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Correndo... tra i miei pensieri
di Massimo Baldi

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    Casa Editrice: Mnamon - 82 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Sport

    Trama:
    Questa è un'opera sul podismo, analizzato con ottiche diverse, di chi vi si dedica con passione, senza pretendere dallo sport più di quanto sia disposto a concedergli, e quella del dottor Massimo Baldi, cardiologo, che avverte i lettori dei benefici e delle insidie che nella corsa si preparano per chiunque voglia praticarla seriamente.
    L'autore racconta delle competizioni a cui ha partecipato, in una cronaca diretta e semplice attraverso una scrittura accurata.
    Dalle corse lunghe e brevi, sotto casa, per arrivare alle ultramaratone, in un processo di trasformazione fisica e mentale di superamento dei propri limiti.
    Ogni gara è ricca di notizie curiose anche per chi la corsa non l'ha mai praticata, di cenni storici e divagazioni.
    Ogni corsa è preceduta dalla descrizione dei tempi di preparazione, della fatica psichica e fisica che precedono il momento stesso in cui chi corre calca il primo passo oltre la partenza.
    Divagazioni di un "runner a tempo perso".
    I pensieri sono protagonisti di queste gare, il loro nascere per ragioni spesso insondabili, il loro riassorbirsi nel corpo sottoposto a uno sforzo che ne libera le energie sopite.
    E' un libro sul correre e insieme sul pensare, sull'unione perfetta tra la mente e il corpo. Quasi una filosofia, ispirata da maestri del pensiero e della scrittura come Mark Rowlands e Murakami Haruki.
    L'ultima parte - scritta nei mesi di confinamento per la prevenzione della pandemia e in quelli immediatamente successivi - è una riflessione sull'immobilità, sulla privazione del movimento fisico come parte integrante di una mente che ragiona.

    Recensione:
    Trovandosi tra le mani questo breve libro, un centinaio di pagine, si resta in bilico, chiedendosi cosa si potrà trovare tra le righe. Dal titolo iniziamo ad avere un'aspettativa di emozioni private, di considerazioni e di pensieri, scaturiti durante il semplice atto del correre. C'è questo, ma anche altro, tanto altro, che incuriosisce, che insegna, che porta nella dimensione varia della corsa e delle gare a lei dedicate.
    La scrittura di Massimo Baldi è scorrevole, amichevole, diviene narrazione e dialogo. Chiara sempre, anche nei brevi passaggi dove nel testo si affacciano riferimenti e termini medici, è intrigante. Possiede un ritmo che invita a continuare, con partecipazione.
    Scopriamo come e perché l'autore ha iniziato a correre, ci fornisce gli stimoli e ci presenta i suoi legami famigliari, tanto importanti e presenti in tutta l'opera. E' davvero bello sapere come il padre, a volte anche la madre, lo accompagnavano durante le maratone alle quali ha partecipato. Non si tratta di un adolescente, ma di un uomo adulto, un professionista, con a sua volta una famiglia, eppure durante un'attività prevalentemente solitaria, anche se svolta in mezzo ad altre persone, ecco che il padre è lì, per accompagnarlo, sostenerlo, incoraggiarlo, attenderlo. Immagini intense, dolci, che ci vengono donate con una naturalezza che conquista.
    La corsa narrata diviene momento per mettersi in discussione, una prova di resistenza mentale e fisica, che si deve vivere con coscienza e, in caso delle competizioni anche amatoriali, con la corretta preparazione ed attenzione. Massimo Baldi non nasconde la fatica, il dolore che c'è dietro tale attività fisica. Ne descrive l'esaltazione, la bellezza, il perdersi attraverso il paesaggio e il ritmo del cuore, unito alla spinta dei muscoli, che induce alla contemplazione dell'intorno ma anche dell'intimo.
    C'è voglia di mettersi in gioco, di conoscere i limiti e di superarli. Impariamo cose nuove, ad esempio io non avevo nessuna cognizione di chi fossero i pacemaker durante le maratone, ho appreso con sorpresa e interesse il loro ruolo. Sono certa che ogni lettore, se non è un runner esperto e navigato, avrà motivo di stupirsi di qualcosa tra i capitoli.
    Nella parte finale, il romanzo che è narrazione di un tempo passato, si avvicina al nostro presente, e con l'avvento del 2020, la pandemia irrompe scompaginando abitudini e sensazioni. Le righe che affrontiamo si fanno più intime e riflessive, manifestano un disagio e una voglia di risollevarsi. Impossibile non sentirsi vicini a chi scrive, non confrontare il suo sentire con il nostro. Facciamo così una parte di percorso insieme a Baldi, in comunione.
    "Correndo... tra i miei pensieri" è uno scritto che parla di corsa a tutto tondo, è un viaggio con chi scrive tra esaltazione, voli e cadute che portano a rialzarsi. Intenso e vibrante, è un libro che si vive.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    Corro e più paradossalmente mi rilasso. E' un movimento che produce inevitabilmente profonda stanchezza fisica, capace però di alleggerire il cuore e la mente.

    La corsa è certamente "democratica", ossia tutti possono correre, ognuno a suo modo con la propria andatura.

    Correre per viaggiare. Un viaggio sempre solitario, verso un traguardo il più delle volte indefinito.

    Piacevolmente vai, errando per la via, con la voglia di perderti nel buio, ma proseguendo lungo il cammino, non tarderà ad annunciarsi il sole.

    Questa è l'essenza, la vera forza dell'uomo, la caparbietà di riuscire a compiere quel qualcosa in più, frementi solo di vivere.

    Correre in fondo è un gioco, ma non è forse importante ricordarsi, di tanto in tanto, di giocare?

    Dello stesso autore:
    Il tempo ritrovato della felicità



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