Casa Editrice: Bookabook - 119 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Narrativa
Trama:
Otto piccole avventure indiane per scoprire da vicino psicologie a noi lontane: protagonisti che, chi più chi meno, sentono dissidi interiori, forti lacerazioni e ampie distanze tra il proprio spirito e il mondo in cui si trovano. La forza che sapranno dimostrare nelle diverse situazioni, però, è il grande dono della discendenza indiana: capacità che viene da lontano e che, più che una qualità, è una virtù persino genetica. Otto storie in cui si percepisce lo sconforto di coloro che non hanno più una terra, nemmeno per essere sepolti; otto vicende di indiani che affrontano nuove realtà con la consapevolezza di non appartenervi. Racconti brevi, ma in cui si scopre un universo infinito.
Recensione: "Racconti di riserva" è un'antologia coinvolgente, che conquista il lettore e lo porta in un mondo diverso, così vicino da potere essere visto e toccato, eppure così distante per usanze e modi di vivere.
Paolo Bellotti, ha una penna intensa, perfetta per esprimere stati d'animo e sentimenti e renderli in maniera genuina, facendo sì che il lettore se ne appropri, li faccia suoi e viva, attraverso i personaggi, esistenze diverse.
Le storie che troviamo nel libro ci parlano dell'oggi, del presente, le praterie immense e libere degli Indiani d'America non esistono più. Ci sono le riserve, ci sono le città dei bianchi e il tentativo di connessione tra due civiltà, che in alcuni casi si fondono, ma solo in superficie, nel profondono restano sempre unità ben distinte.
Quello che era e quello che è, cozza e dà vita a tanti ostacoli, problemi e struggimenti. Lo scritto li rende, fa riflettere, ma non esiste pietismo, bensì dignità e nobilitazione, permettendo empatia e maggior comprensione.
Le storie non sono lunghe, ma sono state create e pensate con attenzione. Sono perfette per intrigare, spiegare, suscitare emozione. Articolate con cura, hanno uno sviluppo unico in ogni racconto, non c'è ripetizione e c'è un buon grado di sorprese, per una lettura che incuriosisce.
Ogni personaggio delle narrazioni, che abbia un ruolo principale o secondario, possiede complessità, profondità e tridimensionalità. Sono figure possibili, non mere rappresentazioni di realtà. E' letteratura vicina al vero e lo si percepisce chiaramente nel trasporto che suscitano, soprattutto alcuni con i quali si instaura un legame particolare che è quasi triste lasciare una volta finita la storia in oggetto.
In "Racconti di riserva" si evidenzia chiara una dicotomia suggestiva che fa meditare: il corpo è immerso in un presente e in determinate realtà, mentre l'anima è da un'altra parte. Sarà forse questo distacco, questo conflitto interiore, a rendere tanti vittime di alcool, droghe o di quella tristezza malinconica che è nostalgia verso una terra usurpata e tradizioni calpestate? "Racconti di riserva" è un'antologia capace di sorprendere, di regalare una lettura agevole, ma di spessore, con la comodità delle storie che si possono assorbire anche se si ha poco tempo nella giornata.
Un'opera da scoprire.
(Tatiana Vanini)
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