Casa Editrice: Robin - 416 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Horror
Trama:
Dodici storie. Un immaginario comune che è contemporaneamente fantastico e cupo. Attimi di trepidante attesa che si alternano a momenti di angoscia, stati d'animo penosi, paesaggi meravigliosi e impossibili. Ci sono omicidi e aggressioni. Qualcuno muore e qualcun altro si salva. Capita di assistere ad avvenimenti inspiegabili o prodigiosi. E accade che i personaggi compiano scelte più o meno condivisibili, proprio come nella vita, interrogandosi su quanto sia possibile scendere a compromessi con una realtà, ben diversa da quella a cui sono abituati, senza impazzire o lasciarsi soggiogare.
Recensione:
Un'antologia horror che racchiude dodici racconti dove il subconscio dei vari protagonisti di turno proietta la loro realtà distorta, portandoli a intraprendere le più disparate disavventure nei recessi della psiche umana.
Omicidi dettati da raptus di momentanea follia, il male che si presenta sottoforma di ragni, viscidi vermi, corvi e un temibile mostro delle nevi divoratore di carne umana. Le paure più recondite, le angosce e i tormenti, gli incubi e un senso di incomprensione che porta a uno stato di solitudine, ogni racconto racchiude in sé un messaggio che spalanca un po' gli occhi sul mondo reale, spingendo il lettore a soffermarsi un poco a pensare a quelle cose che davvero contano nella vita di tutti i giorni, cose che si danno per scontate ma che invece possono scivolarci via dalle mani con grande facilità.
Il racconto più elaborato e di impatto vanta un centinaio di pagine e dà origine al titolo dell'intera raccolta "Eterno Autunno", in cui il protagonista viene trascinato in un inferno alternativo dominato dall'antico diavolo Asmodeo (demone riportato nella mitologia ebraica e anche in quella cristiana, appartenente alla gerarchia degli angeli di Satana). Una dimensione costantemente mutevole, incastrata in una specie di eterno autunno dove anche le foglie cadute dagli alberi nascondono insidie e pericoli, un luogo ultraterreno illogicamente assurdo e bizzarro, nel quale Andrea, il protagonista, cerca disperato di salvare la moglie caduta fra le grinfie del demone. La tensione è alta e l'interesse del lettore è sempre acceso dalla costante voglia di scoprire se Andrea riuscirà nel suo intento o se perirà tra atroci sofferenze. Le descrizioni sono ben costruite e con Eterno Autunno si ha l'impressione di esser caduti in una sorta di Alice nel paese delle meraviglie in versione horror, dove il sopra è il sotto, dove quello che vedi non è quello che è, dove ogni cosa cerca un suo perché e forse è solamente il frutto delle paure proiettate di chi lo visita. A tempo debito ogni cosa avrà una spiegazione, ogni quesito troverà la sua risposta così come accade esattamente anche negli altri undici racconti di natura più breve ma ugualmente intensi. Il testo è ben curato, privo di errori o refusi qualsiasi, i dialoghi sempre presenti nei momenti più consoni e la somma di tutto risulta un'ottima lettura.
L'unica nota dolente a mio avviso resta nella prefazione ma non scritta per mano dell'autore, in una frase soltanto qui di seguito riportata: "Luca Angelo Spallone entra di diritto e per merito nel novero di scrittori come: Stephen King, Howard Phillips Lovecraft, Edgar Allan Poe, Philip Dick, Richard Matheston, Ryonosuke Akutagawa". Paragonare il lavoro di uno scrittore fra molti, purtroppo ancora sconosciuto al grande pubblico, a certi colossi della scrittura che ne hanno fatto la storia, crea aspettative fin troppo alte e può anche risultare un'affermazione alquanto spocchiosa, perché se c'è una cosa che i grandi noti scrittori insegnano è l'umiltà di lasciare scegliere e giudicare il valore dei propri scritti ai lettori. Nota negativa a parte, che resta comunque confinata nella prefazione, per chi è a caccia di brividi è certamente, a mio modesto parere, una lettura da non perdere!
Consigliato!
(Silvia Garioni)
Citazioni da questo libro:
"Il problema dell'insonnia è che, quando non dormi mai, non sei neanche mai sicuro di essere sveglio. Perciò non puoi mai sapere se quello che sta succedendo lo stai vivendo, sognando o semplicemente immaginando."
"Gli esseri umani non sono robot in carne e ossa che razionalizzano e catalogano gli avvenimenti della vita in compartimenti stagni del loro cervello, ma scimmie glabre, che di fronte a eventi inaspettati o sgraditi prendono spesso la decisione sbagliata."
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