Genere: Thriller

Trama:
Nella foresta c'è una ragazza che corre. Sul corpo reca i segni delle violenze che ha subito negli ultimi cinque giorni e ha una missione: tornare alla civiltà e guidare gli inquirenti alla casa da cui è riuscita a fuggire. E' Naomi Lombardi, ennesima vittima di un efferato assassino seriale che da mesi sta terrorizzando una piccola provincia già assediata dalla criminalità organizzata. E' l'unica a essere riuscita a scappare dal covo del killer. Soccorsa e ricoverata in ospedale, chiede di parlare con il vicequestore a capo della squadra antimostro. Ha urgenza di farlo: l'omicida, credendola morta, l'ha abbandonata in una vasca, sui corpi di altre due giovani assassinate, ma nel frattempo ne ha rapito un'altra. Accorgendosi della sua fuga, potrebbe non esitare a chiudere tutti i conti in sospeso e a liquidare subito la nuova preda. Il problema è uno solo: nulla è quel che sembra.

Recensione:
"[…] era un genio. Del male, ma pur sempre un genio."

La meccanica dell'inganno è un titolo perfetto per un thriller di altissimo livello. Questo romanzo è un infernale ed efficiente ingranaggio che unisce tensione, logica e morte.
Sin dalle prime pagine si vive un frenetico ritmo, che diventa sempre più potente e entusiasmante per il lettore.
Pochi e precisi gli ambienti descritti, ma molte le personalità che caratterizzano questo thriller. Ogni personaggio, presentato dall'autore con attenzione e meticolosità, ha la capacità di incantare il lettore, il quale è portato dall'intensità del romanzo, a conoscerli sempre meglio e a fondo. La voce dei protagonisti è molto forte e mette quasi in ombra i luoghi dove si svolge la storia. Complimenti all'autore, che giocando con gli aspetti più oscuri della psiche umana, è riuscito a creare una trama intrigante e priva di elementi banali.
Vincenzo Padovano emerge per la sua scrittura ricercata e pulita, caratterizzata da uno stile semplice e di facile lettura.
Il romanzo ruota attorno a un oscuro nodo e la storia racconta come questo intreccio si sia creato, rafforzato sempre più, e le difficoltà dei protagonisti nel poterlo sciogliere. Ed è proprio la ricerca dei giusti strumenti, che fanno correre il lettore tra le pagine del libro, dando quella credibilità e specificità, che un buon romanzo deve avere.
(Barbara Galimberti)


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