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Palazzo di sangue
di Jane Hur
Traduzione a cura di: Ilaria Katerinov

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    Casa Editrice: De Agostini - 319 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Per ragazzi

    Trama:
    Essere figlia illegittima nella Corea del 1700 significa non avere futuro. E infatti nessuno scommetterebbe su Hyeon, diciotto anni e una passione per la medicina. Neanche chi l'ha messa al mondo. Eppure, la sua determinazione la porta fino al palazzo del principe, dove trova lavoro come infermiera di corte. Non diventerà mai medico, certo, perché è solo una donna, ma se non farà troppo rumore forse riuscirà a ottenere almeno il rispetto di suo padre. Nel palazzo, però, niente è come sembra. Jeongsu, la sua mentore, la mette in guardia fin da subito: i pettegolezzi possono essere pericolosi. Possono esplodere... In una sola notte vengono assassinate quattro donne, i loro corpi sono rinvenuti nell'ambulatorio di Jeongsu. Nessuno ha visto nulla, ma per la polizia trovare un capro espiatorio tra le donne non è difficile. E' Jeongsu la colpevole. E merita la morte. Hyeon è certa che la sua amica non abbia commesso quegli omicidi ed è intenzionata a provarlo. Anche se per farlo potrebbe attirare su di sé il biasimo di tutti. Ricostruire i fatti che hanno portato al massacro, però, è più pericoloso del previsto e nemmeno la strana alleanza che Hyeon stringe con Eojin, giovane ispettore dai modi autoritari e lo sguardo intenso, può proteggere la ragazza dalla rovina. Soprattutto perché... la scia di sangue non accenna ad arrestarsi. June Hur dà vita a un romanzo basato su fatti storici reali, l'inquietante storia di un Jack lo Squartatore coreano.

    Recensione:
    Un libro di grande fascino e appassionante: "Palazzo di sangue" è storia, tradizione, thriller, mistero e amore.
    June Hur è cresciuta in Canada, ma la Corea del Sud, dove è nata, è nel suo cuore ed è radice importante nella sua produzione letteraria. La scrittura è fluida, descrittiva e attraente. Con facilità ci porta indietro nel tempo, nella Corea del 1700. Le usanze, le caste, i mestieri, le condizioni di nascita coi tanti privilegi oppure con nessuno, le differenze per i nati se sono maschi o femmine: tutto viene spiegato integrandolo con la narrazione romanzesca, di modo che gli elementi si assorbano man mano, con facilità. E' un mondo tridimensionale quello che si spalanca davanti agli occhi del lettore, siamo lì, tra le strade di città e villaggi, nei corridoi del palazzo, a temere che ogni sussurro sia udito dalle orecchie sbagliate, che dietro l'angolo ci sia la morte.
    Accanto ad un giallo basato su fonti storiche ed interpretato, impreziosito, dalla capacità creativa dell'autrice, troviamo tanti temi rivolti al femminile. "Palazzo di sangue" accanto alla morte, descrive la vita delle tante donne coinvolte: la loro sottomissione silenziosa che è solo apparente, perché dietro ci sono caratteri forti, volontà di ferro, per migliorare la propria condizione e trovare libertà tra le sbarre di una società rigida e maschile. Si entra in contatto con le diverse figure, ci formiamo un'opinione e veniamo, in alcuni casi, portati a modificarla, in meglio o in peggio, perché i personaggi non restano fermi, ma si evolvono e proprio per questo tutti risultano reali e affascinanti.
    Dalla protagonista a chi la affianca, perfino coloro che vediamo in modo fuggevole, ogni attore di quest'opera apporta qualcosa: sono creati in maniera completa e tridimensionale. I loro intimi crucci, i demoni interiori che lottano con la facciata di impassibilità che il mondo deve vedere, una guerra tra essere e mostrare che, a volte, sfocia in tempeste di violenza.
    Ricco di suspense e di sorprese, questo testo è un lettura che si fa compulsiva, mentre procediamo tra i capitoli in cerca della verità, sprofondando nel mistero, ammaliati dai caratteri che ci si svelano.
    C'è un amore che sboccia, amori che sfioriscono, ma trova spazio, anzi grande risonanza, la considerazione, la cura o la disaffezione tra genitori e figli. E' vero che le colpe dei padri ricadono sui figli, nel senso che determinati comportamenti creano ferite enormi, lacerazioni di cuori e poi, il sangue scorre.
    "Palazzo di sangue" grida di rabbia che si sfoga, di vendetta che annebbia la vista; di colpevoli protetti e innocenti che cadono, finché la giustizia non verrà ristabilita grazie a due giovani coraggiosi e indomiti.
    Un romanzo storico, avventuroso, formativo; un thriller incalzante. Lettura di tanti sapori per una narrazione imperdibile. DeA lo presenta nelle opere per ragazzi, per la giovane età dei protagonisti, ma è perfetto per ogni lettore.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    I segreti del palazzo non devono mai uscire da quei cancelli, altrimenti scorrerà certamente il sangue.

    Ciascuno deve scegliere la strada da percorrere. E quando l'ha fatto, vanno valutate le conseguenze.

    Sono le persone che ami a rendere la vita degna di essere vissuta, anche quando è orribile.



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