Casa Editrice: Newton Compton - 416 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
Una calda sera d'estate, Mikey Driscoll, un ragazzo di undici anni, sta tornando a casa, dopo aver trascorso il pomeriggio con gli amici.
Il giorno dopo il suo corpo senza vita viene scoperto da alcuni adolescenti, disteso su un letto di fiori appena raccolti. Le indagini vengono affidate a Lottie Parker. Per la detective si tratta di un caso che la riguarda molto da vicino: la vittima era un amico intimo di suo figlio Sean. Nonostante Sean le ripeta che Mikey si comportava normalmente prima di morire, Lottie sente che non le sta dicendo tutta la verità...
Poco dopo, un altro ragazzo viene trovato morto, circondato da fiori selvatici, vicino al bellissimo lago Ladystown. C'è un assassino in circolazione. Qualcuno che si nasconde dietro una fitta rete di segreti all'interno della cerchia degli amici di Mikey. Lottie sa che dovrà agire in fretta. Perché è solo questione di tempo prima che il serial killer torni a far parlare di sé. E la vita di suo figlio potrebbe essere in grave pericolo...
Recensione: "I bambini silenziosi" è la quinta opera di Patricia Gibney, ma è facilmente fruibile anche da chi si imbattesse nell'autrice per la prima volta.
La trama risulta appassionante e coinvolgente e i riferimenti a vicende passate si riescono a contestualizzare. Certo è che, terminato il romanzo, verrà voglia di colmare le lacune!
Intrigante, la scrittura è un fiume in piena, con descrizioni vivide e di grande impatto. La storia non lascia indifferenti, anzi. Trattando di bambini e giovani ragazzi, priva di scusanti, ma offrendo una disamina di una realtà sociale senza sconti, colpisce nel profondo spingendo il lettore a continuare la lettura e ad interrogarsi sul ruolo della famiglia, i doveri dei genitori e i bisogni dei figli.
La cittadina teatro degli eventi è frutto della fantasia della Gibney, ma ne abbiamo concezione solo perché lo ammette lei stessa. I luoghi, le vie, i centri e la disposizione di zone più degradate in contrasto coi quartieri più sicuri, sono del tutto credibili, coerenti, innestati nella realtà che conosciamo e possiamo ben immaginare.
I personaggi che andiamo a conoscere sono figure tragiche, ognuno vittima di una diversa solitudine, nata dal non avere tanti mezzi, dal non possedere nemmeno un'educazione sufficiente ad affrancarsi. E' un mondo cupo, soffocante, con rari spiragli luminosi, quello che il romanzo porta sotto i riflettori. Gli agenti della Garda, appaiono difensori inseriti nel contesto, consapevoli della situazione e sinceramente impegnati a fare del loro meglio. Non mancano capi opportunisti o che provano livore, come esistono le immancabili incomprensioni e frizioni di un gruppo costretto a lavorare sempre sotto pressione e per lunghe ore.
Importante e ben raccontato è il lato umano. E' un thriller che si ammanta di denuncia, per porre l'attenzione sull'indifferenza che l'egoismo crea. I bambini del libro sono davvero silenziosi per più ragioni: spesso vengono lasciati a loro stessi, si muovono per casa con attenzione per non scatenare reazioni violente, non hanno vere e proprio figure di riferimento, perché i genitori sono emotivamente assenti, i nuclei disfunzionali e quindi, nel momento del pericolo, del bisogno, tacciono non sapendo di chi fidarsi o chi potrebbe dargli credito. E' la grande colpa della società: non essere in grado di prendersi cura dei proprio cuccioli e non rendersene nemmeno conto, certi di essere perfettamente nel gusto sempre. "I bambini silenziosi" è un'opera di impatto, inserita in una serie che appassiona per i segreti celati nel passato della protagonista, per la curiosità sulle sue relazioni lavorative, in casa e nel privato. Lottie è forte, diretta, si dedica con tutta se stessa al lavoro e ha una bocca che spesso parla prima che il cervello la filtri. Per questo è facile che venga non compresa, non apprezzata, ma chi la conosce sa quanto ha dentro da dare, la sua fragilità e il suo bisogno di sostegno. In questa storia coinvolgerà il lettore tra colpi di scena, portandolo quasi all'isteria per la voglia di sapere e i dubbi sull'identità del mostro che spegne vite. La Garda brancola nel buio, i lettori ne comprendono appieno la frustrazione e la paura di non arrivare ad una conclusione certa, per una lettura immersiva di pura tensione.
Il ritmo è un crescendo continuo verso un finale che si legge in un sol fiato. "I bambini silenziosi", un thriller forte, deciso e imperdibile.
(Tatiana Vanini)