Casa Editrice: Newton Compton Editori - 320 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
Wylie Lark è una scrittrice che ha raggiunto la fama ricostruendo nei suoi romanzi dei casi di cronaca nera irrisolti. Per lavorare al nuovo libro, si trasferisce in una casa di campagna circondata solamente da neve e silenzio. Sarebbe un luogo idilliaco, se decenni prima non fosse stata teatro di un'orribile tragedia: due persone assassinate a sangue freddo e una ragazzina di appena tredici anni scomparsa nel nulla. Con il passare dei giorni e il peggiorare delle condizioni meteo, Wylie si sente sempre più prigioniera della casa e perseguitata dai suoi segreti. Ma è il ritrovamento di un bambino sperduto nella tormenta a sconvolgerla: da dove arriva, e per quanto tempo ha vagato al freddo? Dopo averlo portato al sicuro e aver cercato invano di ottenere risposte, Wylie inizia a sospettare che la minaccia nascosta tra quelle mura non sia sepolta nel passato. E improvvisamente la casa sembra essere tutt'altro che isolata...
Recensione: "Un ospite per la notte" di Heather Gudenkauf è un thriller magistralmente costruito e avvincente, al centro del quale si trovano misteri che, letteralmente, attanagliano il lettore e lo spingono ad andare avanti, avanti... senza volersi fermare fino alla fine.
Il lettore si trova in un giro di giostra frenetico, un percorso in un tunnel degli orrori, ricco di atmosfera, personaggi affascinanti ed emotivamente coinvolgente senza soluzione di continuità.
La Gudenkauf porta avanti abilmente tre storie separate, due sicuramente da un lasso di tempo di vent'anni mentre la terza di distingue per l'utilizzo del corsivo ed è misteriosamente atemporale.
L'Autrice sviluppa i suoi personaggi con precisione esperta, rendendoli magnetici attraverso tre punti di vista, quello di Wylie (che appare come il personaggio principale), della dodicenne Josie e di una bambina senza nome.
La giovane Josie, terrorizzata e sola in un campo di granturco, cattura il cuore del lettore anche prima delle scene tese che ritraggono la sua disperata corsa verso la salvezza, il suo angosciato orrore nello scoprire i cadaveri dei genitori e il senso di colpa provato per aver abbandonato l'amica Becky, ma anche la sua disperata negazione del pesante sospetto che Ethan, l'amato fratello maggiore, potrebbe essere un crudele assassino.
La bambina senza nome vive isolata con la madre e il padre violento e alcolizzato. La madre e la bambina non sono autorizzate a lasciare il seminterrato in cui sono rinchiuse e, per sopravvivere, dipendono in tutto e per tutto dal padre.
Wylie Lark è un mistero anche per se stessa, la Gudenkauf ne rivela solo le relazioni tese con l'ex marito e il figlio, e il fatto che abbia scelto di isolarsi da loro e dalla loro dinamica familiare disfunzionale, per portare a termine la stesura del suo ultimo libro "true crime".
Wylie ha scelto di rifugiarsi a Burden, nello Iowa, nella stessa fattoria che, vent'anni prima, fu teatro di un raccapricciante duplice omicidio; spera che essere lì, sulla scena, le permetta di concentrarsi e finire il suo ultimo libro-verità.
Wylie si dimostra presto intraprendente, determinata e resiliente poiché il suo isolamento diventa totale (collegamenti ed energia elettrica interrotti) a causa di una furiosa tempesta di neve; la tensione drammatica aumenta quando Wylie, mentre sta cercando di organizzarsi per trascorrere la notte senza corrente, si imbatte prima in un bambino piccolo, mezzo congelato, fuori dalla sua porta e poi in una donna. I due nuovi ospiti sono malconci, diffidenti, impauriti e quasi ostili: da cosa - e da chi - stanno scappando in una notte del genere? Chi sono? La Gudenkauf non lo dice ma fa trapelare indizi chiari che rivelano aspetti del loro calvario, e del loro coraggio nel rischiare tutto per cogliere l'opportunità di essere liberi dalle indicibili crudeltà che hanno subito e prendere il loro posto "nel grande Fuori".
L'Autrice alterna abilmente le tre narrazioni a intervalli sapientemente calcolati e rivela, centellinandoli, indizi che, infine, fondono perfettamente quelle narrazioni separate e la verità emerge rivelando come le storie e i personaggi narrati separatamente siano, in verità, strettamente collegati. Le tre le prospettive si fondono: passato e presente diventano una cosa sola.
Certamente lettori esperti e particolarmente attenti riusciranno a collegare in anticipo alcuni dei diversi aspetti di questa storia piena di suspense, ma credo sia nei piani dell'Autrice il dare al lettore l'illusione di essersi fatto un quadro chiaro della situazione: fare delle ipotesi, anche in parte corrette, della vicenda non ne diminuisce la qualità o il godimento della conclusione perfettamente coesa con tutta la narrazione.
Consigliato, con il personale invito a non prendere impegni quando si inizia la lettura.
(Luisa Debenedetti)
Citazioni da questo libro:
La bufera infuriava, le ombre si infittivano, diventando sempre più scure. Controllò l'orologio: l'una. Odiava quei momenti di quiete. Sembrava che tutto il mondo dormisse tranne lei.
Non era del buio che bisognava aver paura, pensava la bambina, ma dei mostri che uscivano alla luce del sole.
Una casa dovrebbe essere un porto sicuro, un luogo in cui sentirsi protetti. Dovrebbe offrire un riparo dagli elementi, un baluardo contro il male, invece la sua casa l'aveva tradita nel modo peggiore.
"A volte perdonarsi fa bene. E' l'unica cosa che ci resta."
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