Casa Editrice: Readaction - 155 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Narrativa
Trama:
Un male incurabile ti lascia davanti pochi mesi di vita. Come li vivi? Il quesito dà il via alla vicenda di Federico Spena, giovane uomo a cui viene diagnosticato un male incurabile ed è chiamato a scegliere tra un estremo tentativo di una chemio e il vivere l'ultimo tratto del viaggio donandogli un senso, nonostante un inquilino ingombrante nel cervello. Preda del panico e delle molte domande, decide di trasferirsi a Finisterre per vivere i suoi ultimi giorni e provare, in una lucida follia, a capire il significato della morte e cosa accade dopo e scrivere un ultimo romanzo. Lì, in una casa a pochi passi dall’oceano, si declina il suo percorso verso la fine, in una ricerca spasmodica di risposta alle sue domande, tra libri, incontri immaginari e reali che daranno un nuovo significato alla sua esistenza e forse, anche alla sua fine.
Recensione: "Verso la fine del mondo" è un libro per riflettere e interrogarsi. Confrontandoci con la situazione del protagonista, ci mettiamo nei suoi panni e lo accompagniamo in un percorso di accettazione e di consapevolezza che non è mai di sconfitta.
Vincenzo Fabaro ha una penna scorrevole, riflessiva, ma non per questo chiusa in se stessa, anzi. Mettendo nero su bianco sentimenti e sensazioni, regala emozioni intime, lasciando aperta la porta a incontri e vicissitudini che danno un senso alla vita e sono di conforto.
Il suo protagonista, Federico, si trova ad affrontare una diagnosi infausta, che non lascia speranze. L'autore ce lo rende con cura e verità, spessore e genuinità. Le sue reazioni di fronte a quella che è la prospettiva prossima della fine, le percepiamo come possibili, esattamente come le sue decisioni conseguenti. E' un personaggio al quale sentiamo di poterci avvicinare, lo comprendiamo, e risulta naturale scegliere di proseguire nella lettura per vedere come andrà a finire. Non ci sono elementi che scatenino pietismi, ne volontà da parte di chi scrive di avere gioco facile portando un grande dolore nella trama. In questo scritto c'è la voglia di scandagliare l'animo umano, le sue forze e le sue debolezze, per una narrazione che può essere conforto e al contempo un'indagine filosofica sulla vita e il suo senso. Accanto a Federico, che risulta la figura più di impatto e spessore, troviamo altri personaggi, ben contestualizzati, che hanno un preciso senso e un'importanza chiara, sia che siano reali, sia che appartengano all'immaginario del protagonista. Ognuno di essi è di aiuto per comprendere, accettare e, grazie ad alcuni, Federico non si rinchiude nella sua ricerca e nei suoi timori, ma riesce a essere, a sua volta, aiuto, sollievo, svolta e perfino amore. "Verso la fine del mondo" è un'opera al contempo forte e delicata, che si interroga sul senso della vita, e su quello della morte. Ma alla fine, ha davvero così importanza scoprire se ci sia un dopo? Non è forse meglio vivere un'esistenza buona, degna, utile, essere nel presente, che perdere la ragione e avere timore di un'ipotesi successiva? Questo e altro troverete nelle pagine, che non sono solo un continuo interrogarsi, ma una vera storia fatta di amicizia, accoglienza, comprensione e sorprese.
Un'opera commovente, arricchente e positiva.
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
E' incredibile come gli avvenimenti arrivino a cambiare la percezione delle consuetudini.
Non è importante trovare un senso alla morte, il senso devi darlo alla vita. Nessuno conosce il tempo che gli è concesso, e proprio per questo dovremmo vivere come se scadesse l'indomani, senza paura.
Avevo dimenticato uno degli aspetti che più riesce ad avvicinarci alla verità, al divino: l'amore per un'altra persona, quella simbiosi capace, con un solo sguardo, di deformare il tempo e lo spazio, rendendo anche un secondo eterno.
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