Casa Editrice: Scatole Parlanti - 156 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Gialli
Trama:
Questo romanzo è il terzo della serie della "sciura Marpol", ambientato stavolta in un'epoca passata. Onorina è sempre la protagonista: qui appare ventenne nei primi anni Sessanta e rivela il proprio talento investigativo nelle vicende quotidiane, contribuendo a fare luce su alcuni misteri che coinvolgono la sua famiglia. Il romanzo si svolge tra Maranese e il quartiere milanese della Bovisa, dove la protagonista lavora e studia; divisa tra paese e città, tra sogni e realtà, nonché tra due uomini, indaga sulla morte di una giovane donna, moglie e madre, che stava tentando di coronare il proprio progetto lavorativo in un contesto sociale difficile per le dinamiche tra uomo e donna. Onorina ne è coinvolta emotivamente e scopre una se stessa diversa da quella che si aspettano i familiari: persino il nome le va stretto. La collaborazione con la polizia le permetterà di capire chi vuole diventare, perché ha tutta la vita davanti e intende viverla a modo suo.
Recensione:
Un giallo avvincente, un romanzo che ci permette di esplorare la vita delle donne e la loro considerazione nella società degli anni sessanta, infine un prequel che fa scoprire un lato inedito e suggestivo della sciura Marpol, l'arzilla signora di Castoldi e Donati che aiuta i poliziotti a risolvere vari casi. Questo e tanto altro è "Tutta la vita davanti".
Il romanzo si apre con le parole dirette delle autrici che raccontano come è nata l'idea di questa narrazione. Interessante, è una introduzione che mostra quanto i lettori siano di stimolo per gli autori, affinché esplorino strade alle quali magari non avevano pensato e quanto i personaggi possano entrare nel cuore delle persone: veri amici dei quali si vuole sapere sempre di più, partecipando alle loro vite che, da fittizie, assurgono alla profondità del quasi reale.
Da qui si entra nella trama e le parole ci accolgono scorrevoli, carezzevoli, ricche di suggestione e ci trasportano indietro nel tempo, rendendo tutto vero. La Milano che fu e il suo interland sembra quasi di toccarla, percependola tutto intorno a noi, con la sua aria di cambiamento, di idee che montano per muovere i primi passi e sovvertire il ruolo costituito della donna: figlia, poi moglie e madre, tra le mura di casa. Le giovani ragazze hanno voglia di altro, di lavoro e indipendenza, per poter scegliere davvero la vita più congeniale alla loro indole. Le signore più mature dimostrano due facce, una più attaccata alla tradizione e un'altra disincantata, quasi feroce, bisognosa di aria nuova, percependo la loro vita fin lì come ingabbiata.
In questi contrasti si muove lei, Onorina, che si fa chiamare Nora e che, per chi ha letto le precedenti opere che la vedono protagonista, appare sconcertante. E' giovane, è dinamica, passionale. E' nuova eppure nota, dissonante, ma anche giusta. E' Onorina, che non è ancora la sciura Marpol, ma già dimostra le sue doti di intuito, intelligenza e caparbietà, una giovane donna che ha tutta la vita davanti.
Tra piccoli gialli di paese, curiosi ed accattivanti, e un caso cittadino che smuove cuori e coscienze, la trama si dimostra attraente e giustamente misteriosa, con insospettabili connessioni tutte da scoprire. Una donna è morta e bisogna trovare il colpevole, ma non solo, c'è anche la memoria e l'onore della vittima da difendere, da ripristinare, un aspetto che sempre più diviene rilevante ed importante per la nostra eroina.
Seguire Onorina nelle indagini, che non svolge da sola, ma coadiuvata da amici, è bello e porta tanti attimi di riflessione. Il romanzo non è lungo eppure è ricco di argomenti, di spunti, di cose che erano ma che in fondo sono ancora, perché il cammino intrapreso negli anni sessanta non è finito, anzi, si è arricchito di nuovi muri da abbattere rendendo la lettura stimolante ed attuale. "Tutta la vita davanti" è un invito a rilassarsi e fuggire via con una storia gialla e, al contempo, a soffermarci sull'amore, sul lavoro, sulle aspirazioni e i desideri, sui sogni e sulle concretezze.
La sciura Marpol è un personaggio che si ama; Onorina da giovane è una protagonista bellissima, nella quale molte lettrici si possono ritrovare, di diverse età, perché certi dubbi e certi tormenti non hanno tempo. Le autrici sono narratrici bravissime, capaci di rendere coerente e profonda la loro eroina in qualunque dimensione. Sarà bellissimo ritrovare l'anziana detective, ma sarebbe meraviglioso poter godere ancora delle sue avventure giovanili, perché sono certa che ci sia ancora molto da dire e raccontare!
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
Non possiamo arrenderci senza aver lottato.
Per saper distinguere il vero dal falso l'istinto è utile, a volte indispensabile, ma un'osservazione continua di fatti e persone senza pregiudizi lo è ancor di più.
Le donne non sono uccellini da tenere nel nido, le ali le abbiamo.
Non c'è niente di meglio che parlare, raccontare quello che ti rode, funziona sempre. E' come sturare un lavandino, sbloccato l'ingorgo delle emozioni tutto diventa più semplice.
La vita è lastricata di pensieri confusi, di emozioni irrazionali e non c'è età che tenga. Stare con gli altri senza sconfessare se stessi è la vera sfida.
A volte la fantasia è l'anticamera dell'intuizione.