Casa Editrice: Helicon - 638 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Thriller
Trama:
Nel sud della Toscana c'è un luogo fatto di spazi e di luce. Ci sono colline ondulate, antichi borghi, vigneti e torri: è la Val d'Orcia. Qui, durante il giorno, la natura disegna scorci e panorami fatti di morbidezza e di quiete, che donano tranquillità alla sola vista. Di notte, al calare del buio, gli animali, gli esseri viventi di tutte le specie, che hanno atteso per ore, si sollevano dai nascondigli e si muovono nei boschi. Esistono storie di fantasmi, di anime inquiete, di streghe, e di folletti dispettosi, che vagano con i loro destini e i loro desideri. L'Ing. Andrea Solo, top manager di una multinazionale farmaceutica, e Beatrice Lucci, donna ambiziosa che rincorre il successo economico e sociale, arrivano in Val d'Orcia, da quel momento una serie di omicidi vengono commessi in successione. Il capo della Polizia di Montepulciano Francesco Marini e la sua collaboratrice ispettore capo Anita Saleri cercano di smascherare il colpevole.
Recensione: "Notti in Val d'Orcia" è un romanzo compatto, dall'aspetto corposo, ma così avvincente e interessante da possedere la leggerezza che nasce dalla curiosità del lettore.
Dario Pasquali ha una scrittura scorrevole, intrigante, capace di fondere nella sua opera la tensione del thriller, i giochi di ombre del romanzo giallo psicologico, la magia del gotico, l'amore per un territorio ricco di storia e leggende, a temi attuali, che fanno scaturire riflessioni sia spontanee che guidate dalla scrittura, sulla società, l'uomo e la natura.
L'inizio è un mistero, violento e insondabile, che fa scaturire nel lettore le prime domande e con esse arriva la tela che avvince, la voglia di continuare e mettere a posto le parti che, ovviamente, mancano.
Pochi capitoli e la malia si fa ancora più forte, perché con la platea dei personaggi che si allarga, con le vicende che si delineano, e i segreti che si accumulano, si può solo mettersi comodi sul divano, trovare un appoggio per condividere il peso del libro e leggere, leggere con diletto.
La trama è ampia, ma non dispersiva, certo ci si domanda come l'autore riuscirà a mantenere il controllo di tutti gli elementi che sta inserendo, ma vi assicuro che ci riesce benissimo, presentando una ricetta letteraria originale, lontanissima dall'effetto noia.
I personaggi sono creati con cura e descritti in modo che vengano svelati man mano, che non appaiano chiari da subito, così le loro azioni mai saranno scontate e prevedibili. Anzi. C'è un ulteriore punto che li rende quasi fastidiosi, ma in senso positivo. Il lettore ha la netta sensazione che le azioni che vede svolgersi sotto i suoi occhi, che ogni discorso, pensiero, gesto, nasconda qualcosa. Si percepisce che questi protagonisti sanno qualcosa, alcuni ne sanno di più, altri di meno, che a noi lettori non è immediatamente accessibile. C'è un narratore sopra le parti che è parsimonioso come un saggio nel dosare il sale delle informazioni. In questo modo il fastidio di non avere il quadro completo si trasforma in voracità della lettura.
Tante sorprese e, su tutto, quel velo di soprannaturale che fa venire la pelle d'oca, che fa ricercare risposte nel reale, ma lasciando sempre aperta la porta a ciò che non si vede, a ciò che sotto sotto si spera che ci sia, una speranza che corteggia la paura, una paura che si accoglie.
Tanti temi tra i capitoli, che suscitano riflessioni sull'amore e sul desiderio, sul possesso, su ciò che si ricerca e su ciò che si ottiene. Rapporti bugiardi, pagati, perduti. Violenza sulle donne che genera vendetta e violenza sulla natura che genera virus e pandemie. Avidità, successo e poi il comprendere che quella corsa tesa ad avere di più, a essere migliori, è vana, è sfiancante, distrugge la persona o ciò che sta intorno. E poi la mente, con la sua lucidità, la sua follia, i ricordi sepolti e le azioni che ne scaturiscono.
Il ritmo non conosce pause, va in crescendo, mentre le notti nella Val d'Orcia si susseguono e il lettore è trascinato nelle spire della narrazione. "Notti in Val d'Orcia" è un libro che conquista.
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
Devi uccidere la persona che gli altri volevano farti essere, per essere la persona che vuoi essere.