Genere: Thriller

Trama:
In centro a Milano, di notte, un senzatetto viene ucciso con una lama lunga e affilata, men- tre dorme nella strada più stretta della città, via Bagnera. L'omicidio è il primo di una catena di sangue che colpisce la metropoli mentre si avvicina il Natale. Le vittime, donne e uomini di età diverse, non hanno alcuna relazione tra loro e nulla in comune. Sulla città aleggia l'ombra di un serial killer oppure ogni crimine è stato commesso da una mano diversa? A cercare di fare luce sui delitti, l'ispettore Corrado Spezia, già migliore collaboratore del commissario Egidio Luponi nel difficile caso di una sequenza di persone scomparse, due anni prima, sempre a Milano. Luponi, ormai in pensione, ha l'abitudine di pranzare con Spezia ogni martedì in una trattoria della zona di Brera e quando l'ispettore gli parla degli omicidi decide di mettere in campo il suo fiuto, il suo famoso intuito, nelle indagini. Mentre i due poliziotti inseguono indizi e tracce - da alcune strane armi usate per i delitti ai possibili moventi - emerge una storia che ha inizio nei lontani anni Sessanta. C'è una relazione tra questa vicenda e gli omicidi? E che cosa c'entra una fantomatica partita a dadi che accompagna la narrazione? Sullo sfondo del vorticoso incedere degli eventi si staglia la città di Milano, dai luoghi più noti agli angoli nascosti, nella quale le vittime si muovono lungo i fili di una misteriosa ragnatela, nell'inconsapevole attesa del letale morso del ragno.

Recensione:
Un romanzo avvincente "Milano sotto tiro" possiede l'intensità e il ritmo di un thriller.
Matteo Speroni imbastisce in maniera chiara e scorrevole, profonda, una trama che incolla alle pagine, incuriosisce ed appassiona.
Milano, teatro della vicenda, è una città tridimensionale, che percepiamo in tutti i suoi aspetti: dalle vie ai locali fin dentro alle case, perché c'è una strana casistica di morti violente, imprevedibili, che possono accadere in ogni luogo. La prima domanda alla quale chi indaga è chiamato a rispondere è se si tratti di casi indipendenti o collegati, se bisogna andare alla caccia di diversi colpevoli, magari vicini alle vittime, o di un killer seriale. Fondamentale sarà comprendere il movente, i punti di contatto o di distanza, il filo conduttore se esiste.
Il lettore non può fare a meno di appassionarsi alla storia e di legare coi personaggi. Dal protagonista Egidio Luponi, commissario in pensione, ma che resta dentro alle indagini come amico e consulente dell'ispettore Spezia, fino al gruppetto che di solito si ritrova a mangiare nello stesso posto degli inquirenti, sono tutte figure solide, carismatiche, interessanti, anche simpatiche.
Poi, ad un certo punto, vengono descritti personaggi nuovi, diversi da quelli che abbiamo identificato con un ruolo preciso, di protagonista, spalla oppure marginale, di colore. Sono parti che all'inizio destabilizzano, poi incuriosiscono, alla fine si capisce che qui possiamo trovare notizie importanti, magari anche fondamentali per comprendere una vicenda intricata ed oscura.
"Milano sotto tiro" è un romanzo trascinante, scandito con precisione, tra sorprese, inciampi nell'indagine, che mostra tutta la difficoltà di chi indaga nel comprendere un disegno insolito, mentre si lavora sempre più sotto pressione per la mancanza di risultati chiarificatori. Speroni regala emozioni di vicinanza, permette di percepire la precarietà della vita, il dispiacere per le esistenze spezzate, per lo spreco che rappresentano queste morti. Fa entrare in tante esistenze e le nobilita rendendole uniche. Narrazioni di persone che insieme formano il tessuto del romanzo, coinvolgente, sconvolgente. Quando si arriva a comprendere un qualcosa di fondamentale che darà spinta decisiva all'indagine, sarà epifania per gli investigatori, ma anche per il lettore che capirà in contemporanea, sentendo l'adrenalina che scorre. Alla fine ci sarà vera giustizia, con una sentenza che assegna la giusta pena.
"Milano sotto tiro" fa riflettere, mentre lega ad una narrazione affatto scontata. Bello anche l'aggancio con i crimini reali, descritti dalla cronaca nel passato. E' un cenno, eppure sono certa che tanti appassionati lo coglieranno per approfondire.
Questa non è la prima opera con protagonista Luponi, ma è perfettamente fruibile anche da sola. Per chi si trovasse a scoprire ora Matteo Speroni, nascerà la voglia di incontrarlo nei suoi altri scritti.
Consigliato.
(Tatiana Vanini)

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