Genere: Horror

Trama:
Un racconto a tinte horror-noir di Mario Oscar Venuti. L'autore racconta singolari e raccapriccianti vicende ed entra nel profondo della psiche umana scandagliandone le più intime paure. Un oscuro signore e singolari personaggi si ritrovano a condividere l'inconsueto "Condominio 66" e ad affrontare un terribile destino.

Recensione:
Un racconto lungo tra il noir e l'horror, intenso: "L'inquilino della sesta strada" si beve avidamente, tra curiosità e spavento.
Il primo impatto è con la cover ad opera di Fabio Franchi: una bella immagine ricca di dettagli e perfettamente inerente alla narrazione che scopriremo. Una cornice suggestiva per una lettura di atmosfera e tensione.
La penna di Venuti è scorrevole, accogliente, soprattutto nella prima parte che ha il sapore di una storia raccontata intorno al fuoco, entra gentilmente nella trama partendo con una introduzione che presenta il teatro della vicenda e i personaggi. Una concezione dell'opera affatto scontata, considerando che si tratta di uno scritto breve, eppure vi è tutto: una partenza tranquilla, un misto di sensazioni e non detti preludio di tragedie, un crescendo tra azione, sorprese e morte, un finale inaspettato a perfetta chiusura del cerchio compositivo.
Due fasi temporali diverse di alternano tra i capitoli: in estate ai tempi dei fatti nel 1980 e sei anni dopo, nel 1986, in inverno. Il sei è un numero che si ripeterà spesso, evocativo, coerente e rappresentativo del contenuto.
Anche i personaggi che andiamo ad incontrare sono sei ed altri riferimenti che non sono lasciati al caso. Le figure che popolano il romanzo sono identificate con la professione oltre che con il nome; di loro apprendiamo particolari della vita e soprattutto ne leggiamo la violenta fine. E' nelle morti che scorre il sangue, che il male si insinua, per una scrittura che resta corretta anche nella violenza delle scene. L'autore ha un ottimo bilanciamento di scrittura tra delicatezza ed impatto, per un risultato che fa scaturire paura e brividi, ma senza mai esagerare.
Il tema dello scritto è il male che aleggia nel mondo e, ad un certo punto, si insinua nelle vite, sconvolgendole, stravolgendole, uccidendole. Un male antico, leggendario, che sembra dimenticato e soppiantato dai tempi moderni. Eppure i demoni sono presenti, negli incubi, nelle menti sconvolte e quando cammina per le strade non lo si riconosce, lo si scambia magari per un signore distinto. Ci sarà chi soccomberà, in un sacrificio voluttuoso e chi da esso si farà contaminare, guidare, sedurre.
Inquietante soprattutto nel finale, "L'inquilino della sesta strada" è una lettura che non possono mancare gli amanti del genere.
(Tatiana Vanini)

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