Genere: Per bambini

Trama:
Dopo anni di violenze, una donna trova il coraggio di ribellarsi per proteggere se stessa e suo figlio. Grandi ostacoli si frappongono mentre cercano sicurezza in un mondo in cui gli uomini detengono il potere. Gli occhiali da sole nascondono i segni della violenza ma anche forza e resilienza. Fino a dove possono arrivare madre e figlio nella protezione della propria dignità? Questo racconto breve bilingue sulla violenza domestica invita a mettere in discussione il ruolo che ognuno di noi ha nella lotta contro un fenomeno sociale che colpisce milioni di donne e bambini nel mondo.
Età di lettura: da 11 anni.

Recensione:
Un libro speciale, che parla di un argomento duro, reale, attuale e riesce a trasmetterlo con la giusta delicatezza e coinvolgimento emotivo.
"Gli occhiali da sole" accoglie il lettore con frasi brevi, di sintesi, ma chiare, dicono tutto senza perdersi nei preamboli e le sentiamo dentro.
Espresse in italiano e poi in inglese, fanno diventare l'opera internazionale, per raccontare di un crimine comune: la violenza domestica.
Nella storia non ci sono nomi propri, perché quello che viene raccontato può accadere ad ognuno di noi, non è una condizione isolata, privata, ma responsabilità di chiunque si consideri una persona civile, facente parte di una società evoluta.
Le parole di Montanari sono corredate dai disegni di Cicarè, bellissimi e dotati di un realismo vibrante, dinamico. Danno forza alla narrazione, le offrono apertura e ancora più impatto, suggestionando la vista.
Ecco la maschera che cade, il sorriso che diventa ghigno rabbioso. Il volto vero lo immaginiamo grazie alle parole, lo viviamo tramite le immagini come se ci trovassimo in quella casa. E poi gli occhiali da sole, uno scudo, un simbolo.
Chi vive la violenza si sente in difetto, nasconde agli altri i risultati delle botte, gli occhi gonfi dal pianto e al contempo tenta di svanire, come quando da bambini, giocando a nascondino, si chiudevano gli occhi, quasi a dire "se non vi vedo, non potete vedermi".
Le vittime non vogliono vedere per dimenticare, gli altri non vogliono vedere per non avere problemi. Gli occhiali però denunciano, mostrano una situazione strana senza che venga urlata: perché qualcuno dovrebbe portare lenti da sole in casa o sul luogo di lavoro, in una giornata di pioggia? Se ci facciamo la domanda siamo ad un passo dall'agire, dal cambiare.
La madre protagonista lotta, incontra le persone sbagliate, ma anche quelle giuste. L'opera ha un messaggio positivo, che non nasconde le difficoltà, ma mostra la possibilità di miglioramento. Non si può stare all'inferno, è necessario combattere con decisione per raggiungere una serenità. Lo devono fare le donne per loro stesse e per i loro figli, per spezzare la catena.
"Gli occhiali da sole", per tutte le età, per non scappare, per cambiare.
(Tatiana Vanini)


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