Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 537 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Avventura
Trama:
E' un romanzo storico (molti dei personaggi sono reali), ambientato nel 1715 tra Scozia, Caraibi e Londra, che narra attraverso il diario scritto dal protagonista (Patrick Douglas, un ragazzo di 15 anni), le vicende che egli, suo malgrado, si trova a dover affrontare. Il ragazzo sarà testimone della reale vita dei pirati, fatta di crudeltà, superstizione, avidità e depravazione. Vedrà con i suoi occhi il confine tra la leggenda e la violenta realtà di un paradiso tropicale infestato da demoni sanguinari. Un enigmatico messaggio, un mercato di schiavi africani, la scoperta di un sentimento ancora acerbo in lui che è l'amore, un processo senza speranza, e le tetre celle della terribile prigione di Newgate. Nella profonda oscurità del male e della rassegnazione, vedrà la luce splendente della speranza e del bene, ma come la fiamma indifesa di una candela nella tempesta...
Recensione:
Un romanzo avvincente da subito, dove la noia non esiste e l'interesse, come accade al protagonista, viene letteralmente catturato. "Il seme del Palissandro" è avventura, percorso, formazione, azione, mutamento, in una trama circolare che convince.
La scrittura di Rozzoni e fluida, capace di momenti tranquilli e di concitazione, di suspense e anche di dolce bellezza e umanità. E' come il mare che nello scritto è presente ed importante. Se amate le opere di piratesche tenzoni, con questo romanzo non sarete delusi: i moti del destino, avverso o benigno, l'esperienza che forma, guida e fa crescere, gli abissi profondi e mutevoli dell'animo umano presentati in maniera da renderli conoscibili.
Belli i personaggi, sono costruiti con attenzione e profondità. Possiamo apprezzarne il presente, ma sapere anche del loro passato, così da comprenderne le azioni e sentirli affini oppure avulsi. Possiamo confrontarci con figure negative, di scaltra malvagità e di aridità morale e rimanere piacevolmente stupiti da chi, invece, ha da dire, da raccontare e tanto dentro di sé. Viviamo l'empatia con il protagonista, che non avrebbe mai pensato, in una mattina tranquilla, di veder sconvolgere la propria esistenza; sentiamo la paura, la rabbia e la repulsione verso chi porta morte, e siamo consolati da chi si dimostra amico, sostegno, dove non avremmo mai potuto crederlo possibile. "Il seme del Palissandro" è perfetto per essere letto ed assorbito dai ragazzi, che potranno rivedersi in Patrik, con il quale troveranno un primo punto di contatto nella giovane età, e venire istruiti sui termini marinareschi e non solo, presenti nel testo e chiarificati dalle note dell'autore. Azione ed avventura, sì, ma anche vera formazione è presente nel libro, nozioni offerte con naturalezza, che si leggono con curiosità ed interesse, senza inficiare la bellissima narrazione. Il ritmo incalzante e dinamico conquista, per il diletto dei lettori di diverso corso. Romanzo precisamente immerso nel suo tempo storico, permette ottimi spazi alla riflessione su diverse tematiche, che vanno dalla vita, all'amicizia e all'amore, fino alla lealtà e all'onore. Momenti anche per affrontare il tema dello schiavismo, che portano alla rilevanza del valore di un uomo basato sulle sue azioni, sulle parole e sull'esempio, non sul colore della pelle o il rango. "Il seme del Palissandro" si rivela diario delle esperienze di Patrik, scritto di suo pugno e quindi con una narrazione in prima persona. Nonostante questa scelta di impostazione, è facile lasciarsi andare alle emozioni, anzi si vive tutto con gli occhi del protagonista, dando una nota di vibrante intensità ad ogni scena descritta.
Ottima la parte avventurosa, con azioni descritte in maniera chiara e coinvolgente, rende snello un romanzo dall'aspetto corposo, con le sue oltre 500 pagine. Si sta bene tra i capitoli di questa storia, è un luogo magico, un vero portale di carta verso un mondo difficile, duro, dove la violenza e la morte sono una costante giornaliera con la quale convivere, ma dove esistono anche momenti belli. Sorprese e intensità fanno de "Il seme del Palissandro" un testo che non si vorrebbe veder finire.
Preparatevi a salpare verso terre nuove e favolose, a guardare al mondo con gli occhi di un ragazzo che ha paura sì, ma ha anche la capacità di meravigliarsi e di mantenere viva la fiamma della speranza, in un ritorno a casa e ai luoghi degli affetti. Patrik cambierà durante il suo viaggio e noi con lui.
Consigliato!
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
L'uomo saggio conosce per prima cosa i propri limiti.
Violenza per ricavare profitto, profitto per ricavare gratificanti piaceri, ecco riassunta in tutta la sua disarmante e terribile semplicità la coerente "morale" del pirata.
Che le ragioni della violenza, brutalmente esplicite o ipocritamente nascoste, non abbiano mai l'indulgenza degli uomini giusti.
Pentimento, espiazione e redenzione, ecco i tre cardini della salvezza dell'anima, ignorati da moltissimi uomini, che continuano indisturbati e impuniti a seminare il male.
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