Casa Editrice: DeA Planeta Libri - 235 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Amore e Sentimenti
Trama:
Emma, quarant'anni, felicemente sposata, tre figli, incontra lo sguardo di uno sconosciuto nella brasserie della cittadina in cui vive. E in un istante, capisce. Capisce che per quell'uomo è disposta a rischiare ogni cosa. Il matrimonio. La sicurezza. La serenità di coloro che ama più di se stessa. Quando lui dimostra di ricambiarla, Emma chiude gli occhi, spalanca il cuore e fa il grande salto. "Danzando sull'orlo dell'abisso" è il racconto di quel salto. Di cosa accade quando l'amore, la consuetudine, le fondamenta stesse di un'esistenza, vacillano sull'orlo di un abisso che tutto promette e tutto minaccia di inghiottire. Con precisione chirurgica e straordinaria sensibilità poetica, Grégoire Delacourt mette in scena la vertigine del desiderio, le conseguenze della libertà e l'intensità del momento in cui capisci che "il presente è l'unica eternità possibile."
Recensione:
"L'istante è l'unica certezza possibile". Credo che questa sintetica citazione possa riassumere integralmente la più intima essenza di questo romanzo, dove il destino scorre imperturbabile e travolge tutto e tutti, trasformando, plasmando, a volte sconvolgendo. Vite spezzate, vite spiazzate, vite da rivedere in una nuova ottica, pronte ad assumere una nuova forma o un nuovo orientamento. Non vi è giudizio negli accadimenti, solo la trasformazione progressiva e continua di una manciata di cuori chiamati a raccolta dal fato.
Non è stata una lettura facile questa, in alcuni passaggi ogni forma di speranza sembra irrimediabilmente perduta, ma l'autore sa stupire; nel modo e nel momento in cui il lettore meno se lo aspetta interviene un evento imprevedibile, che modifica in modo significativo i contorni di uno scenario apparentemente senza via d'uscita. Non sempre i cambiamenti che si susseguono sono facili, a volte rappresentano vere e proprie sfide, ma costituiscono comunque un punto di viraggio che indica una nuova rotta da seguire laddove il tracciato è andato smarrito e regnano inerzia ed immobilità; così è nella vita reale, così è nel racconto.
Particolarmente coinvolgente è la vicenda della protagonista principale, Emmanuelle, la quale dà inizio ad un percorso di profonda e radicale evoluzione interiore partendo da uno spunto di gioia, di attrazione, di passione e di vivacità per proseguire poi nel corso degli eventi attraverso ben altri stati d'animo, ma sempre in crescita, sempre verso una più vasta consapevolezza e libertà. Impressionante è la sua capacità di vivere e sperimentare l'amore anche in prossimità di quel confine apparentemente invalicabile che è la scomparsa fisica dei destinatari di questo potente sentimento, andando persino oltre ad esso. La sua drammatica, eccezionale esperienza costituisce senza dubbio il fulcro di questa narrazione, attorno alla quale orbitano come satelliti i pensieri, le parole, le intenzioni e le azioni dei suoi interlocutori. L'uragano esistenziale che travolge Emmanuelle nel racconto si estende alle vite dei comprimari; ognuno di loro, in qualche modo, è trascinato nel vortice, nel processo di distruzione e ricostruzione che una tempesta comporta. Un unico elemento resta indistruttibile: la profonda capacità di amare che è inscritta in ogni animo umano. Indipendentemente dalle forme e dai modi in cui si manifesta, questa capacità è sempre presente; ancorché offuscata dagli eventi, si rivela pronta a riemergere e manifestarsi nuovamente nel momento e nel modo più consono per ognuno. L'amore, punto di incontro tra la materia e lo spirito, è una forma di energia e l'energia non può essere né creata né distrutta, bensì solo trasformata.
Alla luce di queste premesse, è comprensibile che la trama del racconto possa essere meglio connotata dal termine "impressionante" piuttosto che dall'aggettivo "avvincente". Il lettore è chiamato a compenetrare e condividere una serie di emozioni e stati d'animo niente affatto semplici o intriganti, che implicano una buona dose di partecipazione e riflessione da parte sua. Lo stile è particolare, si avverte l'appartenenza dell'autore alla cultura d'oltralpe. In alcuni passaggi ho rilevato un'esposizione molto diretta degli accadimenti che secondo me avrebbe potuto essere sfumata. La lettura, ancorché impegnativa, è scorrevole; poiché lo svolgimento e gli argomenti affrontati richiedono degli spazi di riflessione per poter essere apprezzati, questo libro non si presta, a mio parere, ad essere consumato rapidamente. L'esposizione è strutturata in maniera tale da rammentare in qualche modo la stesura di un diario, comprendente a volte la succinta ed immediata esternazione di un pensiero, di un'emozione, di un'invocazione o di una considerazione, a volte l'accurata descrizione di un fatto o di una serie di eventi.
Trovo questo libro consigliabile ad ogni lettore maturo ed equilibrato, desideroso di condividere un percorso profondo.
(Angelarosa Weiler)
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