Genere: Gialli

Trama:
E' l'estate del 2020. Tra speranze e paure, i romani si stanno lasciando alle spalle la lunga quarantena imposta dalla pandemia. Un anno dopo aver brillantemente risolto il terribile caso dei corpi smembrati, il commissario Buonvino sta ancora vivendo il suo momento di gloria, anche se in realtà non vede l'ora di uscire dalla luce dei riflettori. Quando una ragazza lo avvicina per chiedergli di indagare sul fratello minore, scomparso anni prima e mai più ritrovato dopo una gita con la famiglia nel parco di Villa Borghese, Buonvino si appassiona a quel cold case dai risvolti oscuri e decide di aiutarla. Ad affiancarlo nelle indagini c'è sempre la sua scalcinata squadra di agenti, integrata da due nuovi ingressi che non mancano di creare scompiglio, sia tra gli uomini che nel cuore del commissario. Dipanare la matassa di quella vicenda che ha distrutto un'intera famiglia, però, metterà a dura prova le capacità investigative di Buonvino e dei suoi "magnifici sette al contrario", portando alla luce verità sconcertanti e misteri rimasti sopiti per troppo tempo.

Recensione:
Che piacere ritrovare dopo "Assassinio a Villa Borghese" la squadra di Buonvino impegnata in un nuovo caso. "Buonvino e il caso del bambino scomparso" è un giallo frizzante eppure profondo, pregno di ritmo gioviale e serio, per un mistero che scende nel lato umano dei personaggi, di tutti i personaggi, nella vita privata come nell'indagine.
Veltroni ha una scrittura immediata, brillante, capace di passaggi arguti come di momenti divertenti, intensa nello scandagliare i sentimenti che danno una viva sfumatura a questo giallo dai molti sapori.
Buonvino è un commissario particolare, un perfetto regista della propria squadra, attento a portare l'armonia tra quei sottoposti che per lui sono figli di cui prendersi cura e non solo. In questo secondo capitolo della serie lo troviamo più rilassato, soddisfatto di quel posto di lavoro che all'inizio sembrava uno sfottò, ma che ha saputo tramutare in un successo, mettendo in luce le capacità di un gruppo improbabile. I suoi momenti intimi, dove con generosità regala i suoi privati pensieri, diventano dialoghi a tu per tu con il lettore, imperdibili proprio come la trama prettamente investigativa.
Accanto a lui spalle geniali, personaggi secondari che per le bizzarrie, le eccentricità, le caratteristiche di cuore e di testa, amiamo incondizionatamente.
Due ingressi nel commissariato di Villa Borghese porteranno nuove dinamiche in un gruppo che deve ritrovare un assestamento, ma niente paura, Buonvino sarà all'altezza.
Il caso di quest'opera è freddo, abbandonato per anni in un nulla di fatto, un coacervo di domande e sofferenza, che hanno lasciato in due donne, madre e figlia, profonde ferite che si riaprono ogni giorno, in un gioco al massacro di sensi di colpa e accuse rinfacciate. L'autore esplora con lucidità, delicatezza, empatia, sentimenti che fanno male, presentandoli al lettore in modo convincente e partecipe.
Avvincente sul piano investigativo, dove sarà davvero importante battere tutte le piste e guardare agli indizi con occhi nuovi, attenti e privi di pregiudizi, questo romanzo regala sorprese, spunti riflessivi, senza dimenticare di concedere attimi di pausa dalla tragedia con passaggi più frivoli, ma non per questo svilendo il contesto, anzi arricchendolo di tutte quelle sfumature che rendono la vita vera e degna di essere vissuta. Incastrato nell'odierna situazione che viviamo (quella del Covid per intenderci) Veltroni si dimostra attento ai sentimenti vigenti, fornendo un'ancora al reale che dà un sapore di possibile al suo impianto creativo.
La chiusura del libro, oltre a darci spiegazioni esaustive e mettendo in luce la verità, è una domanda. Insolito modo di mettere la parola fine, con un quesito aperto, eppure perfetto. Una richiesta strozzata ed accorata, terribile nella sua semplicità e nell'urgenza che trasmette. A leggerla si sentono i brividi e vi lascio il completo piacere di scoprirla, seguendo Buonvino e squadra in questa nuova, appassionante, avventura.
Con i magnifici giardini di Villa Borghese come sfondo, un giallo che consiglio!
(Tatiana Vanini)


Dello stesso autore:
Assassinio a Villa Borghese

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