Casa Editrice: Convalle - 340 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Noir
Trama:
Carlo Milton è un ex militare reduce da un incidente che lo ha devastato nel corpo e nello spirito, quando accetta di sbrogliare la matassa di un semplice caso che via via diventa più torbido, fino a risalire al massacro del Parco Sempione di Milano, avvenuto anni prima. In questo cammino lo accompagnano ricordi nostalgici, la dolcezza di un amore che non credeva possibile, verità spigolose che faranno di lui un uomo nuovo. "Privato S." è un romanzo che indaga nella psicologia dei personaggi, attraverso dialoghi serrati e ironici che nella semplicità del linguaggio attingono a valori autentici quali l'amicizia, l'amore, i rapporti interpersonali, le proprie radici. E' un romanzo che fa i conti con la sofferenza di un'umanità disillusa, il dolore fisico e il disagio psichico che abita mille solitudini. Una trama che tiene inchiodati dal prologo - di forte impatto - alla parola fine.
Recensione: "Privato S." è un romanzo affascinante: comincia come un giallo, evolve in un thriller per poi concludersi con un ritmo incalzante, spasmodico, fino a rivelare il suo aspetto psicologico più profondo e noir.
Andrea Cerra, ha ben presente cosa cerca il lettore. Nel secolo passato, e nel precedente, chi si accostava a un libro era paziente, poteva assorbire anche cento pagine prima che accadesse qualcosa a movimentare la trama; oggi, invece, saranno i tempi più veloci e dinamici, chi si ritrova un libro tra le mani vuole subito essere catturato, incuriosito, e il prologo di "Privato S." regala subito emozioni e sensazioni, promette mistero e un'indagine accattivante.
La penna è scorrevole, confortevole, permette di vivere la città di Milano, ma pone l'accento sui personaggi e le loro sfaccettature, che Cerra cura, protegge, fa crescere fino a regalarne l'intimo, con le luci e le ombre, le tragedie che li hanno formati e resi ciò che sono nel presente.
Col protagonista, Carlo, il lettore affronta il dolore di un trauma sia fisico che psicologico, che ha portato a cambiamenti radicali, coinvolgendo la sfera lavorativa e quella privata. Tante cadute non volute, ma subite, che hanno portato l'uomo alla depressione, a un'apatia dalla quale non si riesce a liberare. Da qui nasce il soccorso dell'amicizia, quell'iniziativa che, come una boccata di aria fresca, snebbia la mente e così cura anche il corpo. La chiusura in sé stessi diviene apertura al confronto e agli incontri e, mentre il caso si fa sempre più intrigante e complesso, avviene il mutamento che è un tornare a vivere.
Ho parlato di Carlo, perché è la figura centrale della storia, ma accanto ha altri personaggi ben descritti e sfaccettati, immersi in un thriller sempre più incalzante che porta a ricercare l'appuntamento con il libro, per evadere dal quotidiano, per arrivare alla verità.
Tra i capitoli troviamo tante sorprese, indizi che solo le domande giuste e l'osservazione attenta dell'intorno possono trasformare in evidenze, in un gioco contro un assassino intelligente e determinato.
Chiaro filtra il messaggio: nessuno è scevro dai dolori, dai patimenti e dai rovelli. Persi nei nostri, non abbiamo occhi per vedere quelli degli altri, quegli altri che spesso ci sono accanto, dei quali vediamo la compagnia e l'attenzione come dovuta, senza far nulla per ricambiare. Nelle nostre città, nei nostri palazzi, magari nelle nostre famiglie, può esserci qualcuno che, silenzioso, subisce e poi si spezza e, in quella frattura, simile allo scoppio repentino di un geyser, le reazioni possono essere imprevedibili, implacabili, anche assassine. "Privato S." è un romanzo godibile, appassionante, capace di farvi riflettere anche nella tensione narrativa.
(Tatiana Vanini)
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