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Non solo guerra.
La speranza è l'ultima a morire

di Francesca Ceccherini

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    Casa Editrice: Porto Seguro - 228 pagine
    Formati disponibili: cartaceo




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Con il suo quinto libro, Francesca Ceccherini ci catapulta nuovamente tra i corridoi della vita di Sofia, un palcoscenico vibrante di personaggi e destini intricati, guidandoci attraverso situazioni drammatiche, ma intrise di un profondo desiderio d'amore. La storia coraggiosa di Giovanni in Somalia, animata dalla speranza, si svela parallelamente al bullismo tragicomico in una scuola elementare e a una misteriosa adozione, che mette a dura prova un legame coniugale saldo. Ma è nei frammenti di guerra, tra le strade martoriate di Kabul, Ruanda e Terra Santa, che il racconto si spinge oltre, dipingendo quadri vividi di violenza, perdita e rinascita. Qui, la tragica realtà si scontra con la forza dell'amore e della resilienza, unendo le storie di persone coraggiose che, nel pericolo, trovano la via della salvezza. Non solo guerra: la speranza è l'ultima a morire è un viaggio avvincente attraverso il cuore umano, una sinfonia di emozioni che abbraccia la vita e la morte con la forza ispiratrice delle stelle che spezzano anche il cielo più buio.

    Recensione:
    Francesca Ceccherini torna al pubblico con un nuovo romanzo e, come mi è accaduto per i libri precedenti, sono rimasta incantata da come l'autrice riesca a sorprendere, a toccare corde particolari nella mia anima, raccontando cose nuove, ma sempre con il suo stile intenso e carezzevole. Grazie a personaggi che ci donano la loro intimità, a descrizioni puntuali che fanno vivere i luoghi e gli ambienti, immergersi nel libro è semplice.
    "Non solo guerra. La speranza è l'ultima a morire" è un viaggio profondo e commovente, ma anche formativo e interessante. Sebbene in queste pagine vengano trattati temi forti, difficili, la scrittura mette sempre a proprio agio, è onesta, sincera, mai eccessiva. Leggere questo romanzo è in parte una cura, perché attraverso le situazioni e le fragilità narrate, possiamo riconoscere e accogliere i nostri intimi dolori e trovarne conforto. Troviamo anche informazione, doverosa e necessaria, e mai viene meno la piacevolezza della scoperta, la curiosità dell'approfondimento. Francesca Ceccherini con le parole ci fa grandi doni, che è bello accogliere.
    I capitoli scorrono fluidi, tanto che il libro si divora, mentre i concetti, come i messaggi, filtrano e scaldano il cuore. Ci confrontiamo con il lutto, con una tragedia alla quale non si può sopravvivere e ne accogliamo il messaggio di speranza, di come la vita possa continuare, luminosa e amorevole. Sono capitoli intensi, che possiamo accogliere pienamente, pagine che saranno comprese dai credenti come da chi credente non lo è, o forse pensa di non esserlo. E' così che si apre il romanzo e, anche se può sembrare respingente, vi assicuro che la lettura non diventa mai pesante, ma anzi, abbraccia e invita a continuare, a scoprire situazioni ancor più estreme: quelle dei paesi in guerra, dove i medici vanno volontari a portare sollievo e vita.
    L'autrice non si limita a raccontare, spiega in maniera dettagliata, senza perdere il ritmo narrativo e la scorrevolezza. Così veli di possibile ignoranza vengono squarciati e si può vivere il racconto in modo partecipe.
    E' in questa parte che avviene anche uno scambio di protagonista. C'è sempre la nostra Sofia, la psicoterapeuta che ormai abbiamo imparato ad amare, o che amerete se comincerete da qui il viaggio nella produzione della Ceccherini, ma c'è anche il suo compagno, che vediamo muoversi e adoperarsi nel modo più nobile possibile.
    Lutto e le sofferenze legate alla guerra, ma non solo, proprio come cita il titolo. C'è tanto altro in queste pagine, portato avanti con attenzione e, sempre, con speranza e amore. Ho apprezzato anche i capitoli dedicati a un problema infantile, perché proprio là dove è più facile che una situazione vada avanti non considerata, ci viene mostrato quanto sia importante lo sguardo giusto e il corretto modo di intervenire. Nulla può essere sottovaluto se causa disagio, un insegnamento da tenere caro.
    "Non solo guerra. La speranza è l'ultima a morire" è un libro denso, a questo punto lo avrete certamente capito, eppure vi sorprenderete ad un certo punto, di averlo finito e, quando questo momento arriverà, vi sentirete pieni e soddisfatti. In quest'opera si compie un viaggio che farà bene anche ad altri, perché tutti i proventi spettanti all'autrice saranno devoluti in beneficenza.
    Leggetelo e lasciatevi riempire.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    Nessuno è troppo grande per un abbraccio. Tutti vogliono un abbraccio. Tutti hanno bisogno di un abbraccio. L'amore è sempre a braccia aperte. Se chiudi le tue braccia all'amore, scoprirai di abbracciare solo te stesso.

    Della stessa autrice:
    Una psicologa in giallo
    La famiglia tra luci e ombre
    Ho incontrato l'amore vero
    Non voglio morire



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