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La Comedia Nova:
Di como Dante tornò al loco etterno per discovrir lo mondo cangiato

di Andrea Chiarelli

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    Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 103 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Poesia

    Trama:
    La Comedia Nova è il racconto in versi del ritorno di Dante nell'aldilà e la scoperta di un mondo nuovo e nuovi personaggi. Dante viene riportato nel loco etterno sotto la guida illuminata di Voltaire, che lo presenta a personaggi che sono vissuti dopo la vita mortale di Dante: da Cristoforo Colombo a Neil Armstrong, da Leonardo a Christiaan Barnard, da Galileo a Margherita Hack. Dante scopre che l'aldilà non è più organizzato nei tre tradizionali regni: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ora vige tutta un'altra organizzazione ed un altro modo di intendere premi e punizioni.

    Recensione:
    "La Comedia Nova - Di como Dante tornò al loco etterno per discovrir lo mondo cangiato" di Andrea Chiarelli è sicuramente un libro che gli appassionati al sommo poeta, come lo sono io, gusteranno pagina dopo pagina, sorridendo anche spesso per le trovate geniali dell'Autore: per cominciare Dante viene risvegliato, dopo ripetuti tentativi, dalla sua nuova guida Voltaire. Dante è un argomento delicato perché è praticamente intoccabile per i suoi "seguaci puristi", che storcono il naso davanti a tutte le creazioni letterarie che lo vedono protagonista, in quanto nessun lavoro sembra mai essere all'altezza del sommo poeta, figuriamoci la loro reazione di fronte a quest'opera che apparirà una eretica scimmiottatura della sacralità dell'originale.
    Invece Chiarelli fa un lavoro mirabile e tutt'altro che semplice, innanzitutto riprende la metrica che Dante ideò per la Commedia, endecasillabi e terzine, cioè strofe di tre versi in "terza rima" (rime ripetute tre volte), destreggiandosi bene nello sviluppo di un discorso agevole e solennemente articolato capace di rendere, oltre alla narrazione, anche lo slancio emotivo del sommo poeta di fronte a tutte le stranezze di questo suo nuovo viaggio nell'aldilà e gli incontri con personaggi, di epoche diverse e successive alla sua, sono spunto per momenti riflessivi e ricchi di pathos.
    Stilisticamente, Chiarelli segue in modo scrupoloso la retorica medioevale, della quale Dante era un esperto, inserendo anche non pochi "enjambement", cioè la prosecuzione logica della frase nel verso successivo.
    La Comedia Nova, senza usare lo strumento allegorico della Comedia dantesca, trasmette un messaggio profondo che conferma la celebrata modernità di quest'ultima perché, nonostante oggi, a differenza di quanto accadeva al tempo di Dante, molti non credano né nell'esistenza di Dio né nella possibilità che vi sia un sistema di pene e di ricompense nell'aldilà, tutti noi abbiamo comunque un'idea di che cosa dovrebbe accadere dopo la morte. E ce l'abbiamo perché il nostro mondo morale si fonda su quelli che Kant definiva i postulati della ragion pratica: l'immortalità dell'anima, l'esistenza di Dio e il libero arbitrio. Questi stessi postulati sono messi in scena con uno straordinario elogio del libero arbitrio, della piena responsabilità dell'uomo nella determinazione del proprio destino.
    L'aldilà diventa un luogo per tutti e, siccome dopo la morte tutti siamo uguali, anche l'oltretomba è uguale per tutti. Niente divisioni o punizioni, visione lontana da quella un po' arcaica e superata della vita oltre la morte secondo il modello cristiano tradizionale rimasto padrone per molto tempo: Dio diventa "accessibile a tutti".
    Ottimo lavoro, intelligente e ricco di riverberi culturali che ci restituisce un'immagine di Dante più "simpatica" di quella che tanti insegnanti hanno imposto ed impongono ai propri studenti ed a cui consiglierei la lettura, anzi, suggerirei di proporla ai ragazzi perché, a mio avviso, quest'opera invoglia a leggere o rileggere quella Comedia definita a ragione Divina.
    Nella prefazione Andrea Chiarelli ringrazia i suoi "ventiquattro lettori" (modestamente, uno in meno "di quel tal Sandro, autor d'un romanzetto | ove si tratta di promessi sposi… ) ed io, che sono tra di loro, ringrazio lui per la piacevole lettura.
    (Luisa Debenedetti)



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