Genere: Narrativa

Trama:
Nella sua narrazione, Amelia Sepe si destreggia abilmente tra note paradossali e noir immerse in un onirismo fantastico nel quale le immagini si intersecano e assumono aspetti caleidoscopici. Nei suoi racconti il soggetto vive il più delle volte situazioni paradossali, assurde, tese a mettere in luce una difficoltà interiore di inadeguatezza, in altre la componente noir è marcata e ben strutturata. Altresì i personaggi fantastici, che da un racconto all'altro assumono aspetti terrificanti e grotteschi, mettono in luce quelle parti che la psiche abilmente tenta di soffocare, cioè tutte quelle inquietudini che agitano l'animo umano. Inoltre si avverte quel senso di insofferenza verso le disparità sociali causate da un modernismo sempre più esigente e strettamente legato a schemi e a ideologie tendenti all'esaltazione del superfluo, al fine di condurre l'essere umano a una corsa sfrenata verso il successo.

Recensione:
Bizzarro, dissacrante, provocatorio, intrigante e divertente. Cinque qualità che mi vengono in mente così, di getto, dopo aver goduto della lettura di "Storie, racconti e cronache di una cambiamento".
Amelia Sepe è un'autrice particolare. Sarà sicuramente stata influenzata dalle sue letture, ma l'evoluzione che ha portato a questo scritto è frutto di un percorso personale che l'ha portata a sviluppare una sorta di gioco con le parole. Scorrevole e carismatica, la Sepe ironizza, descrive con i nomi dei suoi personaggi, con le vicende surreali delle quali popola i racconti, offrendo un percorso narrativo a strati.
Si può leggere con l'innocenza del fanciullo, restando sulla superficie e godersi delle "quasi favole"; con attenzione si può andare più giù, analizzare l'ironia a lasciarla scorrere; ancora un altro respiro e più in profondità trovare le analisi della società, lo smascheramento delle ideologie, la denuncia del pensiero collettivo, corretto, passivo.
Ogni storia ha un substrato e regala generi diversi, per attrarre i diversi mondi dei lettori. E' sicuramente un'opera adatta a un pubblico adulto e consapevole, capace di cogliere le sfumature e i messaggi.
Nei racconti di varie lunghezze, ma sempre improntati sulla brevità, troviamo figure caratterizzate con cura, dialoghi dinamici e ritmati, descrizioni utili e puntuali, capacità di sintesi.
Finita una storia si resta soddisfatti, è piacevole farla decantare, sedimentare, prima di buttarsi nella seguente. Resta ferma e costante la curiosità di scoprire cosa la mente eclettica e vivace dell'autrice si è inventata.
"Storie, racconti e cronache di un cambiamento": una raccolta di racconti per chi rifugge la banalità.
(Tatiana Vanini)

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