Genere: Fantasy

Trama:
Il Quarto Gliostro era la parte bassa del paese, una protuberanza che si affacciava sulla Fossa dei corvi. Questi uccelli facevano la spola da un lato all'altro dell'abisso nel fondo del quale scorreva il Turcano, un torrente impetuoso nel cui fondo si nascondevano, celate dalle acque limacciose, pietre acuminate sulle quali s'erano abbattuti, rendendoli irriconoscibili, i corpi delle vittime di agguati notturni. Si diceva che i corvi fossero le anime senza pace dei monaci dell'abbazia che avevano praticato lo jus primae noctis con le donne del paese. Qualcuno di loro era stato massacrato dagli uomini del Quarto per vendetta, e il suo corpo gettato nell'abisso.

Recensione:
Un libro suggestivo già dalla cover di copertina, coerente con il testo che andremo a scoprire e da subito attraente. "L'ultima luna" è una narrazione che attraversa una vita, e trasporta in una dimensione tra il fantastico e il reale.
La scrittura di Carrea è scorrevole, descrittiva, procede con una sua musicalità che la identifica, sussurrando storie dalle quali il lettore è avvinto.
Con una prosa capace di essere poetica, l'autore ci porta in un paesino sperduto dell'Abruzzo, producendo una trama che pur essendo incastonata in un avanzare temporale preciso, è come se da quella linea si discosti, trascendendo in una dimensione più antica, atemporale. C'è adesione al reale, eppure non mancano elementi magici; c'è la quotidianità fatta di fatica, con le vicende di paese e gli scontri inevitabili e c'è l'elemento sovrannaturale; ci sono le leggende, la saggezza popolare più che la mera superstizione. Elementi che conferisco all'opera ricchezza, dove non si manca di esplorare gli scontri generazionali, la modernità che avanza ed incalza ed alla quale è difficile abituarsi, mentre le esistenze vanno avanti e i bambini si trasformano in anziani, al ritmo della narrazione.
I personaggi prendono forma attraverso i ricordi del protagonista, che ci racconta di sé, della sua famiglia e di tutti coloro che gli stanno attorno. Sono figure che impariamo a conoscere, a distinguere, identificandone i nomi particolari, le bizzarrie ed unicità nei caratteri e nelle indoli, dove nulla è tralasciato e niente è frutto del caso, senza mai inficiare la dinamicità della storia che sempre si assorbe con piacere e continua curiosità.
"L'ultima luna" è un libro accogliente. Tra le sue pagine si sta bene, anche se avrei preferito per la versione cartacea, una scelta di carattere più grande, per dare una lettura meno faticosa per tutti, non solo per chi, magari, con la vista litiga un po'. Le pagine offrono tanti spunti di riflessione e di confronto con le realtà di ognuno di noi, se poi la nostra abitazione è situata in un borgo piccolo, ancora più ci sentiremo parte della storia.
Bello il taglio al femminile del romanzo, dove le donne hanno una parte importante, non solo per la lotta all'emancipazione, per quei comportamenti che adesso sono naturali, ma che hanno suscitato polemiche, scalpore e immeritati insulti, non molto tempo fa. Passi che fanno pensare, indignare e prendere atto di una situazione che è cambiata, ma forse, sotto sotto, nasconde ancora le ceneri del passato.
Amore, vita, morte, segreti: "L'ultima luna" è un viaggio coinvolgente, profondo, mai scontato, raccontato con maestria e con la capacità di accendere empatia.
(Tatiana Vanini)

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