Casa Editrice: Gruppo Albatros Il Filo - 265 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Fantasy
Trama:
Corre l'anno 529, è il 16 settembre e a Fillim la popolazione freme perché è il giorno in cui verranno nominati i cavalieri d'elite, scelti tra i giovani più forti e coraggiosi del paese. Reyn e i suoi amici sono ansiosi di conoscere il loro destino; hanno affrontato un addestramento faticoso e impegnativo dove ciascuno ha sviluppato le proprie attitudini e virtù, indipendentemente dal colore degli occhi... Sì, l'iride è misura del valore di una persona, questo è quello che tutti pensano, a Fillim, e così le persone si giudicano da uno sguardo, ignorando ciò che si portano dentro. Ma i giovani, si sa, vanno controcorrente e non ci stanno a lasciarsi ingabbiare in ottuse credenze; per questo Reyn, occhi dorati e spirito indomito, partirà per una avventura ai limiti della sopravvivenza, desideroso di sfatare un mito che inchioda e soffoca nel profondo le ambizioni e la personalità degli esseri umani. Sarà un viaggio costellato di pericoli e anime dannate ove il rischio più grande, ancor più della morte, sarà perdere quello che ancora non sa essere l'unico vero amore della sua vita...
Recensione:
Epico, questo romanzo fantasy ci regala un'avventura emozionante, dalla quale non si riesce a staccarsi.
Il prologo ci immerge in un'azione non solo iniziata, ma praticamente finita. E' comunque un sospeso, una promessa di ritorno con conseguenze in bilico tra salvezza e morte, una spada di Damocle sugli inconsapevoli abitanti del mondo teatro delle vicende.
La scrittura di Effi è efficace, pregna di ritmo. Le descrizioni sono vivide, anche nelle battaglie dove gli scambi sono più convulsi, la chiarezza resta limpida, permettendo al lettore di vivere i combattimenti, di fremere per la tensione, di condividere colpo su colpo coi personaggi.
Prologo a parte, i capitoli che seguono sono contraddistinti dal nome dei protagonisti, Reyn ed Iris in primis, ma lo stesso vale anche per i loro due amici Tori e Khail e una volta la madre di Reyn. L'autore imposta la narrazione di queste parti in prima persona, permettendo ai pensieri, al sentire del narratore del momento, di filtrare tra le pagine, in uno scambio diretto con chi si trova il libro in mano. Ogni accadimento diventa così più intimo, più comprensibile, instaurando tutto il range emozionale dello scambio empatico.
Sono giovani i protagonisti, ragazzi che all'inizio stanno costruendo con passione e tenacia il proprio futuro e che poi si avventureranno nel mondo per realizzarlo. Per questo "Fate. Il Dilemma dell'Araldo", si rivela opera fantasy young adult, rimanendo comunque interessante anche per il pubblico adulto, che non mancherà di rimanere avvinto nella trama, apprezzando le sorprese che l'autore ha disseminato sapientemente, permettendo alla lettura di restare dinamica in ogni parte.
In un mondo che divide gli individui in base al colore degli occhi, dimostrandosi generoso di preconcetti che non tengono conto del reale valore e dell'unicità personale, Reyn e compagni sono la dimostrazione che dietro ogni uomo e donna c'è tanto di più. I protagonisti coi loro diversi caratteri si aprono al lettore con intensità, perfettamente distinguibili, ognuno di loro apprezzabile per diversi talenti, sono compagni ai quali ci si affeziona.
Tra viaggi, avventure ed incontri, piccole o grandi battaglie e pericoli mortali, non mancano le caratteristiche classiche del fantasy: draghi, creature sovrannaturali, demoni e divinità, armi potenti e la formazione di nuovi esaltanti eroi.
Questo libro giunge ad una conclusione, ma lascia aperti diversi scenari che troveranno sicuramente nuovo impeto in seguito. "Fate. Il Dilemma dell'Araldo" è il primo capitolo di una saga che si prospetta grandiosa.
(Tatiana Vanini)
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