero medievale, scavato nella roccia. Ignorano di essere stati seguiti da Frank, un reporter di guerra ridotto alla follia dopo la morte della compagna in circostanze tragiche.
Tra McCarthy, Jurij e Frank si instaurerà un pericoloso triangolo spionistico che li trascinerà in una spirale sempre più profonda e violenta, finché solo alcuni di loro rimarranno in vita.
Tuttavia, al di là dei caduti e dei sopravvissuti, l'esperienza cambierà nel profondo i protagonisti, mettendo in crisi la strada che ognuno ha scelto per sé e ponendo il fatidico interrogativo su chi sia nel torto e chi nella ragione.

Recensione:
Una spy story, un libro di azione, ma sopratutto una storia che parla di uomini e del mondo in cui viviamo, difficile, reso malato dai nostri comportamenti, dalla ricerca del profitto, dalle bugie che ci diciamo per giustificare ciò che non dovrebbe trovare giustificazioni.
"How many roads?" è avvincente; la scrittura di Leonardo Provana è intrisa di ritmo, riesce ad essere convincente sia nelle scene d'azione che nei momenti più riflessivi. Regala tensione esattamente come è capace di donare attimi quasi poetici e struggenti. Il suo libro si rivela coinvolgente e sempre interessante.
Tre uomini sono i personaggi al centro della vicenda. Rappresentano un triangolo dai vertici distanti, ma solo in apparenza, perché a quanto pare, per quante strade possano esistere, il caso o il destino sono capaci di riunire insieme le figure più lontane.
Un giornalista con un passato da spia, che ha perso se stesso con la tragica morte della moglie, e per questo percorre le vie più pericolose e dimenticate; un uomo ricco e di successo, con un'eredità importante da gestire, la scomparsa del padre nel cuore e la voglia di intraprendere un cammino giusto, sebbene avanzi su una strada sbagliata; un pastore, che vorrebbe di più per la donna che ama e per il figlio che adora, si trasforma lungo la via in un uomo nel quale non si riconosce, correndo su sentieri che portano sangue e morte invece di benessere.
Personaggi creati con tridimensionalità, nei quali il lettore può trovare punti di contatto e di comprensione, piacciono e risultano credibili, siano essi figure centrali o secondarie. Ogni attore di questo romanzo è atto a dare complessità e sostegno ad una trama che mantiene sempre alto l'interesse ed il mordente.
Impossibile sfuggire alle domande e alle riflessioni che "How many roads?" solleva. E' un'opzione raggiungere la pace mediante la guerra? Quanto è labile il confine della legittima volontà di proteggersi con la voglia egoistica di offendere? L'uomo con la sua tendenza all'egoistico possesso e alla supremazia sui propri simili troverà la saggezza di un comportamento bilanciato e giusto?
Intenso e affatto scontato, questo romanzo si presta a diversi piani di lettura: una storia avventurosa ed intrigante che mette in luce quesiti scomodi.
Spostato leggermente nel passato è assolutamente attuale e concreto, un romanzo ancorato con il reale che vi trascinerà con sé capitolo dopo capitolo.
"How many roads?" un titolo perfetto per un libro da scoprire.
(Tatiana Vanini)

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