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Annabella Abbondante.
La verità non è una chimera

di Barbara Perna

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    Casa Editrice: Giunti Editore - 372 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Gialli

    Trama:
    Tutti al tribunale di Pianveggio sanno che non si scherza sul pranzo, perché il giudice Annabella Abbondante ha un debole per la buona cucina ma è perennemente a dieta. Forse per colpa dei deliziosi cannoli della Palermitana, il bar in cui incontra ogni sera i suoi amici: il commissario Nicola Carnelutti e la giornalista Alice "ginger" Villani di Altamura. Abbondante sì, di nome e di fatto, una florida taglia 48 e una massa di capelli ricci e ribelli che le cadono sulle spalle, ma lo è soprattutto di cuore: sempre dalla parte dei più bisognosi e con il sorriso sulle labbra, nonostante le estenuanti udienze e le interminabili pile di fascicoli. Quando l'avvocato Matilde Santangelo si rivolge a lei per la scomparsa del fratello dalla clinica psichiatrica in cui era ricoverato, Annabella che ha una passione sfrenata per i gialli, non può fare a meno di impicciarsi. Negli stessi giorni, poi, un immobile che lei aveva messo all'asta viene incendiato con tanto di ritrovamento di resti umani: per il giudice e il fido cancelliere Paolo, detto Dolly, la ricostruzione del PM fa acqua da tutte le parti e scoprire la verità diventa un imperativo morale. Tanto più che il giudice Abbondante non accetta mai un no come risposta.

    Recensione:
    Si aggira per il tribunale di Pianveggio, sotto una folta chioma riccia e in una prosperosa taglia 48, il giudice civile Annabella Abbondante.
    La protagonista di Barbara Perna si svela mano a mano, riuscendo così a scorgere in lei un'abbondanza, non soltanto relativa al suo nome o al suo peso, ma anche inerente al suo spirito, generosa e colma di un rigore inappuntabile, Annabella è un giudice molto prodigo nel suo lavoro. E' altresì una figura istintiva e un po' ribelle. Dimostrandosi, senza alcun dubbio, un personaggio in grado di accendere fin da subito la simpatia del lettore.
    Sempre concentratissima e al lavoro, Annabella è in continua lotta contro il cibo, ma la sua volontà di iniziare una dieta perde sempre un po' spessore di fronte a cassate e leccornie varie.
    La vita della giudice è strettamente legata a quella dei suoi amici e colleghi, il suo cancelliere di fiducia Paolo, detto anche Dolly, la giornalista Alice, il commissario Nicola Carnelutti e Michele.
    Il lettore imparerà a conoscere i diversi personaggi tutti ben descritti e caratterizzati, attraverso la brillante e vivace penna dell'autrice. Questa tipologia di scrittura, molto fresca e spumeggiante, risulta essere una ulteriore dote per questo giallo umoristico, che nei suoi diversi passaggi si dimostra ben strutturato.
    All'interno della trama, oltre all'indiscussa simpatia della protagonista, si possono riscontare anche molteplici temi molto importanti, come le tradizioni, le amicizie correlate dai consueti rapporti di familiarità, affetto e fratellanza, importanti riferimenti alle diversità di genere, (LGBT) ed immancabilmente, in questo contesto, le fissazioni riguardanti l'aspetto fisico.
    All'interno di una società ultramoderna come la nostra, in cui ogni minima realtà è esposta all'ormai inesorabile luce dei riflettori, non sempre chiarificatori o evidenziatori di un'attendibile verità, Annabella Abbondante potrebbe risultare anche come una lettura educativa tramite i vari temi e discorsi presenti nella storia, sicuramente è in grado di instaurare, in chi la legge, un principio di comprensione ed empatia maggiore verso determinati argomenti.
    La trama è un vero e proprio mix di emozioni, una spirale di ironia e sincere risate, avvolte da un esuberante spirito umoristico che lega insieme le pagine di questo romanzo, del tutto in grado di coinvolgere il lettore con interesse ed un vibrante desiderio di sapere in sottofondo.
    Barbara Perna riesce fin da subito a coinvolgere con partecipazione chi legge la sua storia e niente si ferma ad una scontata evidenza, grazie all'astuzia dell'autrice nell'arricchire la trama con un tocco di suspense dosato saggiamente nella risoluzione di un caso che spingerà Annabella verso i limiti della legalità. Il lettore viene trasportato in un vortice di avvenimenti che si snoderà fra diverse indagini, aste fallimentari, udienze, appuntamenti al buio, ricerche e supposizioni, in grado di calamitare totalmente l'attenzione.
    Non è sempre facile riuscire a rendere un personaggio davvero credibile o donargli quell'umanità in grado di avvicinare il lettore e renderlo quasi affine ad esso, eppure Barbara Perna, amalgamando le vicissitudini quotidiane della vita e del lavoro di Annabella, e aggiungendo scorci di vita reale al suo romanzo, è riuscita a rendere la sua protagonista viva e vibrante, con semplice naturalezza, proprio come con piacere avviene la lettura del suo romanzo.
    (Tecla Vanini)



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