Casa Editrice: Newton Compton Editori - 60 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Gialli
Trama:
24 dicembre 1962. All'Istituto Santi Innocenti si stanno svolgendo le prove generali per lo spettacolo di beneficenza organizzato durante il periodo natalizio. L'iniziativa prevede anche un'esposizione di presepi e una mostra dedicata alla sposa sarda. Da quest'ultima, nel corso della mattina, viene rubata una fede d'oro in filigrana, appartenente alla nobile famiglia dei Molina di Villadoria. Le prime indagini indirizzano i sospetti del tenente Roversi, chiamato a occuparsi del caso, verso un piccolo ladruncolo, noto con il nome di Sorigghittu, che però nega di aver rubato la fede. La sua testimonianza fa sorgere dei dubbi su una giovane impegnata nelle prove insieme ai bambini del coro. Ma c'è qualcosa che non convince del tutto il tenente Roversi…
Recensione:
Per il tenente Roversi un caso misterioso ed appassionante: un furto al collegio dei Santi Innocenti a ridosso del Natale. "Giallo al collegio dei Santi Innocenti" è un racconto breve, ma straordinariamente articolato, ricco di sorprese, indizi e false piste.
Gavino Zucca ha una scrittura scorrevole e chiara: le descrizioni sono precise e utilissime ad avere una struttura mentale dell'ambiente teatro della vicenda; i suoi personaggi sono vividi, diversi e riconoscibili, la trama è orchestrata con cura ed attenzione per offrire il massimo godimento di una storia gialla, pur restando nella sintesi e fruibilità immediata del racconto.
Un numero preciso di ospiti, le prove per lo spettacolo natalizio, una stanza contenente una mostra con gioielli particolari, il tutto racchiuso in una cornice all'apparenza sicura ed inespugnabile. Quando il furto si compie, all'interno dell'espediente più amato della tradizione di genere, la stanza chiusa, è subito sconcerto, attenzione catturata e cellule grigie in movimento per arrivare a svelare il mistero prima delle autorità.
E' bello seguire i capitoli e vedere come l'attenzione si sposta da uno all'altro dei protagonisti. La trama ha una costruzione a scatole, un vero labirinto in miniatura con intersezioni ed incastri precisi. Identificare il movente sarà fondamentale, ma affatto semplice.
Un linguaggio sempre corretto per un racconto privo di violenza, rende "Giallo al collegio dei Santi Innocenti" perfetto per essere condiviso, in una lettura sotto l'albero, dove grandi e piccoli si divertiranno ad improvvisarsi investigatori per raggiungere prima degli altri la soluzione corretta.
L'autore gioca col lettore a carte scoperte: tutti gli indizi sono in bella mostra e niente è omesso. L'abilità sta tutta nel distogliere l'attenzione dall'importante, come nei migliori trucchi di magia, e questa storia è un chiaro esempio di magia letteraria. Divertente e profonda, non manca lo spunto per riflettere su uno dei moventi più antichi, un peccato in cui è facile cadere. Quale? Scopritelo! Riuscirete a sbrogliare la matassa prima di Roversi? Che vogliate "indagare" o semplicemente lasciarvi ammaliare dalle parole, "Giallo al collegio dei Santi Innocenti" è un perfetto piccolo dono di Natale, scritto da Zucca, edito da Newton.
Breve, ma completo, anche chi non ha tempo per leggere qui può godersi una pausa snella ed avvincente!
(Tatiana Vanini)
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