Genere: Thriller

Trama:
Millie è in cerca di un lavoro per ricominciare una nuova vita. Pur non avendo referenze, riesce a farsi assumere come governante nella lussuosa villa dei Winchester. Non è esattamente il lavoro dei suoi sogni: polvere e cattivo odore invadono le stanze, e la padrona di casa, Nina, è una donna annoiata e instabile, che sembra godere nel vederla faticare dalla mattina alla sera. Però, quantomeno, Millie qui può fingere di essere un'altra e sentirsi al sicuro dalle ombre che la tormentano. Ma qualcosa non quadra in casa Winchester: la porta della sua stanza si chiude solo dall'esterno, e il giardiniere, Enzo, fa di tutto pur di metterla in guardia... ma da cosa, esattamente? Nonostante i presagi siano sempre più inquietanti, Millie deve resistere, non ha altra scelta. Quando conosce Andrew, l'affascinante marito di Nina, ha una ragione per restare e sentirsi al sicuro. Il passato non può raggiungerla. Ma Millie ancora non sa che i segreti della famiglia Winchester sono molto più pericolosi dei suoi...

Recensione:
Un thriller diviso in parti precise, scandite come un perfetto congegno per generare dubbi e sorprese: "Una di famiglia" vi farà cambiare idea più volte.
La McFadden ha una scrittura scorrevole e, sebbene imposti il suo romanzo con un io narrante in prima persona e il tempo verbale sia al presente, offre al lettore un ampio panorama di sfumature, intensità e punti di vista.
Saranno due donne a raccontare la storia, Millie e Nina e, credetemi, vi aspetta una lettura piena di ritmo, tensione e dinamicità.
I personaggi sono poliedrici, tutti. Mostrano un loro lato e ne tengono ben celato un altro. Quando si sveleranno non solo faranno capitolare tutti i precedenti giudizi che si erano formati, ma mostreranno una grande e immutata verità: non si conoscono mai le persone, c'è sempre un segreto da svelare.
La parte iniziale del romanzo mi aveva un po' delusa. L'incipit mi aveva catturata, ero presa in una situazione avanzata, con un evento avvenuto ed ero impaziente di colmare i vuoti e capire. La scrittura scorrevole mi accompagnava, ma tutto aveva un sapore di prevedibile, già letto, e la lettura procedeva a rilento.
Nella seconda parte è cambiato tutto. L'autrice con abilità ha scompaginato le carte, mostrato un punto di vista stravolgente per l'intera trama. La lettura si è fatta vibrante e con passione le pagine volavano tra timori, tensione e incertezza.
"Una di famiglia" parla in maniera originale e personale di violenza domestica, psicologica e fisica, di azioni e conseguenze. Ci sono vittime, carnefici, disperazione, ma anche resilienza, cocciutaggine, inventiva e risposte attive.
Il finale mi ha dato una sensazione simile all'esultanza, lasciandomi soddisfatta.
"Una di famiglia" è un thriller ben impostato e ottimamente narrato.
Scopritelo.
(Tatiana Vanini)

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