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Grazie, strega
di Mauro Resta

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    Casa Editrice: Viola - 294 pagine
    Formati disponibili: cartaceo




  • Genere: Noir

    Trama:
    E' il 1991. In un agosto dal clima tropicale, con giornate torride e potenti acquazzoni notturni, si incrociano casualmente tre esistenze straziate. Diego è un alcolista che cerca conforto nel fondo delle bottiglie dopo l'improvvisa disgregazione della sua vita ordinariamente felice, divisa tra la famiglia e la squadra amatoriale di rugby. Laura è una quindicenne di Castellamonte, in fuga da un rapporto con i propri genitori. Marco è un minuto ragazzino di undici anni. E' cieco. Vive a Roccapiccola e proprio lì, i destini dei tre protagonisti si intrecciano con quello del boss di una piccola organizzazione criminale. "Grazie, strega" racconta la nascita del profondo legame affettivo che cambierà definitivamente le vite dei tre protagonisti.

    Recensione:
    Un romanzo che travolge per la sua profondità, per l'umanità che è capace di mettere in campo e di passare, tramite le parole, al lettore. Un libro impattante, con descrizioni e sensazioni che prendono di pancia.
    "Grazie, Strega" è un'opera che ho amato, vissuto, sentito. E' un percorso fatto al fianco dei suoi protagonisti con partecipazione ed attenzione.
    La scrittura di Mauro Resta scorre fluida, forte e delicata. Avvince, incuriosisce e fa riflettere. Scatena emozioni e un'empatia rara coi personaggi.
    Sulla cover del libro, peraltro particolare e suggestiva, viene indicato il genere thriller, e nelle primissime pagine e nella parte conclusiva, sembra proprio trattarsi di questo. Eppure questo romanzo è tanto altro, c'è del noir sì, ma non il sensazionalismo e i brividi del thriller. Tanta profondità, carezze e schiaffi, soprattutto questi ultimi, che sono umani, sintomo anche di una società divisa, individualista, non portata all'ascolto o all'accoglienza. Un addentrarsi nella zona oscura della civiltà, dove esiste il male gratuito, la cattiveria frutto dell'ignoranza, di chi si sente più forte coi deboli.
    I tre protagonisti, che conosciamo e ai quali ci accostiamo a capitoli alterni, in un salto dall'uno all'altro, hanno nelle loro vite tragedie che li hanno portati a scelte diverse, a ciò che non avrebbero mai pensato per le loro vite. Si assumono responsabilità che non dovrebbero competergli; si addossano colpe pesanti che razionalmente non hanno, ma quando è il cuore sanguinante a parlare, la ragione arretra; scappano da una realtà che non riescono a gestire, verso una meta che non conoscono, con rischi enormi. Vite che, ad un certo punto, dal dolore sono state travolte e scompaginate.
    Resi a tutto tondo, stare in loro compagnia è un viaggio che ci porta piano piano a vederli aprire verso il lettore, raccontare l'afflizione che si portano dentro, le motivazioni che l'hanno scatenata ed è allora che le conseguenze ci appaiono comprensibili. Leggere le pagine di "Grazie, Strega" significa entrare in una dimensione di aiuto, dove si vorrebbe prendere i protagonisti e abbracciarli, confortarli, sorreggerli. Restare distanti ed impassibili non è un'opzione praticabile.
    La trama prosegue sempre interessante, con un ritmo in crescendo. Non mancano le sorprese ed esse si identificano nei tasselli di passato che ci vengono offerti e nell'evolversi delle situazioni presenti. Il romanzo si svolge in un tempo passato, nei primi anni '90, con quella lira che ci dà una sensazione di lontananza nostalgica e di famigliarità.
    Per chi ha vissuto quegli anni, il periodo si riaffaccia come un rifugio, un porto sicuro, eppure, la storia che stiamo leggendo, di nidi accoglienti ha poco e niente: è una lotta per la sopravvivenza, una corsa verso l'annientamento, una ricerca per una base dalla quale ripartire.
    Quando i tre protagonisti, da identità divise, si incontrano, la loro unione appare giusta e necessaria e la storia prende la spinta che la condurrà verso un finale violento, dove ci si confronta con la criminalità e la cattiveria.
    "Grazie, Strega" è la storia nera di tre anime solitarie che si trovano, spinte da un imprevedibile destino, a percorrere un pezzo di strada insieme. E' il racconto di tre vite spezzate che nei rispettivi dolori trovano l'un l'altro la forza di andare avanti. E' il racconto commovente di tre cuori che stabiliscono uno strano, bellissimo, sodalizio.
    Un romanzo che mi sento di consigliare a tutti coloro che da un libro cercano di più.
    Spietato, profondo, intenso, bellissimo romanzo che dal fondo del pozzo riesce comunque a mostrare un pezzetto di cielo.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    La verità è che il senso di colpa è la punizione.

    Temo di cercare la sofferenza per punire me stesso per aver tentato di eludere la sofferenza.

    Sacrifica te stesso, ma non rimpiangere mai di non aver fatto tutto il possibile per aiutare le persone che ami.



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