Logo Libri e Recensioni

Iscriviti alla Newsletter per ricevere GRATIS i nostri aggiornamenti.


Se non sono gigli
di Elisabetta Atzori

  • Trovi questo libro su Amazon.it

    Casa Editrice: Indipendente - 267 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Tamara, Aurora e Giordano sono tre adolescenti che frequentano tutti il liceo scientifico "Copernico". Tamara è al primo anno mentre Aurora e Giordano sono all'ultimo, nella stessa classe. Tamara conduce una vita tranquilla e spensierata, circondata dall'affetto dei genitori, degli amici di famiglia Bruno e Filomena e del suo cane Birillo. Aurora avverte un forte conflitto interiore legato a una fede di cui si vergogna sempre di più e Giordano vive da solo con la madre dopo la dolorosa separazione dei suoi genitori. L'unica cosa che inizialmente accomuna questi tre personaggi è la frequentazione dello stesso liceo. Tutto cambia quando una mattina, sul muro di fronte alla scuola, compare una scritta oltraggiosa riferita alla migliore amica di Aurora, a partire dalla quale si diffonde la voce che la ragazza sia incinta. Sullo sfondo di un bullismo che non raggiunge mai vette eclatanti di scorrettezza ma che rimane sempre sul filo di un'ilarità selvaggia e scarsamente dimostrabile e lezioni di professori che cambiano la vita, come quelle di Gherletti e della Levi, Tamara, Aurora e Giordano affrontano l'adolescenza, la noia sconclusionata di certe giornate e la feroce sensazione che i problemi che hanno in quel momento della vita non troveranno mai una soluzione. Con in sottofondo la musica dei Nirvana, degli Smiths, dei Neutral Milk Hotel, di Rino Gaetano e Fabrizio De André, Tamara, Aurora e Giordano riflettono su cosa significhi davvero crescere e su quanto sia difficile maturare un proprio pensiero e imbastire una propria impalcatura di valori in un mondo che di pensiero e di impalcatura di valori ci impone già i propri.

    Recensione:
    "Se non sono gigli" allora cosa sono? Un titolo curioso, che fa nascere una domanda alla quale alcuni risponderanno automaticamente, per un ricordo risvegliato, inconscio.
    Un'opera di formazione, che esplora i modo egregio le inquietudini dell'adolescenza, il passaggio verso l'età adulta, quel limbo pieno di paure, dubbi, amicizie superficiali e altre fondamentali.
    Elisabetta Atzori ha una penna che amo particolarmente. L'avevo già scoperta con "La Torre Eiffel non esiste" e sono stata felice di trovarne conferma in questo nuovo libro.
    Scorrevole, intensa, scava nelle emozioni e nelle sensazioni rendendole al lettore comprensibili, visibili, direi toccabili. Ogni elemento è inserito con dinamicità e coerenza nella narrazione, che mai diviene didascalica, restando sempre umana e coinvolgente. E' proprio così che i messaggi filtrano, imprimendosi nella mente di chi legge, muovendogli qualcosa dentro.
    Tre protagonisti speciali e tridimensionali ci condurranno nelle loro vite e vicende, permettendoci di esplorare lo straordinario della quotidianità, visitando la coralità di sentimenti che si credono unici e privati e invece sono più condivisi di quanto possa apparire a uno sguardo superficiale.
    Tamara, Aurora e Giordano. Più giovane la prima, quattordicenne, più grandi gli altri, diciottenni, problemi diversi e simili, vite che si sfiorano, si allontanano e si incontrano, per una storia che interessa e conquista con la profondità che possiede, espressa in una semplicità disarmante.
    Il tempo della storia è spostato nel passato di dieci anni, siamo nel 2012, quindi non è un errore se qualcosa appare anacronistico: è ciò che era allora.
    La descrizione del libro dice che, per il fatto che i ragazzi protagonisti si muovono nel passato, il libro è rivolto in particolar modo a chi è stato adolescente in quegli anni.
    Non sono d'accordo.
    L'autrice è bravissima nel mostrare i dubbi che il crescere comporta, la caduta di certezze granitiche, il realizzare che tutto ciò che prima appariva bello è in realtà pieno di problemi. Il pensiero critico si sveglia, le situazioni cambiano e portano squilibri, ho amato particolarmente come chi scrive ha reso il sentimento della rabbia. Momenti inspiegabili che trovano collocazione, razionalità, motivazione. E' la crescita.
    Posso dire che certi scogli si affrontano in ogni generazione. Sempre c'è chi viene preso di mira; i bulli e chi non reagisce; chi incassa e chi è contento di schivare il fosso; chi si crede una brutta persona, perché mette in discussione ciò che prima dava per certo. Si era giovani con tante paure nel 2012, nel 1990, sicuramente anche prima e pure oggi. Perché certe cose escono dall'orticello del privato, anche se nessun ragazzo farà mai un discorso a cuore aperto con tutta la classe, anche se mai un intero gruppo pieno di individui si metterà a parlare sinceramente di ciò. Perché non si vuole attirare l'attenzione, uscire dall'anonimato di un insieme, mostrare una diversità che esiste solo in apparenza: in fondo siamo molto più simili di quello che pensiamo, altrimenti non avrebbe senso scrivere e leggere romanzi di formazione.
    "Se non sono gigli" è emozionante, toccante, un romanzo che ha qualcosa da dire, che si legge con una piacevolezza che porta a ricercare il momento in cui si entrerà nel libro.
    Scopritelo e ricordate: "...se non sono gigli, sono pur sempre figli, vittime di questo mondo...", come cantava De André.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    Anche i cattivi a volte si stancano o, più plausibilmente, si annoiano della propria cattiveria quando questa non è affilata e pungente ma procede rozza e maldestra.

    Forse era questa la fine dell'infanzia: accettare le cose tristi e disperate, le cose sulle quali non si ha potere.

    Della stessa autrice:
    La Torre Eiffel non esiste



    POTREBBE INTERESSARTI ANCHE





    Il libro consigliato

    Il libro consigliato

    Iscriviti alla Newsletter...

    newsletter ...per ricevere ogni settimana le ultime novità dal nostro sito.

    Iscriviti qui!

    Cerchi un libro?

    Inserisci il titolo, parte del titolo o il nome dell'autore:



    Norme sulla privacy