Genere: Narrativa

Trama:
Svaniti l'antica humanitas e l'incanto del mondo, che erano il sostrato delle favole, una ripresa del genere rischia di favorire la trappola apologetica e - come già la restante cultura - conciliare l'individuo con i meccanismi dell'invalso. In quest'opera invece si tenta di cogliere il sostrato impalpabile del mondo contemporaneo, un "favoloso" dall'aspetto terribilmente disumano, e restituirlo alla riflessione. Questa, grazie alla peculiare forma favolistica, ha la possibilità di intuire l'essenza del reale e sottrarsi al suo silenzioso dominio. Un libro di favole dunque non per addormentare i bambini ma per svegliare gli adulti, e far sì che smettano di credere alle favole spacciate per verità.

Recensione:
Un libro dall'aspetto importante, da cui non dovete farvi intimorire, perché questa antologia possiede una snellezza e un ritmo che apprezzerete da subito.
"Racconti e favole" si presenta con una quarta di copertina che un po' dice e tanto cela, con una descrizione espressa in forma quasi ermetica e complessa. Seguite il mio consiglio, lasciate perdere la sinossi e immergetevi nei racconti e nelle favole contenuti nelle pagine: da subito vi accoglieranno, facendovi sorridere e soprattutto riflettere, perché quest'opera è ricca di contenuti che filtrano con naturalezza.
La scrittura di Iacovelli ha un'impronta molto personale: è chiara pur essendo forbita, possiede un ritmo che è musicale, ben scandito e cadenzato. C'è piacevolezza a stare in sua compagnia, che si trasforma in curiosità, fino a divenire pura voglia di scoprire un punto di vista diverso eppure condivisibile sulla nostra realtà. I concetti espressi somigliano a quello che è capitato di pensare a ciascuno di noi. Eppure per convenzione, educazione, o semplice desiderio di evitare la discussione, lo abbiamo tenuto al sicuro nella nostra testa, esibendo parole di circostanza e sorrisi fintamente accondiscendenti. Quindi ciò che troveremo in questo scritto è al contempo famigliare e nuovo, dissacrante e vero, spogliato dell'ipocrisia del vivere in inclusione per rivestirsi di genuinità, pronto al confronto e allo smuovere coscienze sopite e assuefatte all'abitudine.
Mi trovo perfettamente concorde con questo passo della quarta di copertina: "Un libro di favole non per addormentare i bambini ma per svegliare gli adulti..."
Nell'opera sono racchiusi tantissimi racconti più o meno corti, mai prolissi, narrazioni che si avvalgono della favola per veicolare il loro messaggio, e ancora righe fulminanti, che sembrano freddure, scherzi, che dicono la verità nel modo più diretto possibile. Ci sono anche favole note, o storie dal sapore mitologico, che in un bel momento si scostano dal cammino classico per offrire innovative visioni: lette con lo sguardo di oggi appaiono coerenti.
In tutta l'opera ho riscontrato sincerità, saggezza e intelligenza, un pizzico di sarcasmo, per una lettura che non stanca, ma offre novità ad ogni cambio di narrazione. E' un viaggio pregno di colori, con l'unico effetto speciale di uno sguardo sincero e disincantato sulla società, che viene spogliata dei falsi miti del perbenismo.
Ci sono diversi modi per approcciare "Racconti e favole": partendo dall'inizio e procedendo in modo consequenziale o saltando qui e lì da una favola all'altra, lasciando decidere al caso, aiutati in questo dal fatto che non esiste numerazione nelle pagine; potete leggere tante narrazioni una dopo l'altra, in una scorpacciata golosa, o poco alla volta, centellinando come intenditori che lasciano decantare il messaggio; in solitaria meditazione o in coinvolgente condivisione, dalla quale potranno sicuramente scaturire dibattiti. Comunque deciderete di leggere l'antologia, ne troverete spunti interessanti e ben espressi.
"Racconti e favole", per i bambini di ieri, che oggi sono adulti dotati di pensiero critico.
(Tatiana Vanini)

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