Genere: Gialli

Trama:
L'avvocato Roberto Corsaro riceve una strana lettera nel suo studio: un'anziana nobildonna vuole incontrare lui e il fratello Fabrizio, giornalista, per proporre loro un incarico. Incuriositi, i Corsaro accettano l'invito e raggiungono la donna a Modica. Il compito che l'anziana affida loro è però più complicato del previsto: dovranno riaprire un caso di omicidio risalente a trent'anni prima, una torbida storia che ruota intorno all'uccisione, in una villa di Cefalù, di una giovane ragazza. Attraverso le loro indagini e i racconti di chi visse in prima persona quella vicenda, i fratelli Corsaro compiranno un viaggio a ritroso nel tempo, scoprendo una Sicilia diversa... e una terribile verità.

Recensione:
Con "Memorie di un delitto" Salvo Toscano ripropone una situazione tipica di molti gialli: un'indagine relativa a un omicidio risalente a tanti anni prima, le cui dinamiche vengono ripercorse e riesaminate per portare alla luce ciò che fino a quel momento era sfuggito agli inquirenti.
A fare la differenza, in questo caso, c'è la coppia di investigatori, i fratelli Corsaro, già apprezzati dai lettori grazie alla fortunata serie che li vede protagonisti. Con un linguaggio agile ed accattivante, che passa continuamente attraverso timbri e registri differenti sfruttando l'alternanza dei punti di vista fra i due fratelli, che più diversi non potrebbero essere (serioso, meticoloso e tradizionalista l'uno, brillante seduttore abituato a vivere sul filo dell'instabilità l'altro), Toscano tesse una trama avvincente e dà vita a personaggi ben caratterizzati e credibili, colti e ben descritti nel doloroso divenire dell'esistenza.
Il caso prende le mosse da una strana proposta ricevuta da Roberto, l'avvocato serioso: un'anziana e ricchissima nobildonna vuole affidare a lui e al fratello giornalista (ormai discretamente famosi visti i successi conseguiti nelle indagini precedenti) un incarico che sembra senza speranza. Trent'anni prima, il giovane figlio di lei era stato condannato per l'omicidio di una cara amica, in una villa di Cefalù. Prima di morire, l'unica cosa che l'anziana desidera è riabilitare la memoria del figlio, da lei sempre ritenuto innocente. L'unica strada da percorrere per i fratelli Corsaro, dopo aver preso visione dei vecchi incartamenti, è quella di farsi raccontare nuovamente la storia dai cinque amici più stretti del presunto assassino e della vittima, oggi tutti fra i cinquanta e i sessant'anni, all'epoca del fatto (fine anni ottanta) giovani rampolli di alcune delle famiglie più ricche e in vista della Sicilia che contava.
Toscano conferma le sue abilità di narratore brillante e ironico, capace di miscelare humour e macabro, speranza e disillusione, conducendo i personaggi in un viaggio a ritroso nel tempo e nella memoria che, oltre a ricostruire con rigore i fatti oggetto dell'indagine, li inducono a misurare il doloroso divario che separa i sogni della gioventù con la vita che in realtà hanno avuto. Ogni personaggio, in un modo o nell'altro, si trova a fare i conti con il più o meno consapevole tradimento dei propri sogni giovanili e a chiedersi quando e come, in definitiva, è diventato ciò che è diventato, nonostante avesse desiderato essere e vivere qualcosa di diverso.
Man mano che si dipanano sotto gli occhi del lettore le diverse vicende individuali dei sospettati (e degli stessi fratelli Corsaro), gli indizi convergono verso una soluzione del mistero che, dapprima vagamente intuita, si delinea in modo sempre più preciso grazie alle intuizioni congiunte dei due fratelli. L'autore è abilissimo a sviluppare il crescendo di tensione psicologica che porta all'inatteso finale, portando finalmente alla luce una realtà difficile e dolorosa a cavallo fra amore e potere, passione e ambizione, successo e sconfitta. Una lettura scorrevole e gradevolissima che si presta a più livelli di lettura: da un lato quello tipico del giallo, con i suoi piccoli indizi che culminano nel colpo di scena finale, dall'altro quello più psicologico e introspettivo, che non mancherà di affascinare quei lettori alle prese con gli stessi piccoli bilanci esistenziali dei protagonisti.
(Cristina Quochi)

Dello stesso autore:
La lama dell'assassino
Joe Petrosino

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