Genere: Fantascienza

Trama:
Base planetaria Argios II. Jonathan Seymour si prepara ad affrontare una minaccia incombente: i Vadian, razza aliena ostile, vogliono prendere il controllo dell'Universo, annichilendo umani e altre razze aliene pacifiche. Jonathan è un militare dotato di notevoli poteri mentali, un soldato Warden di grande saggezza ed esperienza. Da Asian, là dove risiede il Consiglio intergalattico, altri militari mentalmente iperevoluti sono pronti a sferrare la loro offensiva contro i Vadian. Ma i Vadian sono nemici insidiosi, in grado di sfuggire alla percezione mentale dei loro avversari, anche i più abili. Gli unici in grado di tener loro testa erano i sommi maestri, i Tiemirian. Consapevoli di ciò, i nuovi dominatori hanno braccato i loro guardiani, i Warden, e infine sono stati capaci di sterminare i Tiemirian. Tuttavia quando Jonathan scopre che uno dei Tiemirian è ancora vivo e prigioniero tra i Vadian, non potrà far altro che compiere il suo destino cercando di riportarlo indietro. In una galassia dominata dai poteri mentali, dove nulla è ciò che sembra e dove molti vorrebbero contendersi il titolo di sommo maestro, basterà l'azione di un singolo a cambiare un futuro che sembra già predeterminato? E chi sarà alla fine il vero Tiemirian?

Recensione:
Un libro di fantascienza emozionante sia sul piano dell'azione che su quello umano, conflittuale, e delle scelte da compiere.
"The Tiemirian- Beyond the galaxy" si legge con piacere sempre crescente, mentre diveniamo parte di una galassia futura con nuove connessioni e conoscenze.
Ho un dubbio personale sulla scelta del titolo, non capisco perché non si potesse esprimere lo stesso concetto in italiano: "Al di là della galassia" mi sembra un'espressione bella, una promessa, un sogno. L'inglese nobilita? Non credo.
Tralasciando il biglietto da visita del titolo, la scrittura dell'autrice si mostra scorrevole, corretta, snella, riesce a rendere chiare ed interessanti tutte le parti del romanzo. Sviluppa empatia verso i personaggi e regala tensione, per un ritmo narrativo in crescendo, foriero di minaccia all'inizio e via via sempre più intenso.
Elhey Sanders pone le basi e la struttura della sua personale visione della galassia, la popola di razze, di poteri e tecnologia. Non dimostra una particolare vena innovativa, niente di sconvolgente o di nuovo nell'universo della fantascienza, ma bilancia bene le varie forze in campo, fornendo una buona base sulla quale costruire la storia che avvince e convince sempre più con il passare della pagine.
Dotare i personaggi di grandi poteri mentali può essere una trappola. Mettere doti straordinarie all'interno di una storia rischia di schiacciare l'impianto letterario, costruendo un imbuto che limita le diramazioni e le implicazioni. Abilmente l'autrice si libera dall'incastro creando un sottobosco di sentimenti, di intrecci che alimenta la curiosità del lettore. Sono i personaggi e i rapporti tra di loro, la vera forza di questo scritto. L'ambiguità, la lontananza tra i fratelli protagonisti dell'intreccio e averli messi in opposte fazioni, innescano la voglia di comprendere, di sapere e di seguire le evoluzioni.
Nell'opera, oltre alle battaglie, che posseggono un'esposizione sempre chiara e dinamica, grazie alle figure principali (e non) che popolano l'universo di "The Tiemirian- Beyond the galaxy", ci viene offerta la possibilità di riflettere su diversi temi. Nonostante l'evoluzione e il tempo spostato in un futuro diverso dal nostro, ecco che ritroviamo una certa divisione in caste, tra chi ha sviluppato poteri mentali forti, chi più deboli, fino all'isolamento di coloro che, questi poteri, non li manifestano. Ancora la ricerca del potere, della potenza e della supremazia infesta i pianeti e le loro creature, e ancora più che cercare punti di incontro, si preferisce entrare in guerra, imponendo la proprio visione con la forza. I dissidi famigliari, le incomprensioni e l'amore che sotto tutto lega, i ricordi condivisi e le esperienze diverse che hanno allontanato. Infine le scelte e i motivi che ci spingono a percorrere una strada piuttosto che un'altra. Alcune vie appaiono più sicure a fronte di una decisione drastica, altre sono più oscure o perigliose, magari vengono comunque preferite, perché alla base c'è un sentimento puro e naturale. L'unica risposta certa verrà nei giorni, negli anni a seguire.
Il romanzo ci conduce ad un finale che, sebbene termini in piena soddisfazione la vicenda, lascia aperta la strada ad un prosieguo. C'è la possibilità, da parte di chi scrive, di mostrare al lettore la conseguenza delle scelte fatte dai personaggi e, vista la piacevolezza della lettura presente, non ci sono dubbi che sarebbe interessante continuare l'esplorazione al di là della galassia.
(Tatiana Vanini)

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