Genere: Gialli

Trama:
In una piovosa sera di novembre un urlo agghiacciante, proveniente da un’abitazione nel centro di Torino, spaventa la farmacista Miranda. Ada, insegnante di liceo prossima alla pensione, il giorno dopo non si presenta a scuola. Gilberto, il preside, chiede aiuto all’amico Gegè, ma le ricerche danno un infausto risultato: la professoressa Lazzari è stata assassinata. Il commissario Lauria, capisce in fretta che l’indagine è complicata: non trova una strada maestra su cui procedere ma molteplici sentieri, tortuosi e densi di sofferenze inespresse. Le testimonianze che raccoglie, da quelle di Valeria, vicepreside, di Silvana, direttrice di un’associazione antiviolenza, di Tarditi, professore controvoglia, lo portano lontano dalla soluzione del delitto. E' un contesto di dolore e di fatica di vivere, quello che gli si presenta: nelle aule della scuola dove lo studente Michele subisce persecuzioni omofobe, oppure nella quotidianità di una coppia insospettabile. Il commissario si fa aiutare da Gilberto che, a sua volta, viene conquistato dalla ritrosia e dalla ruvidezza di Miranda, arrivando insieme a lei a rivelare il senso dell’intera vicenda, che avrà un esito del tutto imprevisto

Recensione:
Quando il genere giallo iniziò a muovere i suoi primi passi presentandosi al pubblico, venne relegato nell'angolo delle letture "leggere", poi passò a quelle definite "di evasione". Oggi, il giallo in tutte le sue declinazioni, è probabilmente il genere più letto e apprezzato e ha cambiato faccia, grazie ad autori attenti e informati, che inseriscono nelle loro opere messaggi importanti, esattamente come fanno le autrici di questo libro.
"Punto di non ritorno" di Nadia Blardone e Daniela Violini è un giallo scorrevole, intrigante, che appassiona e sensibilizza il pubblico sull'irrisolto problema della violenza sulle donne, sul bullismo, sull'omofobia, sui crimini odiosi e silenti che si svolgono tra le mura di una casa o dietro l'anonimato di una tastiera. Il romanzo informa, espone, denuncia, con dignità estrema, senza mai cadere nella sensazione, restando sempre elegante eppure estremamente efficace, perché il quadro che la correttezza delle parole espongono è vivido, chiaro, fa giustamente indignare e anche commuovere.
C'è la solitudine delle vittime e la lotta di chi invece, attento, tende una mano, aiuta, diventa prezioso e indispensabile senza clamore o vanto, ma con tutta le forza della sua attenta presenza e, proprio in virtù di questo, della violenza può essere vittima a sua volta. E' questo che capita alla donna uccisa nel romanzo, e trovare il colpevole non sarà facile e porterà alla luce altri crimini.
La scrittura delle autrici è scorrevole, immersiva, confidente. Si sta bene in compagnia dei personaggi e seguire la trama, capitolo dopo capitolo, è un continuo stimolo di interesse, tra curiosità ed empatia che si accende.
I personaggi sono tratteggiati con cura, hanno i loro alti e bassi, profondità realistiche e non mancano di offrire momenti simpatici che alleggeriscono e tolgono la pesantezza che i temi affrontati potrebbe suscitare nel lettore, mantenendolo così al riparo dall'eccesso, permettendogli di comprendere e riflettere.
La trama affronta la paura, il senso di colpa di chi non ha saputo agire sul momento, colto da incertezza; tratta anche l'inadeguatezza e lo svilimento della persona da parte dei carnefici, per continuare a tenere sotto scacco la vittima designata. C'è il male, ma in perfetto equilibrio esiste anche il bene di coloro che ascoltano e sanno essere presenti nel giusto momento, rendendo l'agire una scelta naturale, che abbatte le ritrosie e porta così un messaggio positivo, dove è possibile svoltare e riappropriarsi della vita.
Molto coerentemente "Punto di non ritorno" mostra che, se la speranza esiste, non tutto va a finire bene, perché a volte si è sopportato e si è taciuto troppo, fino a giungere nel punto perfettamente descritto dal titolo.
Un giallo di morte, dolore, ma anche di rinascita e possibilità da trovare e prendere. Un libro che ci mostra un po' di vita, la romanza e la rende reale, per permetterci di leggerla, farla nostra e migliorare.
(Tatiana Vanini)

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