Casa Editrice: Pubblicazione indipendete - 202 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Horror
Trama:
Svegliarsi e aprire gli occhi, respirare l'aria frizzante del mattino, lasciarsi accarezzare dalla tenue luce dell'alba e iniziare un nuovo giorno... che potrebbe essere l'ultimo. State attenti e guardatevi le spalle quando passeggiate, mentre siete al lavoro, in vacanza, al supermercato, seduti al tavolino di un bar o fra le accoglienti mura di casa vostra. Tutt'attorno a voi, abilmente celate alla vostra vista, perfide trappole sono state piazzate attentamente da un destino subdolo e crudele, che nascosto nell'ombra vi osserva maligno, pronto ad approfittare di ogni vostra vulnerabilità per colpirvi e farvi sprofondare nell'abisso. L'orrore è ovunque e basta un banale incidente o un momento di crisi per gettare nell'oscurità anche la giornata più luminosa. Il punto di non ritorno è molto più vicino di quanto possiate immaginare...
Recensione:
"Di morte e d'altre storie" è un'antologia di cinquantanove mini-racconti costituiti dai più disparati personaggi, luoghi e tempi. Ma una cosa li accomuna certamente tutti: una morte fatale, tragica e inaspettata.
L'autore dichiara di aver personalmente ascoltato la narrazione di tali storie da un vecchietto e di esserne poi rimasto profondamente colpito, tanto da aver deciso di riportarle su queste pagine, così come le ricorda.
Sono storie di vita, di disgrazie giunte improvvisamente a qualcuno, e più lentamente a qualcun altro, di incubi divenuti realtà, di sogni e promesse infranti, di linfa vitale che scivola via dai corpi e lascia solo il vuoto dietro di sé.
La narrazione, spesso in terza persona, scorre fluida e, a un primo impatto, possono sembrare racconti poveri di sostanza, anche a causa dei rapidi avvenimenti che lasciano impietriti. A volte si rimane con delle domande irrisolte, oppure, in altre occasioni, il finale lascia nello sconcerto a causa della rapida stroncatura, quando sarebbe stato preferibile un approfondimento della questione. Nonostante tutto è facilmente intuibile il senso di questa raccolta poiché ci permette di riflettere sulla fortuna di possedere il dono più grande, vale a dire la vita, che può andarsene via in un attimo e abbandonarci quando meno ce l'aspettiamo.
Di certo non è una lettura adatta per risollevare l'animo ma, d'altronde, risponde perfettamente alla promessa del titolo, e ha un suo perché.
Il testo risulta accurato nei dettagli, buone le descrizioni e, tutto sommato, è una lettura leggera, nonostante l'argomento cardine dei racconti in questione.
Da leggere? Sì, se si ha voglia di riflettere sull'argomento e restare immersi per qualche ora fra le sue pagine.
Adatto a un pubblico maturo e consapevole.
(Silvia Garioni)
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