Casa Editrice: Robin - 120 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Narrativa
Trama:
Pietro vive a Dégioz, in Valsavaranche, all'interno del grande Parco Nazionale del Gran Paradiso, dove felicemente svolge, in totale armonia con la natura, il suo lavoro di Guardaparco. E' un uomo molto particolare: concreto, stabile, semplice, essenziale. Vive la sua vita appagato dalla bellezza della natura e del mondo di cui si sente parte integrante. Il suo vero unico legame affettivo verso la società è quello che ha con sua madre Anna, che vive in Abruzzo, finché nella sua vita non entra Carola, una giovane biologa, sensibile, cristallina, amante della natura ma fragile e piena di insicurezze. La forza, la mancanza di turbamenti, la concretezza di Pietro sono gli elementi che fanno perdutamente innamorare Carola del giovane Guardaparco, dando inizio ad un amore concreto e forte, che si sviluppa sullo sfondo di un Gran Paradiso che è parte integrante della storia, le cui descrizioni ci permettono, per la prima volta, di addentrarci dentro le sue meraviglie e nei ritmi che regolano la vita lì. Un amore che supererà le differenze tra i due ragazzi e che affronterà le uniche due ombre che si gettano sulla loro felicità, la malattia di Anna e un segreto sulla nascita di Pietro che la madre si porta dentro da sempre e che non gli ha mai rivelato.
Recensione:
Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso incontriamo un uomo per il quale il lavoro è tutto. Pietro, un guardaparco, vive a stretto contatto con la natura, controlla la fauna e la selvaggina, aiuta gli animali e le persone in difficoltà che, addentrandosi nel folto del bosco o su per la montagna, si ritrovano poi in guai seri. Lui è pronto a intervenire, a rischiare la propria incolumità e a donare speranza a chiunque richieda la sua presenza.
Il nostro protagonista ha un cuore buono e sensibile e presto scoprirà che è connesso con madre Natura molto più di quel che credeva, e lo farà con l'aiuto di Anna, sua madre, e di Carola, suo unico grande amore, conosciuta proprio durante un'operazione di soccorso.
Interamente raccontato in terza persona, il lettore impara a conoscere il Pietro, uomo dalle mille risorse, gentile e affidabile come pochi e dai sani principi. Assieme a Carola vive un amore forte e sincero, un sentimento puro, grande, come mai aveva provato nella sua vita, ma va anche in cerca di risposte, provando a concretizzare la personale teoria che ha ipotizzato sulla storia della sua nascita. Un mistero da svelare, una missione da capire, un'origine che non può ignorare, perché la natura gli parla da sempre, lo protegge e continuerà a farlo perché un forte legame è stato stabilito molti anni addietro, ed è indissolubile, impareggiabile, unico!
La narrazione è scorrevole, a tratti romantica. Di grande impatto quando il nostro guardaparco deve svolgere parte del suo lavoro che richiede destrezza e una gran forza d'animo, con la volontà di fare la differenza in un mondo che si sta autodistruggendo.
La storia d'amore al suo interno arricchisce notevolmente l'aspettativa di una risoluzione finale che sia lieta su entrambi i fronti: vita amorosa e scoperta e accettazione delle proprie origini.
Pietro saprà far sua una verità che avrebbe potuto sconvolgere e lasciare scettico chiunque, ma è proprio in quel caso che l'empatia tra il protagonista e il lettore scatterà, lasciando intuire preventivamente la scelta finale.
Una storia ricca di amore e voglia di vivere, che vuol ricordare quanto importante sia la natura che ci circonda e da cui ogni giorno riceviamo qualcosa: amarla e rispettarla è un nostro dovere civico.
Lettura consigliata.
(Silvia Garioni)
Citazioni da questo libro:
L'amore filiale è il più pazzesco degli amori possibili. Non si cancella, non si spegne, non muore mai. Si può ignorarlo per un po', metterlo in un angolino, maltrattarlo. Ma poi salta fuori, riemerge, puro e intatto come prima, e torna ad essere l'unico amore incondizionato della vita.
Le cose vere sono vere, hanno un peso, un significato profondo, sono dei macigni non delle piume.
Un lupo se è ferito, soffre, ma non aggiunge dolore al dolore. Lo accetta e basta: non si spacca il cervello, l'anima a chiedersi perché, come e da dove arrivi! Un animale soffre perché sta male, ma il giorno in cui la ferita guarirà tornerà ad essere pieno di vita come prima, anzi, più di prima.
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