Genere: Thriller

Trama:
Da un'aberrazione nata tra le mura della CIA intorno al 1950, che intendeva trasformare torture, droghe e psicologia in armi al servizio del controspionaggio, nasce il progetto MK Ultra. Trent'anni dopo, dalle sue ceneri, sorge il progetto Recon. Fuoriuscito dalle mura dell'Athena Medical Research, una società newyorkese leader nella ricerca biofarmaceutica, sfugge al controllo del suo ideatore, lo psichiatra John Mayer, e alla fine degli anni 2000 inizia a mietere le sue prime vittime. "Il caso Mayer" parla di uno scandalo, la cui portata, a livello internazionale, riuscirà a scuotere nel profondo l'animo della gente, portandola a chiedersi fin dove la scienza può spingersi senza violare quei limiti che moralità, razionalità e umanità vorrebbero invalicabili. Molti proveranno a dare una risposta, Jimmy Wright, il giornalista del «City Daily», che per primo svelerà la vera natura di John Mayer, Ernest Gerard Stevens, il co-fondatore dell'Athena Medical Research, fino al nipote del crudele psichiatra, Nicolas Mayer, un pianista di gran talento con in sé tutte le contraddizioni di un giovane ribelle. Tutti daranno il loro contributo affinché la giustizia trionfi, ma sarà necessario altro sangue, e una delle più singolari storie d'amore che siano mai state raccontate, perché l'impensabile alla fine venga svelato.

Recensione:
Un romanzo affascinante, incalzante, straziante. "Il caso Mayer" è un thriller che scatena una ridda di sentimenti, dove il segreto non è tale perché viene svelato subito, eppure quante zone oscure attendono ancora la luce portando il lettore in un viaggio coinvolgente.
La scrittura di Staibano è davvero suggestiva: scorrevole, si segue con piacere, mentre l'autore svolge una trama ad incastro piena di ritmo e suspense, dove trova spazio l'azione e tanta profondità.
Accostarsi a "Il caso Mayer" regalerà emozioni e riflessioni, per un'esperienza letteraria che non si vorrà abbandonare.
La base che motiva la trama è un caso storico reale: l'orrore del progetto MKULTRA della CIA, svolto negli anni cinquanta e sessanta del XX secolo. E' una ripresa di quella visione distorta, con la nascita di un nuovo progetto che ha come fine ultimo il controllo mentale. Una volta iniziata la lettura si può solo continuare, per scoprire ogni risvolto, ogni passo che ha portato alla trasmissione televisiva descritta nelle primissime pagine.
E' una narrazione al passato quella che approcciamo, particolare, che tratta di un esilio volontario, durato quindici anni, che giunge al termine per la ricerca di risposte di un ragazzo che ha nel nonno, considerato dal mondo il dottor morte, tutto ciò che resta della sua famiglia.
Da una parte l'insabbiamento e le bugie dei responsabili di esperimenti immorali su cavie inconsapevoli, dall'altro un'inchiesta giornalistica e un percorso sostenuto da indizi da scovare e decifrare per raggiungere un tesoro preziosissimo: la verità, la libertà, il ricongiungersi degli affetti.
Come già detto in precedenza, il romanzo parte dalla fine, a vicenda risolta, con i colpevoli identificati. Si potrebbe pensare che, stando così le cose, non ci sia molto altro da dire. Errore! C'è tantissimo: una vicenda complicata da conoscere in tutte le sue implicazioni, per un thriller incalzante che vede nei personaggi il suo punto più forte. Al di là della sensazione e della suggestione che il caso può suscitare, della tensione che le minacce e le morti possono scatenare, è il lato umano ciò che più conquista, e il modo in cui lo scrittore ce lo propone è perfetto. I personaggi si sentono, si capiscono, in loro ci si immedesima: nel nipote del dottor Mayer, ragazzo particolare, musicista di talento; o nel giornalista Jimmy Wright, che mette insieme gli indizi e fornisce un aiuto prezioso; o nelle donne vittime di un rapimento disperato e dalle finalità oscure; fino a lui, alla figura tragica, emblematica, di John Mayer, le cui miserie ci toccano intimamente. Se proviamo avversione, repulsione, rabbia, verso i colpevoli, non possiamo restare impassibili di fronte ai guai che passano le figure alle quali ci affezioniamo.
"Il caso Mayer" esplora la brama di potere, di controllo assoluto, di possibilità inimmaginabili nel tenere in pugno le vite degli altri. Ci parla di legami forti, dei sacrifici e dei prezzi che si è disposti a fare e pagare per rimediare ai torti e agli errori; del legame forte che si instaura tra chi si sente affine, parente o meno che sia; della testardaggine nel perseguire una meta e del viaggio per raggiungerla.
Non importa che da subito si sappia come la storia finirà, il ritmo in crescendo prende alla pancia, le pagine si divorano e la partecipazione è massima, quasi ci fossimo dimenticati cosa ci aspetta alla fine di un processo colmo di colpi di scena.
Dopo "La madre" Staibano torna al pubblico, e lo fa con un romanzo che non dimenticherete.
Consigliato
(Tatiana Vanini)


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La madre

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